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Stabilimento Balneare della Polizia di Stato di Maccarese: accolta la richiesta della CONSAP ! A fine giugno riapre finalmente lo storico centro di villeggiatura

Centro Balneare MACCARESE - Polizia di Stato
Centro Balneare MACCARESE - Polizia di Stato

Centro Balneare MACCARESE – Polizia di Stato

CENTRO BALNEARE POLIZIA DI STATO – MACCARESE

Grazie al tempestivo ed efficace intervento della nostra Organizzazione Sindacale CONSAP presso l’Ufficio Assistenza del Dipartimento della P.S.  siamo felici di comunicare ai  tanti colleghi e alle loro famiglie, nonché a tutti i frequentatori, che a fine mese di Giugno lo storico Stabilimento Balneare della Polizia di Stato di “Maccarese”, aprirà finalmente i battenti.
Apertura, ricordiamo, per nulla scontata fino a pochi giorni fa, a causa dell’emergenza Coronavirus.
Auguriamo a tutti un  Buon bagno e Buone Vacanze.

 

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Emergenza Coronavirus, “Fondamentale mettere in sicurezza uomini e donne delle Forze dell’Ordine”, riflessioni e commento dell’Avvocato CALVO dello Studio Legale Calvo e Partners

Avvocato U.E. Teodoro CALVO (Legale Convenzionato CONSAP Roma)
Avvocato UE Teodoro CALVO (Legale Convenzionato CONSAP Roma)

Avvocato UE Teodoro CALVO (Legale Convenzionato CONSAP Roma)

Lo Studio Legale Calvo nella persona del suo titolare, Avv. UE Teodoro Calvo già rappresentante di interessi presso la Camera dei Deputati per la CONSAP (Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia), per le attività di organizzazione, pianificazione nonché monitoraggio dell’impegno del legislatore, con particolare riguardo al settore della sicurezza pubblica e la contestuale tutela degli operatori di Polizia, nel suo rapporto odierno segnala l’importanza dell’utilizzo dei DPI per le Forze Armate con particolare riguardo ai comparti della sanità e della sicurezza pubblica.
Alla luce delle ultime disposizioni restrittive al fine di evitare il propagarsi del coronavirus, impartite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, prima con il decreto del 08 marzo 2020 art. 1 D.P.C.M. e dell’art. 1 del D.P.C.M. del successivo 09 marzo, che prevedono l’obbligatorietà di rimanere in casa e di uscire solo in caso di comprovate necessità ed urgenze sanitarie e lavorative, lo Studio Legale Calvo necessariamente si è trovato a fare delle riflessioni.
La prima inevitabile riflessione riguarda il fatto che questa “pandemia” ha portato tutta la popolazione a modificare il proprio modo di vivere, i D.P.C.M. hanno inciso su alcune libertà fondamentali ad ognuno garantite a livello costituzionale, quali ad esempio la libertà di circolazione e soggiorno nel territorio nazionale.
Ricordiamo che l’art. 16 della Costituzione così recita: “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.”
Anche la libertà di riunione viene momentaneamente limitata: essa è prevista all’articolo 17 della Carta fondamentale, che così recita: “I cittadini hanno diritti di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.”
Molto spesso nel quotidiano i ridetti diritti vengono considerati acquisiti e scontati anche se alla fine tanto scontati poi non sono, per questo poi quando vengono limitati la maggior parte delle persone rimane spiazzata come se non avesse più punti di riferimento.
Anche se tutte le misure adottate dal Governo per far fronte a questa emergenza rientrano pienamente nelle limitazioni che la legge stabilisce per motivi di sanità e sicurezza, molto spesso tali limitazioni non vengono pienamente condivise dalla popolazione o quantomeno rispettate sottovalutando l’importanza di farlo.
L’invito rivolto è proprio al rispetto totale delle disposizioni per il bene proprio e degli altri una mancanza di rispetto che in questo caso che potrebbe essere fatale.
Un’altra riflessione nasce nei confronti di tutti i lavoratori che si trovano quotidianamente in prima linea ad affrontare la corrente emergenza.
Parliamo del personale delle forze dell’Ordine che oggi ancora di più devono incrementare il loro lavoro assicurandosi che tutti i cittadini rispettino le regole.
Parliamo di persone che non possono stare a casa ma che con gran fatica e spesso con pochi mezzi devono comunque alzarsi la mattina ed andare a combattere questo “nemico invisibile” che sta distruggendo il nostro paese. Lo fanno anche per loro, per le loro famiglie ma principalmente per un senso del dovere che li ha accompagnati sin da subito quando hanno decido di essere al servizio della Nazione.
Ricordiamoci sempre che le Forze dell’Ordine nel rispetto del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS) hanno il dovere al mantenimento dell’ordine pubblico, alla sicurezza dei cittadini, alla loro incolumità e alla tutela della proprietà; cura l‘osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e speciali dello Stato, delle province e dei comuni, nonché delle ordinanze delle autorità; presta soccorso nel caso di pubblici e privati infortuni. Tutela questa che cercano di esercitare nel migliore dei modi ad anche a volte con pochi mezzi.
Noi tutti abbiamo bisogno di loro, senza il loro aiuto sarebbe difficile o quasi impossibile compiere le azioni quotidiane ed in questo particolare momento difficile anche sopravvivere, ma per poter permettere loro di svolgere il lavoro in maniera efficiente devono essere messi in sicurezza.
Cosa significa mettere in sicurezza una persona che come ripetiamo non può stare a casa ed isolarsi, mettere in sicurezza significa garantire a coloro i dispositivi di protezione individuale (DPI) sia quando questi prestano il loro servizio in strada ma a maggior ragione all’interno di uffici pubblici e non solo, dove invece il contagio può essere ancora più minaccioso. Parliamo di ambienti a volta anche di piccole dimensioni dove le persone si ritrovano a dover dividere spazi, oggetti, apparecchiature e mense, per questo è fondamentale far indossare a tutto il personale, mascherine e guanti di protezione.
Indossare questi dispositivi garantisce e si ribadisce non solo la persona malata / contagiata ma permette anche alla persona sana di non essere contagiato.
Non ci dimentichiamo che una delle caratteristiche più insidiose di questa pandemia è che molto spesso una persona contagiata è asintomatica quindi alcuni soggetti pensano di star bene ma non è così, pertanto, indossando i dispositivi si è più sicuri, sicurezza questa che permette anche alle persone che comunque debbono stare in prima linea di lavorare più serenamente o quantomeno con minor rischi.
I dispositivi sono fondamentali sia per gli agenti in uniforme ma anche per agenti in abiti civili per tutte le tipologie di servizio, questi sono momenti fondamentali dove la tutela deve essere tempestiva mettendo in pratica qualunque provvedimento necessario.
In queste ultime ore, visto anche l’inarrestabile numero di contagiati e di vittime che continua ad aumentare, anche la CONSAP si è adoperata per sensibilizzare la distribuzione dei dispositivi di sicurezza nel rispetto anche del dettato normativo del Dlg.vo 81/08 richiamato da più autorità negli interventi televisivi.
L’esempio deve partire dall’alto, il personale delle Forze dell’Ordine sono chiamati ad agire ed è per questo che devono essere tutelati, la loro tutela è la nostra salvezza.
Impariamo a rispettare le regole rispettando chi abbiamo davanti perché al di là di quella divida prima di tutto vi è una persona che ha una propria famiglia e degli ideali.

Avv. UE Teodoro CALVO
Avv. Dania ZATTONI
Studio Legale CALVO & Partners – Convenzionato CONSAP Roma

Emergenza Coronavirus, cosa dice la legge nei casi d’urgenza, commento dello Studio Legale DE IURE

Avv Vittorio PALAMENGHI (Legale CONSAP Roma)
Avv Vittorio PALAMENGHI (Legale Convenzionato CONSAP Roma)

Avv Vittorio PALAMENGHI (Legale Convenzionato CONSAP Roma)

Lo Studio Legale DE IURE,
a seguito dell’emergenza del coronavirus che ha coinvolto il nostro Paese, intende esprimere il proprio sostegno a tutti coloro che oggi sono coinvolti in prima linea, per combattere questa grave malattia, come il personale medico sanitario che, lavorando incessantemente, senza alcun riposo, con tutte le proprie forze, assiste i cittadini colpiti e contagiati dal virus, e gli Agenti di Polizia che continuano il loro servizio per garantire l’Ordine Pubblico, quantomai importante soprattutto ora, ed accertano il rispetto dei recenti Decreti Leggi che impongono ai cittadini di stare nelle proprie abitazioni, tranne nei casi di assoluta necessità. Alcuni non hanno ben compreso la straordinaria urgenza che stiamo vivendo; il limitare le libertà costituzionali, come la circolazione delle persone, può avvenire soltanto in casi di grave pericolo e calamità pubblica. Ed è ciò che purtroppo sta accadendo nel nostro Paese. Oggi, vediamo città deserte, cupe e tristi, persone che circolano con le mascherine, sembra di stare in un set di un film di Hollywood, ma questa non è finzione, occorre, perciò, rispettare le norme che sono state prescritte, per la salute propria, dei familiari e di tutti consociati. Violare le prescrizioni, significa mettere in pericolo tutti, aiutare il diffondersi del virus e si incorre, altresì, in una denuncia penale, per aver commesso il reato di cui all’art 650 del codice penale, che prevede l’arresto fino a 3 anni, nonché se si è contagiati dal virus, e consapevolmente vengono violate le norme dei recenti decreti governativi, nella contestazione del grave delitto di epidemia, punito con la pena dell’ergastolo. Certamente, indispensabile, è l’attività di controllo delle Forze di Polizia sul territorio, in grado di verificare il rispetto delle norme, e sanzionare i comportamenti negligenti, per la tutela della Salute Pubblica. Semmai ciò che deve essere garantito e tutelato è la salute di coloro che, quotidianamente svolgono nel territorio nazionale, il servizio di controllo, attraverso la dotazione del necessario per salvaguardare la propria salute. Mascherine Antivirus con filtro e guanti usa e getta ed amuchina devono necessariamente essere distribuiti ad ogni Agente che svolge la propria attività di pattuglia, nonché a tutti coloro che in questi giorni continuano a svolgere la propria attività lavorativa, all’interno dei Commissariati e delle Questure Nazionali. E’una guerra contro un nemico invisibile, ma con l’aiuto di tutti cittadini ed il rispetto delle norme imposte, la nostra Nazione supererà questo tragico momento e le città e loro piazze torneranno ad essere nuovamente affollate. Un appello finale a tutti coloro che non svolgono servizi pubblici essenziali, restare il più possibile in casa, godersi questo momento con i propri familiari stretti, riprendere vecchi libri dimenticati, e rispettare quanto stabilito dalle Autorità, non solo dobbiamo farlo per tutti noi, ma soprattutto per chi quotidianamente continua il proprio lavoro senza sosta, rischiando la propria salute, per passione ed amore per la Patria.

 

Studio Legale DE IURE - Consulenza Legale in Convenzione CONSAP Roma

Studio Legale DE IURE – Consulenza Legale in Convenzione CONSAP Roma

“Turno in Terza” per l’Ispettorato di P.S. Palazzo Chigi e utilizzo mascherine per il personale di vigilanza anche in uniforme, la CONSAP scrive ancora al Dipartimento della P.S.

Palazzo Chigi - Polizia - CONSAP Sindacato di Polizia
Palazzo Chigi - Polizia - CONSAP Sindacato di Polizia

Palazzo Chigi – CONSAP Sindacato di Polizia

“Turno in Terza” per l’Ispettorato di P.S. Palazzo Chigi e utilizzo mascherine per il personale di vigilanza anche in uniforme, la CONSAP chiede al Dipartimento della P.S. di attivare le procedure di “modifica temporanea” per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

La Segreteria Nazionale della CONSAP – Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, attraverso il Segretario Generale Nazionale Cesario BORTONE, ha formalmente richiesto al Dipartimento della P.S. – Ufficio Relazioni Sindacali di attivare le opportune procedure per una modifica temporanea degli accordi decentrati relativi agli orari di lavoro ex art. 6 A.N.Q. per il personale che svolge turnazione continuativa, trasformando, per tutto il periodo emergenza nazionale, l’attuale turnazione c.d. “in quinta” in turnazione c.d. “in terza” prevista dal vigente A.N.Q. – prospetto 2 – schema dei servizi continuativi articolati su cinque turni settimanali – adoperando adeguate deroghe a favore del personale interessato.
La richiesta è stata maturata dalla CONSAP per tutelare, in questo delicato periodo di allerta e straordinaria emergenza, anche il personale in uniforme che presso l’Ispettorato svolge turnazione h24 e sentito anche l’indice di gradimento degli stessi operatori che prestano servizio di vigilanza presso la sede di Palazzo Chigi e le Sedi Periferiche della P.C.M.
Nella lettera si chiede, inoltre, di valutare la concreta fattibilità di far indossare anche a tutto il personale che espleta servizio esterno (ingressi sede centrale Palazzo Chigi e sedi periferiche P.C.M.) le mascherine di protezione e guanti, annoverate per norma ai D.P.I. DLG.Vo 81/08 (presso l’Ispettorato il personale turnista non fa uso ancora delle protezioni).
Si insiste, quindi, sulla fornitura massiva di mascherine a norma e consentirne l’uso anche al personale della vigilanza esterna che sempre più di frequente viene avvicinato da cittadini che chiedono informazioni e rassicurazioni, nonché da personale in accesso alla P.C.M. e tutte quelle attività di lavoro che caratterizzano il servizio alle sedi di Governo.

Qui in basso la lettera integrale a firma del Segretario Generale Nazionale Cesario BORTONE.

 

 

Lettera Turno in Terza e Mascherine Palazzo Chigi

Lettera Turno in Terza e Mascherine Palazzo Chigi

 

Leggi la lettera CONSAP Nazionale in PDF

Leggi la lettera CONSAP Nazionale in PDF

Polizia Palazzo CHIGI, emergenza Coronavirus, la CONSAP a colloquio con il Direttore dell’Ispettorato dr Michele ROCCHEGIANI

Ispettorato di P.S. Palazzo Chigi

Ispettorato di P.S. Palazzo Chigi

Una delegazione della CONSAP, nella mattinata odierna, guidata dal Segretario Generale Provinciale di Roma G. GUERRISI ha incontrato il Direttore dell’Ispettorato di P.S. Palazzo Chigi dr. Michele ROCCHEGIANI e il Vice Direttore dr Fausto VINCI. L’incontro della durata di ben 2 ore, richiesto dalla CONSAP, per affrontare la delicata tematica che in queste settimane sta minacciando tutto il mondo il contagio CORONAVIRUS.
Come sindacato responsabile e attento al benessere del personale di ogni ordine e ruolo, la delegazione sindacale (GUERRISI e MASELLA) ha preferito concentrare la conversazione solo per la tematica CORONAVIRUS  (anche se  velocemente sono state anticipate alcune tematiche emerse nella riunione del Direttivo Locale Sindacale del 3 Febbraio 2020).
La CONSAP ha formalmente chiesto alla Direzione di :
Fornire tutto il personale di mascherine e guanti di protezione;
Allocare in tutti gli ambienti di Polizia Ispettorato dispenser con gel igienizzante;
Pulizia straordinaria ambienti di lavoro operativi (box, garitte, spogliatoi, ecc);
Ridurre al minimo la presenza negli uffici e ambienti di lavoro tra più persone (a tal proposito si stanno trovando nuove forme *temporanee* di orario): gli uffici dovrebbero fare turni alterni (8/20 oppure 7/19) e così anche i servizi vigilanza e sicurezza non continuativi h12 (la circolare dipartimentale  fa intendere di garantire minimi contatti tra persone);
Per i servizi h24 si sta ragionando su un transitorio turno in terza proposto dalla nostra O.S. o turno h24 derogato che limiti la presenza in meno giorni lavorativi.
Come riferito dalla Direzione sono allo studio e realizzazione delle disposizioni interne  di carattere transitorio e non definitivo per gli orari  pronte nei prossimi 2 giorni, attenzionate preventivamente all’Ufficio Relazioni Sindacali del Dipartimento della P.S. e  come prassi poi inviate alle OO.SS. Provinciali come informazione preventiva.