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Adesso basta ! IPOCRITI !! Lo sfogo denuncia dei poliziotti della CONSAP, parla Gianluca (Drago) SALVATORI, Segretario Provinciale Generale Aggiunto a Roma del sindacato

IPOCRITI, Lo sfogo denuncia dei poliziotti della CONSAP, parla Gianluca (Drago) SALVATORI, Segretario Provinciale Generale Aggiunto a Roma

IPOCRITI, Lo sfogo denuncia dei poliziotti della CONSAP, parla Gianluca (Drago) SALVATORI, Segretario Provinciale Generale Aggiunto a Roma

Inutile girarci intorno, la colpa di ciò che è successo e succederà di nuovo è solo la vostra,del vostro perbenismo, delle vostre iper garanzie, delle vostre idiozie newage, il poliziotto è un mestiere pericoloso, perché ha a che fare con lo schifo della società, una società che voi avete partorito. Vi approfittate ogni singolo giorno, di un giuramento che abbiamo fatto e in cui crediamo, e tutti i giorni fate in modo di umiliare quel giuramento che “NOI” abbiamo fatto. Ci date il potere di dover agire per conto vostro, perché il bene deve vincere sul male, sempre, perché volete la vostra società color arcobaleno, ma per noi poliziotti, carabinieri e finanzieri la società ha solo un colore, NERO. Perché nero è l’inferno, nera è la società che dobbiamo pulire, per farla come volete Voi, arcobaleno. Vi approfittate del nostro animo nobile , perché sappiamo che non c’è cosa più bella, che salvare o proteggere una vita umana. Adesso avanti con le vostre passerelle, ma dovete starci vicino quando siamo vivi , non quando siamo morti!!! Due ragazzi morti, due famiglie distrutte che per noi sono come le nostre , perché vi piaccia a no , ci chiamiamo fratelli e sorelle, e la Polizia per noi è una FAMIGLIA, visto che ci priviamo la gioia di stare a casa con chi ci vuole bene davvero. AVETE SULLA COSCIENZA LA VITA DI MATTEO E PIERLUIGI E TANTI ALTRI. Ci appellate con tutti i termini possibili dal torturatore al fascista, tutte le volte che sub umani ci offendono e gioiscono della nostra morte, non capendo che facciamo un lavoro che il più delle volte è schifoso, siamo l’altra faccia di una società ipocrita. Abbiamo chiesto mille volte protocolli operativi adeguati, magistrati di piazza, il nostro non è uno sfogo emotivo , è solo una presa di coscienza di una statistica di tutte le aggressioni che subiamo ogni giorno, abbiate il buon gusto di stare zitti, perché i vostri pianti o le vostre offese lasciano il tempo che trovano. Adesso mi raccomando, attuate tutte le difese, le comprensioni, i vostri ragionamenti , tanto tutte le vostre parole non leniranno il dolore, ma mentre fate questo ricordatevi il
nome di tutti quelli che ogni giorno rimangono feriti gravemente o perdono la vita.
VERGOGNATEVI IPOCRITI!!

 

Gianluca (Drago) Salvatori Segretario Provinciale Generale Aggiunto di Roma  - CONSAP

Gianluca (Drago) Salvatori
Segretario Provinciale Generale Aggiunto di Roma  – CONSAP

Sicurezza, Sanità e Istruzione pilastri fondamentali e necessari per la nostra società: parla Gianluca GUERRISI, Segretario Provinciale Generale della CONSAP a Roma, nota stampa di segreteria, cordoglio per i due Agenti in servizio a Trieste

GUERRISI - Segretario Generale Provinciale Sindacato della Polizia di Stato CONSAP Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia
GUERRISI - Segretario Generale Provinciale di Roma e Dirigente Nazionale Coordinatore per l'Italia Centrale - Sindacato della Polizia di Stato CONSAP Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia

GUERRISI – Segretario Generale Provinciale di Roma e Dirigente Nazionale Coordinatore per l’Italia Centrale – Sindacato della Polizia di Stato CONSAP Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia

Sicurezza, Sanità e Istruzione pilastri fondamentali e necessari per la nostra società: parla Gianluca GUERRISI, Segretario Provinciale Generale della CONSAP a Roma, nota stampa di segreteria, cordoglio per i due Agenti in servizio a Trieste.

L’ennesima “schiera di uniformi uccise“, quella che è aumentata ieri, che ha visto altri due giovani colleghi della Polizia di Stato, Agente e Agente Scelto, uccisi da uno straniero, affetto da disturbi psichici, fermato per un furto, presso la Questura di Trieste. Due giovani ragazzi, animati da prospettive future professionali e personali, che amavano il sempre più difficile “mestiere” di poliziotto.
L’episodio di ieri, come già tanti, purtroppo, induce alla maturazione di alcune doverose riflessioni:
La prima in ordine importanza è il ricordo e il rispetto dei colleghi e il sentimento di vicinanza ai loro familiari e cari, che da ieri vivono e dovranno vivere un dramma, un fardello che segna una profonda ferita colma di dolore inarrestabile, mista alla rabbia da assopire solo con l’affetto, la presenza costante e l’amore delle persone vicine, la fede e la speranza di un futuro migliore.
La seconda riflessione si dirige sulle priorità, sempre più necessarie, dei messaggi che continuamente le organizzazioni sindacali rivolgono a denunciano, in tutte le occasioni alle nostre istituzioni, alle richieste continue di investire seriamente sulla sicurezza, sulla sanità e istruzione, i tre pilastri che elevano un paese civile, che garantiscono le primarie e fondamentali attività dirette a proteggere, curare e istruire i cittadini, a partire da bambini, sostenendo e promuovendo  la cultura della legalità, per studiare e capire che le regole sono per rispettare ed essere rispettati.
Le lotte “tra fratelli” di una stessa “famiglia”, gli attacchi fino alla morte ai servitori dello Stato è la conseguenza di “male” che merita più attenzione, che merita una cura e rimedio più profondo, colpire un servitore dello Stato è colpire e voler demolire il senso di patria che ci unisce per nascita, lingua, cultura, storia e tradizioni e ci rende storicamente, per lotte fatte, fratelli della stessa terra.
Per”fare sicurezza“, occorre produrla e per produrla occorre avere tutti i mezzi necessari per mettere in sicurezza sia chi è deputato tutti i giorni a garantire ordine e sicurezza pubblica per le diverse e molteplici attività che lo Stato pone a tutela dei cittadini,  sia per i cittadini stessi per la tutela dei diritti sociali vigenti nello Stato fondamentali ad una pacifica e civile convivenza.
Sono tante le richieste che il sindacato CONSAP ha fatto e ripropone nelle sedi di incontri e confronti con le Amministrazioni, per corredare chi svolge attività di vigilanza e sicurezza operativa, chi lavora “in strada” nella sua molteplicità d’impieghi, per intenderci, di tutto il necessario per avere sicurezza e per far mantenere la sicurezza. Ed ecco assistere ad una serie di travagliate attese, di lungaggini burocratiche che dovrebbero essere snellite di molto ma che purtroppo si vanno ad incanalare nel tunnel dei “rimpalli di competenze” e nello “stagno paludoso del contenimento nazionale della spesa” e al problema dei costi: la sicurezza ha bisogno di maggiore attenzione per non trovarci periodicamente a fatti come quello di Trieste ma anche altri passati che ci impongono riflessioni, proposte, proclami e promesse ma poi tutto ricade nella normalità del quotidiano.
In questi momenti è facile dire o scrivere, il senno del poi aiuta sempre chi esprime concetti, ma pensiamo ad una Polizia con più poteri di applicare le norme, ad una Polizia con strumenti di difesa innovativi e più funzionali come la pistola elettrica Taser, i corpetti sotto camicia, accessori da uniforme di qualità più resistente come il cinturone e tutto ciò che attiene alla conservazione e custodia arma in situazioni e scenari operativi, a fornire tutti gli uffici e reparti in Italia delle divise operative e accessori operativi previsti, alla necessità di attuare le zone di rispetto entro la quale si possa intervenire per prevenire il contatto da sempre prodromico a scontri e cariche di alleggerimento in situazioni di eventi in ordine pubblico, istituzione del magistrato di piazza per una necessaria tutela dei poliziotti e provocherebbe, sicuramente, più equilibrio nei manifestanti.
Si può fare di più e si deve fare di più !

 

Pierluigi Rotta e Matteo Demenego i due Agenti della Polizia di Stato uccisi da uno straniero presso la Questura di Trieste

Pierluigi Rotta e Matteo Demenego i due Agenti della Polizia di Stato uccisi da uno straniero presso la Questura di Trieste

 

In questa giornata di lutto per la Polizia di Stato ma per tutto lo Stato italiano tutto, per aver perso i “nostri fratelli” Pierluigi Rotta e Matteo Demenego durante adempimento del dovere, raggiungano le nostre più sentite condoglianze le famiglie e parenti dei colleghi, un dispiacere immenso che raccoglie TUTTI NOI, ciao colleghi ! ciao fratelli !

 

Gianluca GUERRISI
Segretario Provinciale Generale di ROMA
Dirigente Nazionale Coordinatore per l’Italia Centrale
CONSAP – Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia