Firmato l’accordo per il rinnovo del contratto (2019-2021) per il Comparto Sicurezza, ecco il testo e tabelle esplicative (#consaproma)

Si è svolto nella giornata di ieri mattina, il programmato incontro tra le segreterie provinciali di Roma dei sindacati della Polizia di Stato e il Signor Questore di Roma dr Carmine Esposito . Oggetto della convocazione nella Sala Prisco Palumbo di via San Vitale, il programma di revisione e rimodulazione del servizio di controllo del territorio – decentramento. Per la Questura di Roma presente anche il dr Massimo Improta, Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (U.P.G.S.P), il Capo di Gabinetto dr Alfredo Matteucci, il dr Ugo Angeloni , il Vice Capo di Gabinetto e Responsabile delle Relazioni Sindacali dr Marco Germani.
Il Signor Questore informava ai presenti, nel suo discorso, una nuova progettualità per rendere più efficiente e rispondente alle mutate esigenze di servizio le attività di controllo del territorio romano, con una strategia geografica d’intervento più veloce, con meno spese economiche per l’Amministrazione, più forza in presenza sicurezza (non si riducono il numero delle volanti), riferendosi alla divisione in numero 3 Poli la Sezioni Volanti di Roma:
1) il Polo Guido Reni che sarà poi quello centrale (con il maggior numero di uffici burocratici per gli adempimenti amministrativi e gestione personale);
2) il Polo Prenestino – Salviati che risulta essere già dotato di molte delle cose necessarie per lo svolgimento delle attività di gestione e controllo del Reparto Volanti (custodia mezzi, mensa di servizio, rifornimento benzina, manutenzione veicoli, alloggi di servizio, bagni e doccia, ecc). Questo nuovo Polo dalle risultanze avute potrebbe essere pronto già per il mese di ottobre o al massimo per la fine anno;
3) il Polo Tor Carbone da previsione stimata, invece, pronto per il prossimo anno. La struttura è tra le più grandi che esistono attualmente (dotata di garage, alloggi, ecc, ma non presente il rifornimento per la benzina).
Il criterio di assegnazione ai nuovi Poli sarà quello della volontarietà del personale.
Il Signor Questore informava i presenti, inoltre, che nel piano di revisione di potenziamento della Questura di Roma è programmato implemento di personale di 140 unità, da “spalmare” tra luglio 2019 e aprile 2020 (tra ruolo AG.TI/SOV.TI) con la logica di potenziare i 10 Commissariati che negli anni hanno subito più decremento.
Informava ancora che la procedura con “MOD” – Moduli Operativi Dedicati ha raggiunto già l’ottima riuscita con 24 Commissariati e che in breve tempo sarà destinata ad aumentare, che il nuovo modello di sicurezza, basato anche sulle segnalazioni dei cittadini, ha già portato una flessione, in alcuni casi e zone, del 50% dei reati. In previsione la rimodulazione dei Presidi di Polizia e il rafforzamento con il piano che sarà approvato dal Ministero dell’Interno. La CONSAP ha ricordato e sollecitato il nuovo Presidio Polizia a Tiburtina – complesso Achille Tedeschi.
Nelle zone intorno al GRA, operativo un Modulo Operativo Dedicato Rafforzato con ausilio delle specialità della Polizia di Stato, pattuglie della Polizia Stradale e intervento della Polizia Ferroviaria.
La CONSAP, rappresentata dal Segretario Generale Provinciale GUERRISI ha condiviso la progettualità illustrata dal Signor Questore nel suo insieme, ma in riferimento alle modalità attuative ha espresso delle riserve da sciogliere solo dopo aver consultato il proprio personale iscritto e operante nel settore e da dove nascerà il giudizio CONSAP definitivo al progetto.
Una delegazione della CONSAP, composta dal Segretario Generale Nazionale f.f. Stefano SPAGNOLI, il Segretario Nazionale Elisabetta RICCHIO e il Coordinatore della Consulta Nazionale dei Reparti Prevenzione Crimine e Segretario del Reparto Prevenzione Crimine Lazio Gianluca CASTELLI ha incontrato il Direttore del Servizio Controllo del Territorio alla D.A.C. Dr Maurizio VALLONE.
Le problematiche discusse sono state le seguenti:
Questa O.S. è rimasta soddisfatta dell’incontro avuto, infatti il Direttore del Servizio da subito è sembrato essere collaborativo e pronto a risolvere i problemi rappresentati.
Le risposte:
PER QUANTO RIGUARDA IL PUNTO 1°
Lo stesso ha rappresentato di aver già chiesto al Prefetto Rizzi un adeguamento del monte ore pro-capite pari a 25 ore cad., e di conseguenza si è subito adoperato a risolvere la problematica rappresentata a far si che le ore in arretrato vengano pagate in più scaglioni durante l’anno rappresentando comunque che la nostra Amministrazione ha un anno di tempo per provvedere al pagamento.
PER QUANTO RIGUARDA IL PUNTO 2°
Il Direttore, non ha potuto rivedere il numero di vetture che vengono messe a disposizione della Questura in quanto non è di sua pertinenza, ma ha dato mandato al Signor dirigente del Reparto qualora le vetture superino il numero richiesto di metterle a disposizione delle altre Questure Laziali.
PER QUANTO RIGUARDA IL PUNTO 3°
(che comprende anche i punti 4,5,6)
Per quanto riguarda il punto in questione il Direttore si è sentito subito indispettito dalla modalità d’impiego delle nostre U.O. , ed ha dato subito mandato a cura del Dirigente del Reparto vigilare sull’impiego che viene effettuato presso i Commissariati ristabilendo, avvalendosi della collaborazione del Dirigente dell’U.P.G.S.P. sulle modalità d’impiego di R.P.C., e chiede qualora non venga rispettato quanto stabilito dallo statuto di rappresentare con apposita relazione, immediatamente al Dirigente del Reparto per il successivo inoltro presso il Servizio Controllo del Territorio, che prenderà nota delle mancanze rappresentate.
Sebbene l’incontro sia stato collaborativo questa O.S. non si ferma qui sarà richiesto a settembre un incontro con il Prefetto RIZZI, unica persona in grado di interagire direttamente con il Ministro ed il Capo della Polizia per far si che questo Reparto e tutti i R.P.C. in Italia, tornino ad effettuare esclusivamente i compiti per il quali sono stati istituiti.
Il 2016 ha visto molti cambiamenti e riorganizzazioni degli uffici della Polizia di Stato nonché l’ottimizzazione della presenza sul territorio a fronte delle esigenze connesse al Giubileo e alle incerte condizioni internazionali, con l’incremento di personale in settori connessi al controllo del territorio quali le Questure, i Reparti Prevenzione Crimine ed i Reparti Mobili; per quanto riguarda la provincia di Roma ed in particolare la Polizia Stradale abbiamo visto la nascita del Centro Operativo Polizia Stradale di Fiano Romano, che ha assorbito le funzioni delle due sale operative pre-esistenti COA e COC, con la teorica speranza di un migliore coordinamento dell’attività di Polizia Stradale in tutto il territorio del Lazio; speranze rimaste tali a fronte delle molte problematiche non risolte e più volte segnalate.
Di tutte queste novità chi sembra averne pagato le maggiori conseguenze è la Sottosezione Polizia Stradale “Roma Nord” di Fiano Romano. Una sottosezione con doppia tratta di competenza che vigila l’ingresso alla Capitale per chi proviene dal nord; un reparto dalle potenzialità operative e strategiche di una Ferrari che ad oggi è ferma ai box per mancanza di personale.
La Sottosezione Roma Nord, da convenzione con Autostrade per l’Italia Spa, è classificata come doppia, cioè ha due tratte di 50 Km l’una da vigilare (per l’esattezza i km sono 110 di doppia carreggiata) con obbligo contrattuale di fornire per ogni quadrante orario di 6 ore almeno 2 pattuglie di vigilanza stradale e una pattuglia di pronto impiego infortunistica, per un totale di 12 pattuglie giornaliere.
Scelte inspiegabili vedono questo ufficio vittima di una costante e inarrestabile riduzione del personale ad opera del Ministero che ha continuamente trasferito personale senza sostituirlo, e ad opera del Compartimento Lazio che per fronteggiare le esigenze di personale presso il neo COPS attinge, mediante aggregazione, proprio dalla Sottosezione Roma Nord, poiché aggregazioni a costo zero trovandosi nello stesso comune.
Tutto ciò ha innescato una continua ed inarrestabile spirale di eventi che ha paralizzato l’ufficio in questione. In particolare il personale, scontento e sfruttato, si vede negato persino il congedo ordinario poiché con il numero esiguo di persone è impossibile far fronte agli obblighi contrattuali con la Società Autostrade. Teniamo a precisare che tutto ciò non vuole essere una critica al Comandante del Reparto, che, al contrario, cerca sempre di dimenarsi fra le richieste del personale, gli obblighi d’ufficio e le continue e incessanti richieste del Compartimento, che oltre alle normali pattuglie di vigilanza stradale, fa richiesta di ulteriori equipaggi per fronteggiare esodi e controesodi, per servizi straordinari di Polizia Giudiziaria, per servizi straordinari di controllo merci e passeggeri, nonché di coordinatori dei predetti servizi (è da notare che è presente una unica persona del ruolo Ispettori….il COMANDANTE!).
La Sottosezione Polstrada Roma Nord è pronta per la chiusura !!! ……..o come qualcuno ha ironicamente sottolineato pronta per l’arrivo dell’Ufficiale Giudiziario per la dichiarazione di fallimento e la successiva svendita.
Emblematica e paradossale è poi la situazione che si sta venendo a creare: molti appartenenti alla Sottosezione sono colleghi che risiedono in province e/o regioni vicine, che da oltre 15 anni quotidianamente si spostano dalla propria città per prestare servizio a Fiano Romano, con un viaggio giornaliero (la sola andata) variabile di un minimo di 45Km ad un massimo di 75 Km, con situazioni estreme di 100 Km; colleghi che fino ad oggi hanno atteso con pazienza e dedizione al lavoro il momento del trasferimento presso uffici della loro città, agevolati dal fatto che possono viaggiare in gruppi (limitando i costi), del pagamento a loro favore della indennità autostradale e dell’agevolazione del RPL (Raggiungimento Posto di Lavoro, ovvero esenzione del pagamento del pedaggio della tratta autostradale nel limite dei 100Km tra casa ed ufficio). Questi stessi colleghi, con non meno di 20 anni di servizio prossimi al trasferimento a casa nell’arco di circa due anni, hanno deciso di fare domanda di trasferimento per altri reparti ed in particolare per il Reparto Prevenzione Crimine Lazio. Qualcuno si è chiesto il perché??? Si è chiesto perché colleghi mediamente anziani, prossimi al trasferimento a casa, decidono di spostarsi e di andare a prestare servizio in un nuovo ufficio allungando di 25 Km il già lungo viaggio di 75 Km giornaliero? Senza peraltro la certezza di poter continuare a viaggiare insieme, senza RPL ? E soprattutto perché colleghi con 20 anni di servizio, colonne portanti di un ufficio (coscienti di essere ben visti e voluti dal comando), con figli piccoli e mogli a carico, decidono di fare questo passo?? Dedizione al lavoro??? O esigenza di uscire dalla caotica situazione in cui ora si trovano???
Caotica situazione??? In pratica un ufficio dove le squadre del personale pattugliante sono composte da 5/6 persone, dove una sola persona può chiedere di assentarsi, a condizione che non vi sia nessun’altra assenza (in pratica il congedo viene sistematicamente negato perché sono quotidiane le altre assenze legittime quali TESTE, corsi, aggiornamenti ecc.ecc.); colleghi turnisti che continuamente devono adattarsi a cambi turni (disposti comunque nella legalità) e di fatto utilizzati come “tappa buchi” per far fronte alle quotidiane esigenze; la programmazione viene stilata ma è soggetta a continui cambiamenti.
Per non parlare poi del personale burocratico, poco rispetto alle esigenze, e oberato dal lavoro che viene a sua volta impiegato come sostituzione per il personale pattugliante, quando il Comandante non può far a meno di concedere il congedo ordinario. Non di meno è da notare che alcuni del settore burocratico sono prossimi al pensionamento e con l’attuale situazione non è possibile iniziare a prevederne la sostituzione, non è cioè possibile iniziare ad inserire colleghi più giovani negli uffici ai quali tramandare esperienze e capacità professionali …… e non ci riferiamo all’ufficio servizi o automezzi (senza voler sottostimare l’importante lavoro che fanno)…..ma dell’ufficio infortunistica e dell’ufficio di polizia giudiziaria !!! I due uffici più importanti della sottosezione che necessitano appunto della maggiore esperienza di chi ne fa parte!!!
Per fare due calcoli….una Sottosezione coma quella di Roma Nord necessiterebbe di non meno di 45 persone impiegati nei turni continuativi (9 persone a turno per 5 turni, permetterebbe di avere le 3 pattuglie a quadrante, un operatore di giornata e due persone libere per le esigenze connesse alle esigenze di TESTE, per i congedi, ecce cc.), ai quali si devono aggiungere coloro che prestano servizio in ufficio, per non meno di 55 persone totali realmente presenti !!!! Ad oggi la Sottosezione lavora con 32 pattuglianti turnisti !!!!!! Sulla carta tutto ciò non risulta…..Roma Nord teoricamente ha 50 persone in organico….ma di queste molte sono aggregate al COPS, altre aggregate nella provincia di Rieti per il recente Sisma, altre sono aggregate presso altri uffici…….con una presenza invece reale di solo 32 pattuglianti !!!
LA SOTTOSEZIONE E’ PRONTA PER LA CHIUSURA !!!
E’ IN ATTO UNA DIASPORA DEL PERSONALE VERSO MIGLIORI LIDI !! Senza voler giudicare l’operato di altri uffici è necessario fare un confronto prendendo a paragone proprio il Reparto Prevenzione Crimine LAZIO, meta ambita (e di fatto ottenuta) da molti. Un ufficio di sole 150 persone (sole si far per dire) impiegato in turnazione che non prevede il lavoro notturno e il lavoro festivo, prevede invece un elevatissimo monte ore di straordinario e soprattutto la presenza di un numero di persone per ogni nucleo che permette alla Dirigente di concedere tutto ciò che viene chiesto dal personale (parliamo ovviamente di assenze legittime). Soprattutto poi valutiamo l’aspetto economico……ore di straordinario senza limite, indennità di Ordine Pubblico giornalmente concessa, ecc. ecc…
Inoltre è da ricordare che quello che in passato era un fattore interessante per il personale, quale l’indennità autostradale, è diventato un’indennità secondaria e considerata da molti oramai un’elemosina di fatto rinunciabile: cifre giornaliere ridicole (Euro 5,16 nette a giorno per chi da oltre 8 anni è in autostrada), pagate con molto ritardo e senza scadenze precise….ad oggi siamo fermi al pagamento delle presenze del mese di Dicembre 2014. In passato l’indennità autostradale costituiva un’invitante motivo per essere trasferiti e/o rimanere in una sottosezione……oggi è il nulla !!!!……meglio un’indennità di O.P. pagata nell’arco di 2/3 mesi !!!!
Premesso ciò….quali armi possiede il Comandante della Sottosezione Roma Nord per fermare l’emorragia in atto di persone che dalla Sottosezione chiedono ed ottengono di essere trasferiti al suddetto ufficio ??? Quei maggiori costi sostenuti dai colleghi per raggiungerlo vengono prima di tutto compensanti da un numero maggiore di indennità anche sostanzialmente superiori in valore economico…..e poi vogliamo mettere il non fare notti e non lavorare tutti i festivi??? Questi sono i paragoni che oggi fa il personale, unitamente anche ad una valutazione del prossimo futuro…….un collega con 20-24 anni di servizio, sempre impiegato in pattuglia in autostrada, non ha nemmeno la possibilità e speranza di essere impiegato in ufficio per quanto sopra descritto.
COME SI PUO’ SPERARE CHE IL PERSONALE VOGLIA ANCORA RIMANERE A ROMA NORD ?????
Qualcuno, nelle stanze dei bottoni, ha mai fatto una riflessione del genere???
Oggi la Sottosezione Polizia Stradale Roma Nord vede una diminuzione costante ed inarrestabile del numero di persone che ne fanno parte, una vera e propria diaspora dei più anziani oramai stanchi e delusi dell’amministrazione e da quanto sopra descritto, che per l’amministrazione significa una perdita di professionalità e di esperienza senza confronto !!!
IL SEGRETARIO LOCALE
Dott. Massimiliano Giuseppini
Una delegazione della CONSAP, composta dal Segretario Nazionale Elisabetta Ricchio, dal Segretario Regionale Lazio Andrea Innocenzi, dal Segretario Generale Aggiunto di Roma Gianluca Guerrisi e dal Dirigente Sindacale presso il Servizio Polizia Scientifica Giancarlo Risuleo, ha partecipato all’incontro di saluto organizzato dal neo Direttore Centrale presso la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato Pref. Vittorio Rizzi.
Un incontro in grande stile, con gradita disponibilità, con rispetto al dialogo e alla valorizzazione di ogni singolo operatore di Polizia, considerato persona e non numero. Il Prefetto Rizzi si è congratulato con tutti i presenti alla riunione ed ha voluto esprimere parole di apprezzamento per tutto l’organico in forza alla Direzione (nelle sue varie divisioni), anticipando che nelle settimane che verranno al suo insediamento (dopo la fase di esplorazione e conoscenza) ci saranno delle novità strategiche per al meglio soddisfare le esigenze di servizio e che saranno presentate a tutto il personale, un progetto ambizioso e una progettualità necessaria che racchiuderà la “Nuova Governance” per disciplinare tutte le attività professionali del Polo Investigativo di Via Tuscolana.
Si è parlato di valorizzazione della formazione, della comunicazione, del sistema mercurio, controllo del territorio, didattica e scuole, gruppi di lavoro, monitoraggio e osservazione del bisogno reale delle diverse esigenze lavorative nazionali. Un lavoro capillare e votato al coinvolgimento dei suggerimenti di “squadra” durante la fase di costruzione e di miglioramento nella sua piana operatività, nel pieno rispetto delle esperienze di tutti.
Buon lavoro Signor Prefetto!
Direzione Centrale Anticrimine, Servizio Controllo del Territorio. Nella foto da sinistra, il Segretario Nazionale Elisabetta Ricchio, il Direttore del Servizio del Controllo del Territorio dr. Maurizio Vallone, il Segretario Generale Nazionale Giorgio Innocenzi, il Segretario Generale Provinciale Aggiunto di Roma Gianluca Guerrisi e il Segretario Locale presso il Reparto Prevenzione Crimine Lazio Federico Roberti
Una delegazione della CONSAP, composta dal Segretario Generale Nazionale, Giorgio Innocenzi, dal Segretario Nazionale, Elisabetta Ricchio, dal Segretario Generale Provinciale Aggiunto di Roma, Gianluca Guerrisi e dal Segretario Locale presso il Reparto Prevenzione Crimine Lazio, Federico Roberti ha incontrato il 21 settembre u.sc., presso la Direzione Centrale Anticrimine, il Direttore del Servizio del Controllo del Territorio, Maurizio Vallone. Nel corso del cordiale incontro sono state affrontate le tematiche riguardanti la positiva sperimentazione del “Progetto Mercurio” che ha comportato l’introduzione in diverse e numerose realtà operative di strumenti di avanzata tecnologia, l’avvio dei corsi di formazione per il controllo del territorio presso la Scuola di Pescara e la recente introduzione della relazione di servizio telematica che consentirà di avere una maggiore e più puntuale celerità di ricerca delle notizie di servizio e avvierà quel necessario e utile processo di informatizzazione degli atti di servizio. Successivamente sono state discusse alcune problematiche emerse nel corso della recente ed affollata assemblea sindacale tenuta presso la sede del Reparto Prevenzione Crimine del Lazio. In particolare sono stato espressamente discusse le problematiche della carenza del monte ore straordinario assolutamente non più idoneo a soddisfare le quotidiane esigenze di servizio, anche in considerazione del fatto che l’organico è triplicato rispetto al passato; la delicata gestione ai servizi antiterrorismo con il relativo pagamento dell’indennità di ordine pubblico; i servizi fuori sede, le aggregazioni e gli attuali insufficienti itinerari operativi sinora riservati al Reparto.
In merito il Direttore del Servizio ha assicurato un suo personale impegno presso gli Uffici competenti del Dipartimento della P.S. per implementare in vista dell’impegno giubilare la disponibilità dello straordinario, con una maggiore flessibilità nella considerazione delle ore eccedenti e una maggiore estensione dell’O.P. La tematica dei servizi fuori sede e delle aggregazioni, invece, formerà oggetto di discussione e valutazione in sede centrale con le organizzazioni sindacali.
Nella foto sottostante momenti della partecipata
assemblea sindacale al Reparto Prevenzione Crimine Lazio
del 4 settembre 2015