Polizia, alloggi collettivi di servizio, ingiunzioni di revoca concessioni “posto letto”, esito incontro con i vertici della Questura di Roma


Polizia, alloggi collettivi di servizio, ingiunzioni di revoca concessioni “posto letto”, esito incontro con i vertici della Questura di Roma
La CONSAP ha chiesto e ottenuto una nuova valutazione dei criteri di assegnazione e revoca . L’incontro chiesto proprio dalla CONSAP, all’indomani della notifica a numerosi operatori di polizia di un ordinanza del Questore presa in modo unilaterale ( senza consultare le OO.SS ) di revocare la concessione dell’alloggio collettivo di servizio senza addurre concrete motivazioni, infatti molti poliziotti pur in presenza di regolare certificazione di utilizzo ( firma giornaliere) si erano visto recapitare la missiva. Presenti all’incontro il Vice Questore Vicario dr. De Angelis , il Capo di Gabinetto dr. Massucci , il dirigente dell’U.T.L. dott.ssa De Santis e il Vice Capo di gabinetto dott.ssa Manti.
La CONSAP preliminarmente ha chiesto e ottenuto i dati generali degli alloggi collettivi gestiti dalla Questura che così risultano : 2073 posti letto di cui effettivamente utilizzati 1974 in quanto 51 risultano non fruibili per carenze strutturali. Le revoche della concessione risultano alla data del 15 aprile nr.115 . Esigenze di assegnazione di nuovi posti letto per operatori attualmente allocati a Nettuno n:17 La CONSAP alla luce di quanto sopra ha chiesto di sospendere immediatamente la discussa e contestata procedura e di rivalutare i requisiti di concessione che non possono essere generici come ad esempio il periodo medio o lungo del beneficio della concessione o sbagliati come ad esempio la residenza nella capitale che peraltro corrispondeva in molti casi allo stesso stabile dove insistevano gli alloggi ( stessa caserma) e quindi non poteva e non doveva essere considerato come indice e fattore di godimento di altra abitazione nella capitale ( rilevazione con esempi concreti fatta dalla CONSAP ) e motivo di revoca della concessione . La CONSAP ha fatto rilevare le numerose contraddizioni ed errori di valutazione dell’intera procedura intimando ai vertici della Questura una immediata sospensione minacciando l’adozione di forme eclatanti di protesta . La CONSAP ha ribadito che in attesa della necessaria regolamentazione dell’istituto in parola che non può ricadere in modo esclusivo al Questore pro tempore , e’ necessario che, per il futuro , vengano valutati criteri oggettivi quali quelli già’ stabiliti nel nuovo regolamento sui criteri di assegnazione degli alloggi di servizio (il decreto M.I. del 30.7.2015 pubblicato gu n. 229 del 3.10.2015) che al art .3 recita testualmente tra l’altro : gli alloggi non possono essere assegnati a coloro che siano titolari di un diritto di piena proprietà o di un diritto reale di godimento ovvero assegnatari in cooperativa ancorché indivisa di un abitazione ubicata nell’ambito del comune ove si presta servizio o dei comuni limitrofi . Inoltre la CONSAP ha chiesto che vengano altresì presi n considerazione anche i gravi e documentati casi personali rappresentati da colleghi che versano in condizione di disagio economico o privato e che necessitano di un posto letto che salvaguardi la dignità di servitore dello stato. La CONSAP ha infine invitato i vertici della Questura a valutare ai fini del diniego dell’assegnazione l’attuali criteri che sono l’effettiva utilizzazione con l’apposizione della firma giornaliera perché le modalità della procedura adottata ha paradossalmente penalizzato gli effettivi assegnatari e salvato i furbetti . La CONSAP ha chiesto regole chiare e uguali per tutti. L’Amministrazione recepite le legittime osservazioni della CONSAP si è impegnata a rivalutare le procedure e i criteri.