Monthly Archives: aprile 2015

Questura di Roma. Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, la CONSAP incontra il Dirigente dr. Giovanni Battista Scali

dr. Giovanni Battista ScaliUna delegazione della CONSAP, guidata dal Dirigente Nazionale Guglielmo Frasca e composta dal Segretario Generale Provinciale Aggiunto di Roma Gianluca Guerrisi e dal Dirigente Sindacale Lucrezia Di Leo ha incontrato il dr. Giovanni Battista Scali, dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Roma.

Affrontate e discusse le seguenti tematiche:
1) Carenza di volanti per il controllo del territorio romano,
2) Fornitura caschi per l’Ordine Pubblico,
3) Problematica chiusura mensa di servizio nei giorni festivi e relativo mancato pasto per il personale impegnato in turnazione e necessità di disciplinare l’accesso di personale esterno alla Polizia di Stato per evitare che i colleghi non possano mangiare per assenza di posti a sedere,
4) Attività di “insubordinazione” da parte di qualcuno che nel settore “Ordine Pubblico” della Questura di Roma prevarica i compiti assegnati e non rispetta ruoli e qualifiche superiori con responsabilità conferite da disposizioni di servizio.

Accoglienza immigrati: Consap, il sistema è improvvisato e inconcludente. Il caso del Commissariato Prenestino

Controlli Polizia StranieriTroppe chiacchiere sull’immigrazione il sistema è farraginoso ed inconcludente, la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, interviene in difesa del personale e dei rischi a cui lo stesso viene esposto  nella gestione delle procedure di identificazione degli stranieri che approdano sulle coste italiane e lo fa illustrando una situazione verificatisi a Roma la settimana scorsa. Un commissariato della capitale è stato impegnato per oltre cinque ore, nel foto segnalamento di cittadini africani approdati sulle coste italiane e trasportati in pullmann a Roma.

In questo lasso di tempo la cronaca di una quotidiana routine per donne ed uomini della Polizia di Stato: dapprima gli stranieri sono rimasti due ore bloccati nel pullmann per la mancanza di una certificazione medica e di conseguenza le legittime riserve del personale della Polizia Scientifica; impasse che non si è potuta risolvere velocemente infatti era impossibile comunicare, attraverso gli interpreti di lingua inglese ed araba dell’Amministrazione, in quanto gli extracomunitari parlavano solo la lingua del loro paese e si è dovuto provvedere andando a prelevare da un vicino centro d’accoglienza uno straniero che conoscesse la loro lingua e l’italiano. Così solo dopo due ore sono iniziate le procedure di foto segnalamento, con personale insufficiente peraltro impegnato anche nella redazione dei verbali, resi vieppiù complessi dalla presenza di 14 minori. Le attività di foto segnalamento poi fanno i conti con la volontà degli extracomunitari che si rifiutano di sottoporsi ai rilievi dattiloscopici, attività di polizia che per legge non può essere coattiva.

Va detto anche che in queste cinque ore, il personale del commissariato ha dovuto rientrare per infoltire la fila di un pattuglione pianificato dalla Questura cogliendo l’occasione del rientro in sede anche per fotocopiare gli atti, in quanto presso l’ufficio immigrazione il riproduttore era disattivato, portandosi dietro materialmente le risme di carta, altri effetti collaterali di questa improvvisazione sono stati il salto della cena per il personale impegnato ed il fatto che tre minori inviati alle visite mediche di routine sono riusciti a fuggire dall’ospedale e risulterebbero dulcis in fundo anche affetti da acaride (scabbia).

L’improvvisazione nella gestione di questa emergenza – conclude la Consap – determina rischio sanitari ed operativi per il personale di assoluta rilevanza tenuto conto che questa problematica è stata rappresentata via via ai questori di tutta Italia, in quanto non ci troviamo davanti al caso eccezionale ma un drammatica routine quotidiana.