Category Archives: Sicurezza

Chi sbaglia paga! Certezza della pena o lavoriamo inutilmente! L’appello della Polizia

Chiediamo la Certezza Pena

Chiediamo la Certezza Pena

La Consap si schiera a fianco del collega che ha postato su facebook una fotografia in cui chiede allo Stato un sostegno per le forze di polizia. Niente soldi, niente aumento di stipendio. Ma solo che il loro lavoro non sia vanificato da un sistema giudiziario ed istituzionale incapace di consegnare alla giustizia i delinquenti nostrani. Da tempo la Consap si batte per avere finalmente la certezza della pena in modo tale che chi delinque non sia più consapevole che rimarrà impunito, ed ogni nostro sforzo della polizia sarà inutile. Troppe volte chi ruba, scippa, aggredisce e rende impossibile la vita dei cittadini la fa franca. Non perché nessuno si adoperi a scovarli e ad arrestarli, ma perché nella maggioranza dei casi le investigazioni e gli interventi della polizia si concludono in un processo per direttissima che prontamente scarcera i delinquenti, permettendogli di tornare a fare il loro “mestiere”. L’unico modo per ridurre la criminalità è quello di far capire a queste persone che chi sbaglia paga. Con la galera. Noi abbiamo sempre fatto il nostro mestiere, abbiamo le scrivanie piene di fogli di richieste di arresto. Ma i giudici decidono sempre il contrario, e il più delle volte rimettono in libertà ladri e balordi. Una battaglia persa in partenza.
Ora basta !!!!!

Funerali Casamonica, ostentazione potere mafioso. Consap, Ministro Alfano ancora dubbioso su esistenza mafia nella Capitale?

Funerali Casamonica

Funerali Casamonica

È allarmante che il funerale di un esponente del clan Casamonica, coinvolto in numerose inchieste sulla criminalità romana e su Mafia Capitale, si sia trasformato, senza che nessuno si accorgesse di nulla, in una ostentazione di potere mafioso.
Quanto avvenuto a Roma – dichiara la Consap – è assolutamente inaccettabile. Ora non serve a nessuno il rimpallo delle responsabilità. La singolare cerimonia funebre dovrebbe aver fugato ogni dubbio nel Ministro Alfano sull’esistenza della mafia nella Capitale. Il tempo delle parole è finito, ora servono fatti concreti per una efficace azione di contrasto finalizzata a liberare quei settori della società e della pubblica amministrazione ampiamente inquinati dalle contaminazioni mafiose.

Giorgio Innocenzi - Segretario Generale CONSAP

Polizia Stradale, la CONSAP incontra il direttore del Servizio dr. Giuseppe Bisogno

Incontro con il Direttore del Servizio Polizia Stradale

La delegazione CONSAP, Guerrisi, Rosati e Vannoni. Incontro con il Direttore del Servizio Polizia Stradale

Martedì 28 luglio, in un clima di reciproca cordialità e stima, la CONSAP, rappresentata dal Segretario Generale Aggiunto Gianluca Guerrisi, dal Segretario Provinciale Massimo Vannoni della Consulta Polizia Stradale e dal coordinatore Gianfranco Rosati della Segreteria Provinciale, ha incontrato il Direttore del Servizio Polizia Stradale Dott. Giuseppe Bisogno, presso il  suo Ufficio in Roma.
L’incontro, richiesto in via urgente da questa O.S., è servito a chiarire alcune problematiche che affliggono l’attività di Polizia Stradale nell’ambito del  territorio di Roma e provincia.
Per prima cosa la Delegazione CONSAP ha voluto conoscere la reale situazione concernente il rinnovo del parco auto in favore delle pattuglie comandate nei servizi autostradali e ordinari, posto che ormai in molti casi si utilizzano automezzi logori e obsoleti che arrivano a contare, finanche, 350.000 chilometri di esercizio.
Il Direttore Bisogno, concordando con la scrivente O.S., ha evidenziato la criticità del momento storico sul piano economico e finanziario che si riflette anche sugli investimenti in favore della Polstrada, la quale da più di un anno, pur di poter espletare il proprio servizio, ha dovuto accettare situazioni al limite, “riciclando” auto da destinare ai reparti, asserendo di intravvedere, però, segnali positivi per il prossimo futuro, allorchè, prima della fine dell’anno verranno assegnati alla Sezione di Roma 4 nuovi autoveicoli Fiat Freemont; inoltre, ha proseguito, ulteriori benefici deriveranno dalla conclusione del contratto di fornitura con la BMW da poco firmato.
Il secondo punto ha riguardato gli annosi e “insopportabili” ritardi nel pagamento dell’indennità autostradale. Il Direttore ha ribadito (cosa del resto già nota a questa O.S.), come il problema non sia tanto interno, bensì riguardi il M.E.F. (Min. Economia e Finanze), che impiega notevole (e INSPIEGABILE) tempo per riassegnare le somme erogate dalle Società concessionarie dei servizi autostradali. Egli ha affermato che farà tutto ciò che è in suo potere per poter alleggerire la situazione pregressa che, ad oggi, conta un ritardo di circa due anni nei pagamenti.
Il terzo punto ha riguardato la situazione del C.N.A.I. (Centro Nazionale Accertamento Infrazioni)  La CONSAP ha chiesto al Direttore come mai questo reparto conti un enorme numero di persone distaccate da altri Uffici (molti provenienti dalla Sottosezione di Settebagni e dal RIPS!) e non venga potenziato come, invece dovrebbe, posto che il lavoro di tale Ufficio è in costante crescita; è stato domandato per quale motivo non si provveda a risolvere la “stucchevole” situazione delle centinaia di telefonate che ogni giorno arrivano ai numeri della Caserma di Settebagni,  fornendo al C.NA.I. un centralino autonomo o un risponditore automatico.
Il Dott. BISOGNO, ha spiegato che il C.N.A.I , nato a cavallo fra il 2011 e il 2012, ha effettivamente incrementato in via esponenziale la sua attività (ad oggi, infatti, elabora più di un milione di infrazioni all’anno), per cui questo reparto, inizialmente nato in via quasi sperimentatale, oggi va assolutamente potenziato con uomini e mezzi ed elevato a livello dirigenziale, tanto che negli ultimi tempi. Egli stesso ha voluto inviare un altro Dirigente, la Dr.ssa Salvemini, per coadiuvare l’attività del Dirigente Dr.ssa Cerroni. Relativamente alla situazione del CENTRALINO, ha affermato che si attiverà personalmente per trovare una soluzione, di qualsiasi genere, affinchè il volume delle chiamate non pesi più sugli operatori della Sottosezione di Settebagni e non intasi più l’utenza di codesto Ufficio, spesso in “tilt” per colpa dell’enorme numero di chiamate dirette al C.N.A.I.. In proposito, ha affermato si sta pensando all’introduzione di un numero verde nazionale cui indirizzare le necessità degli utenti.
Il quarto punto ha riguardato l’uso del “TOP CRASH”, ovvero il sistema di rilevamento dei sinistri basato su strumentazione elettronica, via GPS. Questa O.S. ,pur apprezzando lo sforzo dell’Amministrazione al fine di usare strumenti più efficaci per tale scopo, ha espresso seri dubbi circa le modalità di funzionamento e di utilizzo. Nella fattispecie, si è rappresentato che ci sono delle criticità riguardo alla ricezione del segnale in molte zone e che non sembra “strategico” utilizzare solo una pattuglia di Settebagni per il suo uso, con un unico computer capace di elaborare il software dedicato.
Il Direttore, ha ammesso la necessità di elaborare una seria riflessione sulle modalità di utilizzo, prevedendo anche la possibilità di formare un’apposita squadra infortunistica, coinvolgendo le Società concessionarie del servizio autostrade a collaborare all’acquisto di altri Kit Top Crash. A tal proposito la CONSAP nel rilevare che negli ultimi anni è aumentato il numero di sequestri di veicoli mancanti di copertura assicurativa, ha esortato il Dirigente a coinvolgere maggiormente l’A.N.I.A., al fine di diversificare gli investimenti che la stessa, di già, effettua in favore del servizio Polstrada.
L’incontro ha poi toccato l’argomento circa l’unificazione del C.O.A. e del C.O.C.; qui il Dirigente ha espresso la volontà di arrivare a 10 Sale Operative unificate a livello nazionale, improntate all’efficienza che siano, veramente, un valido supporto per gli Agenti che operano sulla strada, sul modello dei C.O.T. delle maggiori Questure d’Italia. Nel caso di Roma, in virtù della sfida del Giubileo che attende le Forze dell’Ordine, la volontà è quella di creare una struttura che possa comunicare in modo “evoluto” con la Sala Operativa della Questura di Roma. Per questo si cercherà di fare uso delle migliori risorse a disposizione per garantire un potenziamento ed una ottimizzazione di qualità. Questa realtà, ha continuato Bisogno, è già tangibile a Genova e Torino, e l’obbiettivo è di esportare quegli esempi di eccellenza anche a Roma.
L’incontro si è concluso con il reciproco augurio di buon lavoro.

Nelle foto: Rosati, Guerrisi e Vannoni
negli Uffici del Servizio Polizia Stradale

CONSAP al Servizio Polizia Stradale

CONSAP al Servizio Polizia Stradale

Riot, la sommossa diventa videogame. Consap, gioco vergognoso, apologia della violenza

Riot, Civil Unrest, che sta per sommossa, disordine civile

Riot, Civil Unrest, che sta per sommossa, disordine civile

Un gioco a chi devasta di più, tra spaccate e lanci di molotov contrapposti alle tecniche di contenimento delle masse in rivolta. Il gioco in questione è un videogame tutto italiano finito al centro di forti polemiche. La Consap ha voluto far sentire la propria posizione forte e chiara: un gioco vergognoso, una vera e propria apologia della violenza. Il gioco si chiama Riot, Civil Unrest, che sta per sommossa, disordine civile. Chi lo ha ideato e prodotto lo definisce in modo asettico un “simulatore di rivolte”.

Le immagini del gioco che mostrano chiari esempi di atti violenti…

Riot, Civil Unrest, che sta per sommossa, disordine civileRiot, Civil Unrest, che sta per sommossa, disordine civileRiot, Civil Unrest, che sta per sommossa, disordine civile

Questura di Roma, CONSAP, incontro con il Vice Capo di Gabinetto dott.ssa Francesca Manti

Questura di Roma

Un delegazione della Consap composta dal Segretario Provinciale Generale Aggiunto, Guerrisi Gianluca e, dai Coordinatori Provinciali di Roma Scoditti Francesco e Cento Carolina, assieme a due validi rappresentanti del 1° Reparto Mobile di Roma, Maurizio Ricozzi e Alessio Ciotti, ha incontrato il Vice Capo di Gabinetto, dr.ssa Francesca Manti.
L’incontro si e’ svolto in un clima di cordialita’ e rispetto reciproco, all’interno del quale i nostri rappresentanti hanno esposto al responsabile dei rapporti sindacali alcune problematiche afferenti i commissariati della capitale.
I problemi riscontrati presso i Commissariati, sono la cronica mancanza di personale e soprattutto la mancanza degli ufficiali di p.g. da impiegare presso gli Uffici E.P.I.
La dr.ssa Manti ha assicurato che a breve molti degli Agenti giunti presso la Divisione Personale della locale Questura, saranno assegnati presso i Commissariati con maggiore mancanza d’organico, soprattutto con una particolare attenzione agli uffici periferici; per quanto riguarda gli U.P.G., bisognera’ attendere il prossimo mese di dicembre poiche’ sono state riaperte le graduatorie.
I nostri rappresentanti ed il Vice Capo di Gabinetto hanno convenuto assieme che il problema maggiore che impegna gli uomini e le donne della Polizia di Stato, e’ il quotidiano e crescente ordine pubblico e la minaccia terroristica da non sottovalutare.
All’uopo ed anche in vista del Giubileo, il Questore avrebbe richiesto al Dipartimento della P.S., almeno 1500 uomini in piu’.
Molti di questi uomini giungeranno nella capitale ad expo di milano conclusa. C’e’ quindi un’attenzione concreta da parte della Questura sulla mancanza di personale che lamenta in generale i Commissariati della capitale.
I nostri delegati hanno chiesto un’attenzione particolare verso tutti i dipendenti che hanno presentato domande di trasferimento adducendo motivi legati alla salute, a gravi disagi familiari e soprattutto a situazioni di handicap grave da dover gestire in prima persona.
Hanno inoltre chiesto chiarezza sui fatti occorsi ad un collega del Commissariato “Anzio-Nettuno” mentre in ordine pubblico nella citta’ di Pomezia, sarebbe stato oltraggiato dal dirigente li’ Responsabile dell’O.P.
Sono poi passati a parlare della grave violazione dell’A.N.Q. che vede gli uomini del 1° Reparto Mobile di Roma, impegnati “a cottimo”, tutti i giorni ed ai quali sono negati congedi e riposi.
I nostri rappresentanti hanno chiesto con fermezza il rispetto dell’A.N.Q. e soprattutto il rispetto degli uomini impegnati quotidianamente in un cosi’ delicato tipo di servizio: la dr.ssa Manti si e’ impegnata a riferire immediatamente al Questore di quanto lamentato dal personale in forza al 1° Reparto Mobile.
In attesa di ricevere risposte su alcune delle cose segnalate, vi ricordiamo che i nostri rappresentanti sono sempre di piu’ impegnati nell’attivita’ sindacale, raggiungendo sul posto tutti gli iscritti, soprattutto laddove siano segnalate problematiche o semplici richieste.

LEGGI IL COMUNICATO

CONSAP - Incontro Vice Capo di Gabinetto

CONSAP – Incontro Vice Capo di Gabinetto

Accoglienza immigrati: Consap, il sistema è improvvisato e inconcludente. Il caso del Commissariato Prenestino

Controlli Polizia StranieriTroppe chiacchiere sull’immigrazione il sistema è farraginoso ed inconcludente, la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, interviene in difesa del personale e dei rischi a cui lo stesso viene esposto  nella gestione delle procedure di identificazione degli stranieri che approdano sulle coste italiane e lo fa illustrando una situazione verificatisi a Roma la settimana scorsa. Un commissariato della capitale è stato impegnato per oltre cinque ore, nel foto segnalamento di cittadini africani approdati sulle coste italiane e trasportati in pullmann a Roma.

In questo lasso di tempo la cronaca di una quotidiana routine per donne ed uomini della Polizia di Stato: dapprima gli stranieri sono rimasti due ore bloccati nel pullmann per la mancanza di una certificazione medica e di conseguenza le legittime riserve del personale della Polizia Scientifica; impasse che non si è potuta risolvere velocemente infatti era impossibile comunicare, attraverso gli interpreti di lingua inglese ed araba dell’Amministrazione, in quanto gli extracomunitari parlavano solo la lingua del loro paese e si è dovuto provvedere andando a prelevare da un vicino centro d’accoglienza uno straniero che conoscesse la loro lingua e l’italiano. Così solo dopo due ore sono iniziate le procedure di foto segnalamento, con personale insufficiente peraltro impegnato anche nella redazione dei verbali, resi vieppiù complessi dalla presenza di 14 minori. Le attività di foto segnalamento poi fanno i conti con la volontà degli extracomunitari che si rifiutano di sottoporsi ai rilievi dattiloscopici, attività di polizia che per legge non può essere coattiva.

Va detto anche che in queste cinque ore, il personale del commissariato ha dovuto rientrare per infoltire la fila di un pattuglione pianificato dalla Questura cogliendo l’occasione del rientro in sede anche per fotocopiare gli atti, in quanto presso l’ufficio immigrazione il riproduttore era disattivato, portandosi dietro materialmente le risme di carta, altri effetti collaterali di questa improvvisazione sono stati il salto della cena per il personale impegnato ed il fatto che tre minori inviati alle visite mediche di routine sono riusciti a fuggire dall’ospedale e risulterebbero dulcis in fundo anche affetti da acaride (scabbia).

L’improvvisazione nella gestione di questa emergenza – conclude la Consap – determina rischio sanitari ed operativi per il personale di assoluta rilevanza tenuto conto che questa problematica è stata rappresentata via via ai questori di tutta Italia, in quanto non ci troviamo davanti al caso eccezionale ma un drammatica routine quotidiana.

Sicurezza per Roma: si cambia in vista del Giubileo. La Consap incontra il Questore D’Angelo: in fase di studio un progetto di accorpamenti e di estensione della copertura notturna

Volanti RomaAccorpamenti di commissariati e probabile contestuale estensione della rete notturna di sicurezza sulla città, questa la ricetta per la sicurezza a Roma anche in vista del Giubileo, proposta oggi dal Questore di Roma dottor Nicolò D’Angelo alla Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia nel corso di un incontro tenutosi in Questura.
“La scarsa attenzione dell’Amministrazione Centrale verso la più importante questura d’Italia e il vincolo della spending review che impone ferree economie di gestione, ha costretto i vertici della Polizia romana ad approntare un piano riorganizzativo, come richiesto più volte dal nostro sindacato – spiega la Segreteria provinciale della Consap di Roma – idoneo a garantire maggiore efficienza e funzionalità a tutto l’apparato anche in considerazione dell’allarme terrorismo internazionale e del prossimo impegno del Giubileo”.
Si ipotizzano una serie di interventi mirati che dovrebbero riguardare inizialmente l’accorpamento di taluni commissariati come ad esempio: Porta Pia con San Lorenzo, Torpignattara con Porta Maggiore, Appio Nuovo con San Giovanni e solo successivamente, verificata la funzionalità del progetto, potrebbero riguardare Monte Mario con Prati, Villa Glori con Vescovio e Trastevere con Monteverde, per la provincia è si ipotizza l’accorpamento di Genzano di Roma con Albano Laziale.
L’applicazione del progetto – prosegue la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia – ancora in fase di studio e di elaborazione, garantirebbe consistenti risparmi economici e gestionali e l’accorpamento di qualche presidio, sarebbe compensato dall’apertura di presidi notturni, oggi chiusi a seguito della direttiva del precedente Questore di Roma Mazza”.
La Consap, pur esprimendo cauto apprezzamento al progetto, si riserva di esprimere un giudizio definitivo solo dopo aver raccolto, con una serie di assemblee sui posti di lavoro interessati, le valutazioni e le proposte del personale.

Squadre di Reparto Mobile impiegate in servizio di ordine pubblico in Piazza Colonna – Richiesta chiarimenti compiti da svolgere. La CONSAP scrive al Questore di Roma

Drago rep mobile RomaCon la presente questa Segreteria Provinciale intende chiederLe chiarimenti in merito ai criteri adottati negli ultimi tempi dal Dirigente del Commissariato Trevi nell’impiego delle squadre di Reparto Mobile nel servizio di ordine pubblico in Piazza Colonna.
In particolare le chiediamo le motivazioni per cui una squadra di Reparto Mobile, destinata ad un servizio di ordine pubblico, venga difatti poi impiegata in servizio di vigilanza dividendola in più gruppi da due operatori, posizionati ai lati della piazza e lontani
dal mezzo di servizio.
Tale procedura ci risulta sia adottata anche a piazza aperta, quindi con libera circolazione dei cittadini, e non solo in regime di varchi controllati, cosa che avviene quando nella zona ci sono manifestazioni.
Questa O.S. intende farLe presente che i protocolli operativi, ribaditi a tutti gli operatori dei Reparti Mobili nei vari corsi frequentati presso la Scuola dell’Ordine Pubblico di Nettuno, sconsiglino la divisione delle squadre di Reparto Mobile impiegate nei servizi di
ordine pubblico per motivi di efficacia operativa, in quanto per struttura organizzativa e compiti operativi ha un senso solo se lavora unita e con il mezzo nelle vicinanze…

Leggi la lettera integrale inviata dalla CONSAP Roma:

Rich. chiarimenti Questore

D'angelo Questore RomaReparto MobileRep mobile RomaRicozzi Rep Mobile

 

Giubbotti Anti Proiettile scaduti: Rampelli (Fratelli d’Italia) presenta interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno

Giubbotti Anti ProiettileInterrogazione parlamentare presentata dall’On.le Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia al Ministro dell’Interno Alfano  per denunciare la questione relativa ai Giubbotti Anti Proiettile scaduti, senza ricambio e destinati al servizio di Polizia, dove la CONSAP giorni fa ne aveva già denunciato ai quotidiani la gravità, diffidando addirittura il Prefetto di Roma. Giubbotti Anti Proiettile PoliziaGiubbotti Anti Proiettile PoliziaOn. Fabio Rampelli Leggi l’Interrogazione Parlamentare Rampelli Int. Consap Giubbotti

ANGELO VICARI: “BOMBOLETTE AL PEPERONCINO. SI’, MA CON PRUDENZA!…

dr. Angelo Vicari

Pistola elettrica Taser, telecamere individuali, bombolette al peperoncino; messe in campo da parte del Ministero dell’Interno una serie di iniziative/sperimentazioni per dotare la Polizia di strumenti adeguati che possano meglio rendere inoffensivi i malintenzionati, senza dover ricorrere alle armi da fuoco.

Abbiamo forti perplessità sull’adozione della Taser, considerate le esperienze negative di altri Paesi, in particolare per l’uso nei confronti di persone cardiopatiche, mentre sarebbe opportuno l’adozione di telecamere individuali per permettere all’operatore di polizia di poter sempre essere in grado di dimostrare di aver agito nel rispetto della legge.

Siamo favorevoli anche all’adozione delle bombolette al peperoncino, ma con qualche riserva.

Prima di tutto non riusciamo a comprendere come mai si sia deciso di sperimentare/adottare tale strumento solo di recente, cioè dopo la “liberalizzazione” (L. 94/2009, D.M. 103/2011, circolare 6/12/2011). Perché non pensarci prima? Non è che il Ministero vuole dare in dotazione di reparto e/o individuale le bombolette “liberalizzate”? Sarebbe veramente ridicolo far utilizzare alla Polizia uno strumento che abbia le stesse caratteristiche invalidanti di quelli acquistabili liberamente dal tabaccaio, anche da un minorenne (limite a 16 anni) !….

Se così fosse, meglio che il Ministero ci rinunci.

Altra perplessità riguarda l’impiego di tale strumento, anche se adeguato come quantitativo e raggio d’azione, nei servizi di ordine pubblico. Infatti, l’uso ravvicinato potrebbe provocare malattie e danni permanenti, con possibilità di coinvolgimento degli stessi operatori di polizia se non muniti di specifici mezzi di difesa, tenuto conto che, anche per le bombolette “liberalizzate”, è consigliata una distanza minima di sicurezza di 50 centimetri.

Sembra strano, invece , che non si sia ancora pensato, in alternativa, di assegnare, come dotazione di reparto, bombolette contenenti sostanze coloranti che, anche se non invalidanti, segnano in modo indelebile e per un certo periodo di tempo i facinorosi, permettendone la successiva identificazione.

Potremmo essere favorevoli alla dotazione individuale di bombolette al peperoncino, in particolare per l’attività di pattuglia nel controllo del territorio, sempreché venissero impiegati adeguati strumenti non contenenti spray, ma gel; quest’ultima sostanza, infatti, permette di attingere più sicuramente l’aggressore, escludendo in gran parte il pericolo che il getto venga influenzato da correnti d’aria, per la salvaguardia dello stesso operatore di polizia.

In merito ci sono già in commercio strumenti simili a pistole che permettono un getto balistico a lunga gittata, di usufruire di più colpi, nonché di indirizzare il getto di gel al peperoncino con precisione.

Anche l’adozione di quest’ultimo strumento, comunque, non potrebbe prescindere da un idoneo addestramento del personale!….

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Dott. Angelo Vicari

Dirigente della Polizia di Stato a.r.

Esperto Giuridico – Diritto delle Armi

Addestramento Spray Urticante Polizia di Stato. “Un sistema bizzaro!” lo dice il dr. Edoardo Mori esperto di armi e normative in vigore sull’utilizzo delle armi

Dr MoriDr. Mori come giudica i recenti sistemi di addestramento all’utilizzo dello Spray Urticante per le Forze di Polizia e nello specifico per la Polizia di Stato e ritiene sia il caso di eseguire criteri particolari per l’addestramento?

In effetti l’idea che per imparare ad usare le bombolette spray l’allievo debba subirne l’effetto in una stanza è a dir poco bizzarra!

In primo luogo perché se uno non è proprio stupido o disperato, la bomboletta non la userà mai dentro una stanza perché soffrirebbe quanto il destinatario dello spruzzo!

Probabilmente chi si è inventata questa disposizione ha sentito dire che così fanno nel corso di addestramento degli incursori; purtroppo non ha capito che gli incursori si chiudono in una stanza perché si devono addestrare a resistere al gas lacrimogeno e non certo per imparare ad usare il nemico.

In secondo luogo si potrebbero fare degli esperimenti tanto “per capire l’effetto che fa”, ma ovviamente solo se l’esperimento sia sicuramente innocuo.

Invece l’olio di peperoncino del tutto innocuo non lo è. Secondo uno studio ufficiale già fatto nel 1995 negli Stati Uniti, Melecita M. Archuleta,  Oleoresin capsicum – toxicology evaluation and fuzard review, una esposizione appena prolungata può provocare dermatiti, disturbi nasali e polmonari e persino effetti gastrointestinali; si finisce sugli occhi può provocare erosioni della cornea; nulla che non scompaia dopo qualche giorno di cure, ma agli effetti medico-legali si tratta di una malattia con lesioni.

Molto più importante sarebbe studiare un regolamento di impiego dello spray da parte delle forze di polizia. Ad esempio in un in una circolare nel distretto americano della Columbia trovo che si può usare su di una persona in custodia solo se questa Usa resistenza, che non si può usare lo spray contro bambini e contro persone con più di 65 anni salvo casi molto speciali, che non si può usare solo per evitare danni alle cose, che non si può usare per disperdere gruppi di persone che non creino pericolo per la sicurezza pubblica disobbedendo o un ordine loro dato; inoltre si stabilisce che lo spray non può essere usato a meno di 1 m di distanza, che il destinatario sia invitato a desistere dalla sua condotta, in quanto possibile, che bisogna dare al soggetto acqua per lavarsi entro 20 minuti, che occorre accompagnarlo all’ospedale, bisogna evitare di spruzzare persone affette da asma, enfisema, disturbi cardiaci, occorre attivarsi immediatamente con cure mediche se la persona presenta reazioni anomale alla sostanza, l’area in cui si è fatto uso dello spray va considerata “scena del crimine”, come se il poliziotto avesse sparato con una pistola occorre immediatamente far constatare che l’uso dello spray è stato regolare, eccetera eccetera (si vedaGeneral Order del 57 ottobre 2002, Metropolitan Police, Disctrict of Columbia (Washington).

 

Certo che se al Ministero continuano con queste invenzioni viene da preoccuparsi. Non è che i poliziotti che indagano su reati sessuali dovranno essere prima violentati a scopo di istruzione?

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Intervista a cura Ufficio Stampa CONSAP Roma 

Edoardo Mori: Ex Giudice di Cassazione, si occupa da sempre di armi. Esperto cacciatore, conoscitore di armi antiche e ancor più esperto della normativa in vigore è un importante punto informativo sempre aggiornato sulle novità legislative del nostro Paese. Articolista per le maggiori pubblicazioni di settore come Diana Armi, Armi e Tiro, Tac Armi. Autore del sito web Enciclopedia delle Armi con 4 milioni di visitatori.  Ha  pubblicato il “IL CODICE DELLE ARMI E DEGLI ESPLOSIVI” edizione 2008

Cortei: Consap, poliziotti non sono cavie per spray peperoncino. “Perplessità su modi addestramento”

Spray urticante Polizia“Cresce il malcontento fra gli operatori dell’ordine pubblico  presso il I° Reparto Mobile di Ponte Galeria della sperimentazione per l’uso dello spray al peperoncino nel contenimento delle piazze”. Lo denuncia la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, Consap, sottolineando le perplessità per un addestramento che prevede anche lo stazionamento degli operatori per 30 secondi in una stanza chiusa dove è stato irrorato ‘oleoresin capsicum’ nebulizzato. “Non si può accettare quello che sembra delinearsi sempre più come un uso del personale come cavia umana”, avverte il sindacato. ”Nasce spontaneo chiedersi se i poliziotti dovranno utilizzare lo spray per evitare pericolosi contatti o se dovranno subirne gli effetti – sottolinea la Consap – sennò non si comprende perché oltre 700 colleghi con un’età media superiore ai 40 anni debbano sottoporsi a questa prova che può avere effetti gravi e non sempre transitori sull’integrità fisica. La pericolosità della procedura è riscontrabile anche nel fatto che il test curato dagli istruttori della scuola di Ordine pubblico della Polizia di Stato di Nettuno, viene proposto su base volontaria anche se non sono chiare le ripercussioni professionali si chi deciderà di non sottoporsi alla prova”. ”Intanto gli operatori ‘gassati’ oggi – prosegue il sindacato della Polizia – parlano di gravi difficoltà respiratorie e crescono le defezioni per i prossimi sei cicli previsti, mentre i delegati Consap hanno incontrato il Comandante chiedendo che sia prevista la presenza di un’unità medica al di fuori della stanza con un defibrillatore, oltre a un chiarimento sulle ripercussioni che potrebbe avere un eventuale rifiuto”. Inoltre ”l’abilitazione all’uso di tale sostanza dovrà essere data solo in base alla sussistenza della capacità di saperlo erogare in modo corretto e non sulla capacità alla sua ‘sopportazione”. AdnKronos.

AdnKronos

Criminalità a ROMA: intervista al Coordinatore Provinciale CONSAP Roma Francesco Scoditti

Francesco Scoditti - Segretario Provinciale di ROMA - CONSAP

Scoditti FrancescoIl  Coordinatore Provinciale CONSAP Scoditti Francesco e’ stato intervistato telefonicamente  durante la trasmissione televisiva “ditelo a Roma Uno”, in merito agli ultimi fatti di microcriminalita’ che riguardano le zone di tor de’ cenci, spinaceto, vallerano, fonte laurentina, falcognana e sul sequestro di persona a scopo di rapina avvenuto questa notte in zona infernetto e a discapito dell’ex generale g.d.f., dr. SpecialeFrancesco Scoditti ha ribadito l’assoluta necessita’ di implementare l’organico dei commissariati e di dotarli di mezzi di servizio adeguati. ha ribadito inoltre il bisogno di sensibilizzare la “politica” ad una migliore attenzione sulla sicurezza nella capitale, che non puo’ vedere commissariati in ginocchio e cittadini che cercano di organizzarsi in ronde. Ha consigliato anche di prendere diretti contatti con i commissariati di zona e sulla novita’ che in zona falcognana i cittadini comunicano con “whatsapp” ha espresso il suo parere favorevole perche’ il dialogo favorira’ comunque una maggiore sinergia tra abitanti dello stesso territorio a patto che, in presenza di consumazione di eventuali reati, avvisino immediatamente il “113”. Ha espresso il suo giudizio negativo sulla chiusura dei commissariati nelle ore notturne a beneficio dei poli, addebitando tale grave imperizia all’ex Questore di Roma perche’ si e’ basato nella decisione presa solo delle statistiche sulle denunce prese ma non ha avuto lungimiranza nel comprendere che anche se un commissariato ha deficenze oganiche, e’ comunque “l’avamposto” dello stato sul territorio: laddove lo stato arretra, la criminalita’ avanza compatta. ad ogni modo ha detto, la CONSAP auspica che il nuovo Questore, possa compiere il miracolo di riaprire tutti i commissariati con una nuova ottica e per l’interesse generale della collettivita’ e dello stato stesso. ha concluso l’intervista asserendo che la CONSAP e’ al fianco dei cittadini e disponibile per ogni eventuale.

Roma Uno Tv

Sblocco del tetto retributivo. una vittoria nostra e di tutti i poliziotti !!

FOTO INCONTRO CON RENZI7 ottobre 2014 -CONSAP, SIULP, SIAP-ANFP, SILP-CGIL, UGL Polizia di Stato, COISP e UIL Polizia-ANIP, incontrano il Presidente del Consiglio Matteo RENZI e si vedono assicurato, come da loro tenacemente richiesto, lo sblocco del tetto retributivo che ha sinora duramente penalizzato il personale della Polizia di Stato e più in generale tutti gli uomini e le donne in divisa. Il blocco del tetto retributivo non riguarderà più i Poliziotti. Ciò grazie all’azione caparbia e coscienziosa di chi, questi Sindacati, nell’ambito della Polizia di Stato, rappresenta l’80% del personale e che, unitamente ad altre OO.SS. e rappresentanze del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, che con loro si sono battute per citato risultato, rappresenta ben il 94% del personale in divisa!! È stato garantito, finanche, come da noi chiesto, lo sblocco anticipato di tale tetto retributivoGià da dicembre, e quindi anche sulla tredicesima, i colleghi si vedranno corrisposti gli assegni di funzione,  i maggiori emolumenti per le progressioni di carriera, etc. etc., che hanno maturato e conseguito in questi  5 anni di blocco!! Quanto sopra è stato ottenuto grazie anche all’apertura al confronto da parte del Governo e nonostante la vergognosa e diffamatoria attività posta in essere dal SAPPINOCCHIO 2.0 (e dai suoi accoliti del “CONSULTORIO”) che ha rischiato di far saltare quel risultato che ogni giorno si è sempre più avvicinato grazie ad una continua, minuziosa  e capace azione posta in essere da queste Organizzazioni Sindacali. L’attività frenetica e contraddittoria del SAPPINOCCHIO 2.0 e degli accoliti DEL CONSULTORIO, si è rivelata fallimentare nell’obiettivo che  si prefiggeva, vale a di reprendere in giro i Colleghi ed assicurarsi qualche disdetta in meno delle centinaia che sta ricevendo!! I Poliziotti, anche sforzandosi, non hanno potuto credere alle frottole ed ai raggiri posti in essere  dal SAPPINOCCHIO 2.0, ….. bugie e falsità da noi peraltro puntualmente sottolineate e denunciate  in un precedente e dettagliato comunicato che i pinocchietti non hanno avuto il coraggio di controbattere. In questo momento lo sblocco del tetto retributivo era il massimo risultato possibile e non era per nulla scontato ma è stato ottenuto solo grazie al nostro impegno, a quelle delle nostre Segreterie Provinciali   e Regionali e delle migliaia di Colleghi che, per alcuni mesi, hanno sopportato il blocco degli orari in deroga  e della reperibilità che abbiamo imposto (mentre il SAPPINOCCHIO 2.0 si preoccupava esclusivamente dei propri permessi sindacali) al fine di far comprendere tanto all’Amministrazione che al Governo  che l’apparato Sicurezza, senza l’impegno e l’abnegazione dei Poliziotti, avrebbe fatto un bel tonfo e che tale serietà posta in essere dalle donne e dagli uomini in divisa meritava la massima attenzione dell’intero Stato. Il nostro impegno sarà adesso rivolto ad ottenere la riapertura del Contratto di Lavoro, l’ottenimento di quegli innumerevoli diritti che ogni giorno vengono negati ai Poliziotti e che pregiudicano anche l’attività che questi pongono in essere a favore di tutta la collettività, una discussione seria sul Riordino delle Carriere.  Ci adopereremo anche di recuperare i danni che il tetto retributivo ha fatto in questi anni. Non sarà per nulla facile ma noi faremo il possibile ed anche più. Di certo da parte nostra non riceverete false promesse! Le bugie le lasciamo al SAPPINOCCHIO 2.0 ed al CONSULTORIO che a riguardo sembrano ben preparati.

Telecamere per l’Uniforme delle Forze di Polizia: via libera all’utilizzo

Telecamere PoliziaAltra novità per la polizia sarà l’uso di piccole telecamere indossabili nel corso di manifestazioni pubbliche, ma solo in caso di effettiva necessità. Lo ha stabilito il Garante della privacy che ha fornito il suo parere sul nuovo sistema di ripresa avviato in via sperimentale dal Dipartimento di pubblica sicurezza in quattro città, Torino, Milano, Roma e Napoli. Il programma prevede l’assegnazione agli agenti di polizia di telecamere indossabili di ridotte dimensioni, da attivare nei casi in cui si verifichino situazioni di criticità in occasione di manifestazioni pubbliche. Il sistema prospettato al Garante dal Dipartimento di Pubblica sicurezza prevede che le telecamere individuali vengano applicate al gilet tattico e attivate in base alle indicazioni del funzionario che dirige il reparto di polizia.  Le videocamere e le schede di memoria sono dotate di un numero seriale che viene annotato in un apposito registro con l’indicazione di giorno, orario, servizio svolto, qualifica e nominativo dell’agente che firma la presa di incarico e la restituzione. La scheda di memoria, al momento della consegna agli agenti, non dovrà contenere nessuna immagine registrata in precedenza. Spetta al funzionario che impiega il reparto impartire l’ordine di attivazione dei dispositivi così come quello di cessazione delle riprese. Al termine del servizio gli agenti, previa compilazione di un foglio di consegna, affideranno tutta la documentazione video realizzata al funzionario che la consegnerà alla locale Polizia scientifica. Nel suo parere il Garante ha sottolineato come il sistema, per quanto finalizzato alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, alla prevenzione, all’accertamento o alla repressione dei reati, è pur sempre soggetto al rispetto dei principi del Codice privacy sul trattamento dei dati personali. Le immagini riprese dovranno essere pertinenti e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono raccolte. Il sistema, quindi, dovrà essere attivato solo ove vi sia effettiva necessità, ossia nel caso di insorgenza di concrete e reali situazioni di pericolo di turbamento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Le riprese dovranno essere conservate per un periodo di tempo limitato e poi cancellate. Infine, ha specificato il Garante, nel caso si siano effettuate riprese in occasione di situazioni di presunto pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica poi non concretizzatosi, deve essere disposta la tempestiva cancellazione delle immagini.

Pistola Taser Polizia: primo ok e via libera per le telecamere sulle divise. Plauso Consap

Taser per PoliziaSì all’utilizzo in via sperimentale da parte della Polizia alla pistola elettrica Taser. E’ quanto prevede un emendamento di Gregorio Fontana (Fi) al decreto stadi approvato dalle commissioni Giustizia e affari costituzionali della Camera. La parola è ora all’Aula. L’emendamento è stato approvato dopo che il vice ministro Filippo Bubbico, ne ha proposto una riformulazione che prevede che la sperimentazione debba avvenire “con le necessarie cautele per la salute e l’incolumità pubblica e secondo principi di precauzione e previa intesa con il Ministro della salute”.   Altra novità per la polizia sarà l’uso di piccole telecamere indossabili nel corso di manifestazioni pubbliche, ma solo in caso di effettiva necessità. Lo ha stabilito il Garante della privacy che ha fornito il suo parere sul nuovo sistema di ripresa avviato in via sperimentale dal Dipartimento di pubblica sicurezza in quattro città, Torino, Milano, Roma e Napoli. Il programma prevede l’assegnazione agli agenti di polizia di telecamere indossabili di ridotte dimensioni, da attivare nei casi in cui si verifichino situazioni di criticità in occasione di manifestazioni pubbliche. Il sistema prospettato al Garante dal Dipartimento di Pubblica sicurezza prevede che le telecamere individuali vengano applicate al gilet tattico e attivate in base alle indicazioni del funzionario che dirige il reparto di polizia.   Le videocamere e le schede di memoria sono dotate di un numero seriale che viene annotato in un apposito registro con l’indicazione di giorno, orario, servizio svolto, qualifica e nominativo dell’agente che firma la presa di incarico e la restituzione. La scheda di memoria, al momento della consegna agli agenti, non dovrà contenere nessuna immagine registrata in precedenza. Spetta al funzionario che impiega il reparto impartire l’ordine di attivazione dei dispositivi così come quello di cessazione delle riprese. Al termine del servizio gli agenti, previa compilazione di un foglio di consegna, affideranno tutta la documentazione video realizzata al funzionario che la consegnerà alla locale Polizia scientifica. Nel suo parere il Garante ha sottolineato come il sistema, per quanto finalizzato alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, alla prevenzione, all’accertamento o alla repressione dei reati, è pur sempre soggetto al rispetto dei principi del Codice privacy sul trattamento dei dati personali. Le immagini riprese dovranno essere pertinenti e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono raccolte. Il sistema, quindi, dovrà essere attivato solo ove vi sia effettiva necessità, ossia nel caso di insorgenza di concrete e reali situazioni di pericolo di turbamento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Le riprese dovranno essere conservate per un periodo di tempo limitato e poi cancellate. Infine, ha specificato il Garante, nel caso si siano effettuate riprese in occasione di situazioni di presunto pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica poi non concretizzatosi, deve essere disposta la tempestiva cancellazione delle immagini.

Blocco economico: Innocenzi (Consap) infondato taglio a straordinario, produttività e buoni pasto

PoliziottiLe notizie riportate da alcuni quotidiani e sostenute dal sap che non ha – peraltro – partecipato alla trattativa con il Governo volta allo sblocco del tetto stipendiale, a tenore delle quali lo sblocco sarebbe finanziato attraverso il taglio dello straordinario, della produttività e dei buoni pasto, sono del tutto prive di fondamento. Non comprendiamo né il senso né lo spirito di tali dichiarazioni che vanno pretestuosamente ad alimentare, in un periodo assai delicato per la sicurezza del Paese, la demotivazione ed i timori del personale.

Pistola Taser ai poliziotti: ok dalla Consap

Pistola-TaserLa proposta, lanciata dal deputato di Forza Italia, Gregorio Fontana, di dotare le forze di polizia del taser, la pistola elettrica in grado di emettere scariche elettriche che immobilizzano il corpo, divide i sindacati di polizia.
Entusiasmo per l’iniziativa di Forza Italia arriva invece dal sindacato di polizia Consap: “Ben venga la proposta di Fontana. In passato – spiega il segretario, Giorgio Innocenzi – noi stessi abbiamo presentato una esplicita richiesta scritta al Dipartimento della pubblica sicurezza nella quale chiedevamo di fornire alle forze di polizia nuove dotazioni tra cui, appunto, la pistola elettrica. Abbiamo anche presentato – conclude Innocenzi – un dossier nel quale evidenziamo come l’utilizzo di quest’arma sia una consuetudine presso diverse polizie d’Europa

Polizia di Frontiera Fiumicino: Assemblea CONSAP per il giorno 1 ottobre 2014 ore 11.00

Assemblea Polaria ConsapMercoledì 1 ottobre 2014, a partire dalle ore 11.00, assemblea sindacale presso la Polizia di Frontiera di Fiumicino. Sala TV – Conferenze – Caserma Iavarone.
Ordine del giorno: Sblocco del Tetto Salariale e le posizioni della CONSAP, Class Action con Assotutela e azione legale per la tutela dei colleghi dal rischio infezioni malattie infettive, problematiche varie interne.
Interverranno il Segretario Generale Nazionale, il Vice Presidente Nazionale, il Segretario Generale Provinciale Aggiunto di Roma e Dirigenti Sindacali Locali in servizio alla Polizia di Frontiera.

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