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Il Blog di Beppe Grillo pubblica la questione dell’Agente di Polizia e lo stipendio di 1 euro, quando si dice umiliazione nell’umiliazione

Il Blog di Beppe Grillo pubblica la questione dell'Agente di Polizia e lo stipendio di 1 euro, quando si dice umiliazione nell'umiliazione

Il Blog di Beppe Grillo pubblica la questione dell’Agente di Polizia e lo stipendio di 1 euro, quando si dice umiliazione nell’umiliazione

“Pugno di ferro o mancanza di buon senso. Ecco cosa ha portato un poliziotto romano di 52 anni, padre di tre figli, a trovare questa terribile sorpresa sul suo statino paga: “stipendio del mese di aprile netto a pagare euro 1“. La vicenda, che ha dell’incredibile, nasce perché il poliziotto aveva un debito verso la sua amministrazione. Un debito involontario, nato dal fatto che in questi ultimi mesi gli erano state accreditate somme in più nello stipendio, somme di cui il dipendente non si era accorto. Debito che il Dipartimento della pubblica sicurezza, una volta individuato , avrebbe potuto dilazionare, come chiesto dal sindacato di polizia Consap che era intervenuta per evitare quello che poi è successo. Contro ogni logica ,però , si è optato per addebitare la somma in un’unica botta. E adesso ci si chiede come farà, questo padre di famiglia senza stipendio per un intero mese! E poi maggio è il mese delle prime comunioni anche per i figli dei poliziotti….
E così uno dei tre figli dell’operatore di polizia farà la prima Comunione a breve, ma a causa di questa assurda vicenda, il pranzo organizzato per festeggiare l’evento è stato, per forza di cose cancellato. Una umiliazione nell’umiliazione che difficilmente la famiglia potrà dimenticare! Giorgio Innocenzi, segretario generale della Consap commenta duro: “si tratta di una vicenda che oltre a gettare nello sconforto un collega di oltre 50 anni con tre figli, pone l’accento sulla scarsa considerazione che il Ministero dell’Interno nutre verso i suoi lavoratori, schiacciati da una macchina burocratica contro la quale nessuno appare in grado di fare nulla”. I colleghi stanno adesso provvedendo ad aiutare il collega ad affrontare il mese, con una gara di solidarietà.
Ma questa è solo la punta di iceberg di una Amministrazione che stenta a venire incontro ai bisogni più elementari e urgenti dei suoi dipendenti. Come le ritardate o mancate aggregazioni e i trasferimenti per avvicinare i poliziotti ai familiari gravemente malati o alle mogli in gravidanza a rischio. O ancora un regolamento disciplinare, vecchissimo, che prevede la punizione con la decurtazione di parte dello stipendio nei confronti di coloro che hanno contratto debiti, magari per campare la famiglia in questo momento di crisi, e poi ritardano nell’ onorarli. La Polizia di Stato, ma anche le altre forze dell’ordine, vanno profondamente e urgentemente riformate. Per ottimizzare e anche umanizzare un comparto fondamentale per la vita dei cittadini”.

Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle

LA NOTIZIA PUBBLICATA SUL BLOG DI BEPPE GRILLO
http://www.beppegrillo.it/2016/04/stipendio_di_un.html


Igor Gelarda Dirigente Nazionale Consap
Igor Gelarda
Dirigente Nazionale Consap

Consap, schiaffo ai poliziotti costretti a comprarsi le divise per l’estate, “Il Giornale”

Polizia in azionePoliziotti costretti a comprarsi le divise estive. E chi non può, può sempre far rammendare quelle vecchie. E magari, vista l’imminente bella stagione, far rimuovere l’imbottitura invernale per evitare una sauna. Sembra l’inizio di un racconto surreale, ma accade in Italia. E il sindacato di polizia Consap chiede aiuto a tutti gli italiani perché donino un obolo per vestire i poliziotti.
«In un’Italia di sprechi, la polizia è messa sempre al fondo del fondo. Questo ci fa capire quanto poco valga la sicurezza da noi, quanta poca attenzione presti il ministero dell’Interno a chi ogni giorno è sul campo per garantire la sicurezza di tutti». È la conclusione a cui è giunto il dirigente nazionale del Consap, Igor Gelarda, che aggiunge: «Mi domando che impressione debba dare ai cittadini una polizia che non riesce a dotare i propri uomini delle divise per lavorare e li costringe a comprarsele. Se fossi un cittadino mi preoccuperei se chi gestisce la sicurezza non riesce a fornire il minimo indispensabile».
Uno stato di cose che non scivola via come niente, ma ferisce i poliziotti. «L’impatto che questa situazione di disorganizzazione, di mancanza di fondi e di sostanziale abbandono da parte del Governo ha sugli agenti è forte. Sono scoraggiati e la disillusione prende il sopravvento. Come si può lavorare serenamente in questo modo?» – dice Gelarda.
Se questo è poco, c’è ancora dell’altro ad aggiungere sale al paradosso. Perché la vecchia uniforme è diversa da quella nuova. Quindi il Corpo di polizia tanto «uniforme» non sembra. Le divise estive dell’anno scorso, le cosiddette atlantiche, hanno cinturone bianco e camicia, quelle nuove sono dotate di cintura blu scura e t-shirt. È diversa anche la tonalità di blu.
Se l’intento del ministero dell’Interno era quello di spiazzare i malviventi dando l’immagine di più Corpi di polizia in campo contro il crimine, l’idea non sembrerebbe funzionare affatto. Dà invece contezza del disagio vissuto dalla polizia, come confermato dal Consap. «Anche un normalissimo ammodernamento delle divise è qualcosa che il ministero dell’Interno non riesce a gestire perché è troppo oneroso – commenta il segretario nazionale generale del Consap, Giorgio Innocenzi -. Sono dolori. In molte città d’Italia, da Roma a Lucca, da Milano a Messina, da Palermo a Pistoia, i magazzini che dovrebbero rifornire i poliziotti con questa divisa nuova non hanno capi a sufficienza per tutti. E così le volanti che dipendono dai Commissariati, che mediamente sono poco meno della metà di quelle che sono presenti in una città (mentre le altre dipendono direttamente dalla Squadra Volanti) e anche buona parte dei poliziotti della Stradale non hanno le nuove divise e non si sa ancora di preciso quando arriveranno».
Un poliziotto (che preferisce mantenere l’anonimato) confessa di sentirsi «poco considerato da chi sta ai piani alti». «Sembra che ci considerino una forza dell’ordine di serie B – dice -. Eppure ogni giorno con abnegazione ci impegniamo per la sicurezza del nostro Paese. Oggi ci chiedono di comprarci le divise, domani magari dovremo ricorrere alle nostre tasche per l’acquisto delle armi e delle macchine».

 

La raccolta fondi lanciata dal Consap ha il sapore di una provocazione, ma il conto corrente bancario su cui chiunque può fare un’offerta per la polizia di Stato c’è davvero. È IT75G0200805181000300410812 Unicredit intestato a Consap Segreteria Nazionale, con la causale «contributo acquisto divise polizia italiana».