Monthly Archives: febbraio 2015

Ispettorato di P.S. Palazzo Chigi, grave carenza di personale. Consap, intervenga subito il Capo della Polizia

Capo Polizia Alessandro PansaE’ stato segnalato che presso l’Ispettorato di Pubblica Sicurezza Palazzo Chigi persiste una grave situazione di carenza di personale del ruolo Agenti-Assistenti-Sovrintendenti che incide fortemente sui carichi di lavoro dell’attuale e deficitario organico. Tale situazione e’ stata maggiormente aggravata da alcune e inspiegabili movimentazioni in uscita fuori piano trasferimenti tabellari ( sui quali questa O.S. formalizzerà formale richiesta di indagine ispettiva) e dal pensionamento di alcune unità appartenenti al ruolo dei Sovrintendenti. In considerazione di quanto sopra è stato sollecitato l’autorevole intervento del Capo della Polizia per assegnazione di nuovo personale, anche in aggregazione temporanea, in modo da fronteggiare al meglio le crescenti esigenze di attività di vigilanza della prestigiosa sede del Governo.

 

Palazzo Chigi

SPRAY URTICANTE: CONTARIETA’ DELLA CONSAP ALLE MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEL CORSO PER L’ABILITAZIONE ALL’USO PRESSO IL I° REPARTO MOBILE DI ROMA. INCONTRO CON IL DR. PIERO BRASOLA

Spray Urticante PoliziaUna delegazione di questa Segreteria locale si è recata in data odierna dal Dirigente del 1° Reparto Mobile, Dott. Piero Brasola, per manifestargli le proprie perplessità in merito alle modalità attuate nel corso dello svolgimento delle prime due giornate formative per l’abilitazione all’uso dello spray urticante di tutto il personale del Reparto di Roma. Nello specifico gli è stata fatta notare l’inopportunità del fatto che personale della Polizia proveniente dalla Scuola dell’O.P. di Nettuno nella giornata di ieri abbia fatto entrare i colleghi partecipanti al corso in una stanza satura della sostanza in questione, con la scusa di fargli provare di persona gli effetti dello spray, professando in un primo momento la partecipazione alla prova solo su base volontaria, salvo poi, alla vista delle cospicue defezioni, spargere subdolamente il dubbio di possibili e non chiare future conseguenze a mezzo di trasmissione al Ministero della lista dei nominativi di coloro che si sono rifiutati di svolgerla.   Cosa che oltretutto stride palesemente con quanto poco prima spiegato e dimostrato a mezzo slides del Ministero, in cui ben si documentavano gli effetti fastidiosi e potenzialmente dannosi di tale sostanza.   Al Dirigente è stato anche fatto notare, come a nostro parere, ancor più grave è stato che tale prova si sia svolta senza la presenza nelle immediate vicinanze del medico di Reparto e di attrezzature di soccorso sanitario idonee (defibrillatore, maschere per l’ossigeno, ecc). Per la cronaca i colleghi che hanno provato l’esperienza ci hanno detto di non aver affatto gradito l’esperienza e fortuna ha voluto che non si sia manifestata alcuna delle complicazioni più serie che possono verificarsi dopo l’inalazione della sostanza, anche se in percentuali molto basse (fonte Ministero Interno – n.d.r.).   Ci risulta che anche oggi siano continuate le pressioni, facendo chiedere da personale dirigenziale del 1° Reparto Mobile a chi aveva perso la grande opportunità di provare l’ebbrezza della “sniffata” dello spray al peperoncino, se volesse farlo nella seconda sessione che inizierà domani. Sembrerebbe che tale opera di convincimento abbia portato a qualche “ripensamento”.    La richiesta formulata da questa O. S. al Comandante è che la prova della permanenza nella stanza satura di sostanza urticante sia tolta, o per lo meno venga fatta solo su base assolutamente volontaria, ben spiegando ai colleghi, come d’altronde fatto nella prima giornata della prima sessione, tutte le conseguenze e gli effetti del caso;  il tutto dovrà, se proprio necessario, essere svolto alla presenza di personale medico, debitamente attrezzato, posizionato all’uscita della stanza.    Gli è anche stato rappresentato che, a nostro parere, consequenziale a quanto sopra sarà che l’abilitazione all’uso di tale sostanza dovrà essere data solo sulla base della sussistenza della capacità nel saperlo erogare in modo corretto e non sulla capacità alla sua “sopportazione”.    Siamo stufi dell’uso del personale come cavia umana: la nostra Amministrazione, dopo averci fatto respirare per anni in piazza e negli addestramenti il famigerato lacrimogeno CS, minimizzandone i suoi effetti, salvo poi scoprire a distanza di anni il suo altissimo grado di pericolosità, ora ci riprova con l’Oleoresin Capsicum.

Spray Peperoncino

dr. Piero Brasola

Criminalità a ROMA: intervista al Coordinatore Provinciale CONSAP Roma Francesco Scoditti

Francesco Scoditti - Segretario Provinciale di ROMA - CONSAP

Scoditti FrancescoIl  Coordinatore Provinciale CONSAP Scoditti Francesco e’ stato intervistato telefonicamente  durante la trasmissione televisiva “ditelo a Roma Uno”, in merito agli ultimi fatti di microcriminalita’ che riguardano le zone di tor de’ cenci, spinaceto, vallerano, fonte laurentina, falcognana e sul sequestro di persona a scopo di rapina avvenuto questa notte in zona infernetto e a discapito dell’ex generale g.d.f., dr. SpecialeFrancesco Scoditti ha ribadito l’assoluta necessita’ di implementare l’organico dei commissariati e di dotarli di mezzi di servizio adeguati. ha ribadito inoltre il bisogno di sensibilizzare la “politica” ad una migliore attenzione sulla sicurezza nella capitale, che non puo’ vedere commissariati in ginocchio e cittadini che cercano di organizzarsi in ronde. Ha consigliato anche di prendere diretti contatti con i commissariati di zona e sulla novita’ che in zona falcognana i cittadini comunicano con “whatsapp” ha espresso il suo parere favorevole perche’ il dialogo favorira’ comunque una maggiore sinergia tra abitanti dello stesso territorio a patto che, in presenza di consumazione di eventuali reati, avvisino immediatamente il “113”. Ha espresso il suo giudizio negativo sulla chiusura dei commissariati nelle ore notturne a beneficio dei poli, addebitando tale grave imperizia all’ex Questore di Roma perche’ si e’ basato nella decisione presa solo delle statistiche sulle denunce prese ma non ha avuto lungimiranza nel comprendere che anche se un commissariato ha deficenze oganiche, e’ comunque “l’avamposto” dello stato sul territorio: laddove lo stato arretra, la criminalita’ avanza compatta. ad ogni modo ha detto, la CONSAP auspica che il nuovo Questore, possa compiere il miracolo di riaprire tutti i commissariati con una nuova ottica e per l’interesse generale della collettivita’ e dello stato stesso. ha concluso l’intervista asserendo che la CONSAP e’ al fianco dei cittadini e disponibile per ogni eventuale.

Roma Uno Tv