Dr. Mori come giudica i recenti sistemi di addestramento all’utilizzo dello Spray Urticante per le Forze di Polizia e nello specifico per la Polizia di Stato e ritiene sia il caso di eseguire criteri particolari per l’addestramento?
In effetti l’idea che per imparare ad usare le bombolette spray l’allievo debba subirne l’effetto in una stanza è a dir poco bizzarra!
In primo luogo perché se uno non è proprio stupido o disperato, la bomboletta non la userà mai dentro una stanza perché soffrirebbe quanto il destinatario dello spruzzo!
Probabilmente chi si è inventata questa disposizione ha sentito dire che così fanno nel corso di addestramento degli incursori; purtroppo non ha capito che gli incursori si chiudono in una stanza perché si devono addestrare a resistere al gas lacrimogeno e non certo per imparare ad usare il nemico.
In secondo luogo si potrebbero fare degli esperimenti tanto “per capire l’effetto che fa”, ma ovviamente solo se l’esperimento sia sicuramente innocuo.
Invece l’olio di peperoncino del tutto innocuo non lo è. Secondo uno studio ufficiale già fatto nel 1995 negli Stati Uniti, Melecita M. Archuleta, Oleoresin capsicum – toxicology evaluation and fuzard review, una esposizione appena prolungata può provocare dermatiti, disturbi nasali e polmonari e persino effetti gastrointestinali; si finisce sugli occhi può provocare erosioni della cornea; nulla che non scompaia dopo qualche giorno di cure, ma agli effetti medico-legali si tratta di una malattia con lesioni.
Molto più importante sarebbe studiare un regolamento di impiego dello spray da parte delle forze di polizia. Ad esempio in un in una circolare nel distretto americano della Columbia trovo che si può usare su di una persona in custodia solo se questa Usa resistenza, che non si può usare lo spray contro bambini e contro persone con più di 65 anni salvo casi molto speciali, che non si può usare solo per evitare danni alle cose, che non si può usare per disperdere gruppi di persone che non creino pericolo per la sicurezza pubblica disobbedendo o un ordine loro dato; inoltre si stabilisce che lo spray non può essere usato a meno di 1 m di distanza, che il destinatario sia invitato a desistere dalla sua condotta, in quanto possibile, che bisogna dare al soggetto acqua per lavarsi entro 20 minuti, che occorre accompagnarlo all’ospedale, bisogna evitare di spruzzare persone affette da asma, enfisema, disturbi cardiaci, occorre attivarsi immediatamente con cure mediche se la persona presenta reazioni anomale alla sostanza, l’area in cui si è fatto uso dello spray va considerata “scena del crimine”, come se il poliziotto avesse sparato con una pistola occorre immediatamente far constatare che l’uso dello spray è stato regolare, eccetera eccetera (si vedaGeneral Order del 57 ottobre 2002, Metropolitan Police, Disctrict of Columbia (Washington).
Certo che se al Ministero continuano con queste invenzioni viene da preoccuparsi. Non è che i poliziotti che indagano su reati sessuali dovranno essere prima violentati a scopo di istruzione?


Intervista a cura Ufficio Stampa CONSAP Roma
Edoardo Mori: Ex Giudice di Cassazione, si occupa da sempre di armi. Esperto cacciatore, conoscitore di armi antiche e ancor più esperto della normativa in vigore è un importante punto informativo sempre aggiornato sulle novità legislative del nostro Paese. Articolista per le maggiori pubblicazioni di settore come Diana Armi, Armi e Tiro, Tac Armi. Autore del sito web Enciclopedia delle Armi con 4 milioni di visitatori. Ha pubblicato il “IL CODICE DELLE ARMI E DEGLI ESPLOSIVI” edizione 2008