
Il Monumento ai Caduti delle Forze dell’Ordine collocato a Roma P.zza Della Libertà, nel quartiere Prati
A Piazza Della Libertà, a Roma, nel Quartiere Prati è collocata una scultura dedicata a tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per la difesa dei valori della pace e della libertà.
Abbiamo voluto chiedere, al dr. Fabrizio Locurcio, come nasce l’idea del monumento e gli sviluppi della complessa e travagliata richiesta, fino al giorno dell’inaugurazione.
La scultura interamente realizzata in travertino dal titolo “l’abbraccio” rappresenta un grande abbraccio di conforto simbolicamente rivolto alle vittime cadute ma anche un fraterno abbraccio a tutte le famiglie che piangono i loro cari. L’immagine di ciò che rappresenta è lasciata ad ognuno di noi, evocando la Madonna o Gesù per i cattolici ma anche semplicemente una mamma che stringe a se il proprio figlio. Come tutti i traguardi importanti della vita che trasmettono sentimenti intensi di commozione, la nascita di un figlio, un matrimonio, una laurea ecc. quando sono tanto sofferti e lunghi, l’istante in cui si vive tale momento diventa fugace, e non si riesce ad assaporare in pochi minuti, la conquista raggiunta. Il promotore dr. Fabrizio Locurcio dichiara: “Personalmente ho pensato nel lontano 2006, di rendere omaggio a tutti coloro che hanno sacrificato la vita per lo Stato e per la democrazia di questo Paese”. “A seguito di una visita che ho fatto presso il Sacrario, all’interno dell’Istituto Superiore di Polizia a Roma, nel quale vi sono migliaia di targhe commemorative dei colleghi della Polizia di Stato morti nell’adempimento del dovere, ho ritenuto che meritassero una attenzione ed un riconoscimento pubblico, ben visibile a tutti i cittadini, per non dimenticare chi ha sacrificato la vita, anche dopo il funerale e la conseguente disperazione familiare del compianto scomparso, dopo i solenni saluti istituzionali e soprattutto dopo il breve momento che i mass media riservano ai nostri caduti”.
Tale prolungato sforzo di comunione ha finalmente avuto il suo apice e tangibile segnale di pace e di speranza, iniziato nel lontano 2007 con la richiesta di audizione dell’Associazione Argos presso il Consiglio del Municipio XVII. Con l’approvazione da parte dell’attuale Municipio I, nessuno pensava di poter riuscire nell’impresa, in quanto la documentazione e i costi, soprattutto per un privato, sono enormi per collocare e realizzare un opera in una piazza centrale della Capitale. Infatti i successivi sette anni sono stati necessari per reperire ogni tipo di documento, progetto, bozze della statua, approvazioni tecniche del Comune di Roma e soprattutto i fondi per realizzarla! Abbiamo chiesto aiuto alle Istituzioni, le stesse per le quali i colleghi hanno perso la vita, gli enti pubblici, ecc. riscontrando difficoltà abnormi per importi di sole alcune migliaia di euro. Solo nel 2013 siamo riusciti a coinvolgere cittadini privati in questa iniziativa che ha permesso il finanziamento della statua, ossia: la Comecel di Aprilia, Pratesi di Roma; Reale Mutua Assicurazioni, Travertini S. Peter 96 di Poggio Moiano, oltre alla Rem Restauri Edili Monumentali di Umberto Iandolo per i lavori del basamento durati oltre un mese. Finalmente e con grandissima fatica il 21 novembre 2014, in pieno centro a Roma in piazza della Libertà, un nome che rievoca il sacrificio di chi ha difeso questo valore, a due passi da piazza del Popolo, è finalmente tutto pronto, anche la Fanfara della Polizia di Stato e i reparti d’onore della Polizia di Roma Capitale. Uno scenario da film americano, commovente e straziante, quando il promotore Fabrizio Locurcio, mediante l’Associazione Argos e la rivista Atlasorbis da lui diretta, presente lo scultore Giorgio Bisanti, con alcuni familiari delle vittime, hanno ricordato quante migliaia di colleghi hanno sacrificato la loro vita per la collettività. Una cerimonia molto sentita e partecipata da centinaia di passanti, cittadini e appartenenti alle Forze dell’Ordine in divisa e non. L’unica nota dolente, è stata, la totale assenza delle Cariche dello Stato, di quelle Governative, dei quasi mille parlamentari, di esponenti della politica nazionale che tanto amano le Forze dell’Ordine in televisione e sulla carta stampata. Sicuramente gli impegni precedentemente assunti erano da ritenersi di maggiore importanza, ma i giornalisti stupiti e presenti sul posto, si sono chiesti se tra i numerosi impegni istituzionali della politica, esiste un impegno più solenne e rilevante di rendere omaggio a coloro i quali hanno sacrificato la vita per lo Stato? Personalmente ritengo che un monumento fatto e voluto dai cittadini rappresenti è espressione massima della vicinanza dello Stato, essendo quest’ultimo espressione e formazione del popolo e dei cittadini; la politica agisce solamente per rappresentanza e delega della collettività! Tale principio è stato probabilmente recepito l’anno successivo, ovvero nel 2015, alla prima commemorazione e deposizione di una corona d’alloro, alla presenza dei vice Presidenti delle Camere, il Senatore Maurizio Gasparri e l’On. Luigi Di Maio, che hanno partecipato con sentita commozione alla cerimonia. Vedere cittadini e familiari delle vittime che rendono omaggio al monumento, ha indotto il dr. Giorgio Innocenzi, Segretario Generale della Consap ad inviare una missiva agli organi di Governo della Regione Lazio, nella quale si richiede di riconoscere al monumento ai caduti delle Forze dell’Ordine (ossia alla data di inaugurazione), la solennità istituzionale che merita, mediante l’approvazione dell’iter normativo di una legge regionale per indicare la giornata dedicata ai caduti ogni 21 novembre! Con grande entusiasmo e attenzione, il Capo gruppo della lista civica Zingaretti, On. Michele Baldi, ha immediatamente dato avvio alla procedura, prevedendo per il riconoscimento della stessa, tempi brevi ed un evento istituzionale per il prossimo 21 novembre in piazza della Libertà! Un appuntamento riservato a tutti coloro che ancora vedono nelle uniformi i colori di un progetto italiano, lo spirito vivo di una Nazione, il desiderio di rinnovata aggregazione sociale, la rappresentazione dell’idea di patria che non deve morire, considerato anche l’alto valore simbolico dell’opera e quello che rappresenta e rappresenterà per le generazioni presenti e future. “Un atto dovuto per non dimenticare chi ha sacrificato la loro vita per intere generazioni di noi cittadini e per lo Stato”.
L’Associazione Argos (con la collaborazione del Segretario Generale Aggiunto di Roma della CONSAP e appartenente al Direttivo ARGOS Gianluca Guerrisi che ha curato alcuni aspetti della comunicazione mediatica) ha fatto fronte con spese personali del Direttivo con la Prof. Franca Brusa, l’Ispettore Guglielmo Frasca, Ugo Scialdone, il dr. Terenzio D’Alena, che hanno acquistato con soldi propri anche le targhe dedicatorie oltre a sobbarcarsi tutti i costi del lunghissimo iter amministrativo.
Servizio fotografico esclusivo all’ evento monumento di Alberto Di Gennaro.
dr. Fabrizio Locurcio
Responsabile Sportello del Poliziotto CONSAP