Buoni REPAS: gravissimo ritardo nella corresponsione al personale della Polizia di Stato avente diritto, ancora una denuncia della CONSAP !! (#consaproma)

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Da un’indagine effettuata dalla CONSAP a seguito dei reiterati ritardi nella corresponsione degli importi dei buoni pasto elettronici al personale della Polizia di Stato, l’intoppo burocratico ha un chiaro colpevole: che però è incolpevole e non più imputabile. Accade cosi che il “potentissimo” economo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, all’improvviso e quasi all’insaputa di tutti (sic!) raggiunga l’età della meritata quiescenza e che quindi, una bella mattina inizi a preparare gli scatoloni, saluti tutti i colleghi e se ne torni a casa, per non fare più ritorno a quell’ufficio e quella scrivania che sono state la sua vita, spesa tra calcoli e bonifici da firmare con solerzia e puntuale efficienza.
Ora sarebbe lecito aspettarsi che, ancor prima della sua uscita, esso possa aver istruito ai suoi compiti, un ragioniere di quell’ufficio a cui il dirigente potesse conferire gli stessi poteri del pensionando, ma così non è; e da quel giorno, le carte, immaginiamo, continuino ad accumularsi su quella scrivania ormai vuota e che solo di tanto in tanto qualcuno si ponga il problema e licenzi in blocco le pratiche. Caso vuole però che tra i compiti del “potente economo” ci sia anche quello di dare il consenso all’erogazione dei buoni pasti spettanti agli operatori di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, così da quel giorno gli importi, che ricordiamolo garantiscono un pasto caldo a chi lavora e alla famiglia, diventano un compito discrezionale e saltuario. Peccato però che anche il pasto dei colleghi non lo sia, discrezionale saltuario, e quindi il nodo viene al pettine: si vocifera che nessuno abbia più le facoltà riconosciute al potente economo e che quindi i bonifici per l’erogazione dei buoni pasto siano sottoposti alla ben nota “forca caudina” della burocrazia ministeriale, così il beneficio comincia ad arrivare a scadenza discrezionali, non un mese come prassi, ma qualche settimana se non addirittura qualche mese dopo.
E’ di tutta evidenza che ci troviamo di fronte all’ennesima dimostrazione di totale disinteresse dell’Amministrazione per il personale, visto che, ne prima del pensionamento del “potente economo” ne dopo, nessuno sembra essersi preso la briga di effettuare un cosiddetto “passaggio di consegne” tanto in fin dei conti sono solo “soldini per mangiare”. La CONSAP che in quanto voce del personale monitora costantemente l’erogazione dei buoni pasto a donne ed uomini della Polizia di Stato, in più occasioni ha dovuto segnalare il disservizio per consentire la sblocco delle somme, talmente tante volte che ha rovistando nella polvere di quel disservizio ha scoperto il problema del “potente economo e del mancato passaggio di consegne”. Oggi nello stigmatizzare la colpevole inadempienza reiterata da dell’ufficio dipartimentale preposto all’erogazione degli importi per il buono pasto elettronico, la CONSAP ritiene anche che sia giunto il momento che qualcuno ponga riparo a questo disagio, individuando al più presto una figura professionale che possa sostituire quella del “potente economo”.