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La ricchezza e il valore del personale di polizia in quiescenza, esigenze della categoria, l’iter delle pensioni privilegiate, calcoli pensionistici, parliamone con il dr. Terenzio d’Alena, Segretario Nazionale CONSAP Pensionati

Dr. Terenzio D'Alena - Segretario Nazionale CONSAP Pensionati

Dr. Terenzio D’Alena – Segretario Nazionale CONSAP Pensionati

Dottor d’Alena, lei ha accettato volentieri l’incarico di Segretario Nazionale della Consap Pensionati. Ci spieghi come è andata

Quando ho ricevuto l’offerta, la ho ritenuta un peso per le attività diversificate in cui sono immerso, ma anche un onore cui non potevo sottrarmi. Penso che l’incarico svolto a favore della Polizia di Stato per  tanti anni mi ha fornito l’esperienza, sia umana che professionale,  necessaria per questo nuovo ruolo. Resto volentieri a nuotare nelle acque della “mia ” Amministrazione.

Non teme che questa nuova attività riservi delle insidie? A volte per venire incontro alle istanze della gente ci si brucia. Sappiamo che da quando le norme prevedono per i Sindacati di Polizia la possibile struttura pro-pensionati, nessuno di lòro, escluso la Consap, ha provveduto a recepire tale  discorso

Onore al merito della Consap. Conoscere bene la materia pensionistica è fondamentale. Il progetto è avere all’interno della nostra struttura dei referenti determinati e preparati.

Con quali problemi si è scontrato in questi primi mesi di attività?

Senza dubbio occorre venire incontro agli iscritti che non hanno dimestichezza con le pensioni privilegiate, con i suoi tempi, la sua rendita, anche le sue insidie.

Perchè i pensionati dovrebbe iscriversi ad un Sindacato?

La gran parte di questi vive un  sentimento iniziale di inadeguatezza rispetto al mondo attivo appena abbandonato e, prima di trovare nuovi stimoli all’interno della nuova situazione sociale, il sindacato porge a costoro l’opportunità di proseguire su altri canali l’attività precedentemente svolta, evitando che venga a perdersi il  bagaglio di esperienza professionale: sarebbe un delitto. Ritrovare la familiarità del passato ambiente può essere addirittura esaltante.
Sarà benvenuto chi vorrà svolgere un ruolo attivo o ricoprire un ruolo di responsabilità. Dobbiamo recuperare soggetti capaci di essere un polo di attrazione, col loro dinamismo e la capacità d’iniziativa.

Come in particolare può concretizzarsi una volontà di collaborare?

Le forme sono tante. Dal punto di vista prettamente sindacale, in un momento in cui le ideologie stanno subendo un processo di rapida involuzione, si fa strada la necessità di creare aggregazioni decise e consapevoli, perchè la materia è complicata, ma le soluzioni sono pressoché univoche, con il primato della perequazione e della generale equità. I pensionati sono per definizione una categoria sociale assai poco aggregabile; per questo sono ricercatissimi dalle sirene partitiche in tempi pre-elettorali ed immediatamente dopo abbandonati al loro destino da legislatori oppressivi e pauperistici.     Da un punto di vista più pratico, sviluppiamo iniziative con le caratteristiche della partecipazione, di tipo conviviale, turistico, professionale, anche culturale o sportivo o comunque ricreativo. Singolarmente, tramite altre convenzioni, c’è da stimolare chi per mera pigrizia non accede ad aggiornamenti relativi all’apprendimento di lingue o di tecnica informatica. Importante sarà la consulenza tributaria, ove possibile.

Cosa distingue il sindacalismo di ieri da quello di oggi, anche in proiezione futura?

Terminata l’epoca dell’ubriacatura ideologica e lo scontro irrazionale fra classi sociali, oggi dobbiamo  fare  i conti con le categorie e la loro volontà d’affermarsi. Esiste un sindacalismo nazionale che prova a far collaborare invece che contestare per partito preso, ad unire piuttosto che dividere, ad avvicinare e ammorbidire le posizioni e non aumentare le distanze; tutto ciò si auspica per la reciproca convenienza di chi lavoro dà e  chi lavoro accetta, nella prospettiva di un’Italia più partecipativa. Mi propongo di risvegliare in questa ottica l’attivismo di troppi pensionati che, per indolenza o sfiducia, tengono sopite le loro doti e alla fine le loro aspirazioni. Dò perciò il benvenuto o il “ben tornato” a quanti, in quiescenza, si avvicinino o si riavvicinino alla nostra comunità.

Dr. Terenzio D'Alena - Segretario Nazionale CONSAP Pensionati

Reparto Prevenzione Crimine Lazio, esito Confronto Semestrale, ex art. 19 e verifica ex art. 5 A.n.q.

Reparto Prevenzione Crimine Lazio, esito Confronto Semestrale, ex art. 19 e verifica ex art. 5 A.n.q.

Reparto Prevenzione Crimine Lazio, esito Confronto Semestrale, ex art. 19 e verifica ex art. 5 A.n.q.

L’11 e 12 febbraio scorsi, presso l’R.P.C. Lazio si sono tenuti gli incontri di cui in intestazione. Giovedì 11 presenti per la Consap  Gianfranco Rosati della Segreteria Provinciale, Federico Roberti, Segretario Locale e Gianluca Castelli dell’A.D.P. La Consap, in via preliminare, ha dichiarato che in riferimento alla prossima uscita della circolare ministeriale relativa alla consistenza associativa delle organizzazioni sindacali, in ossequio a quanto disposto in materia dall’A.N.Q., che distingue maggioranze e requisiti numerici minimi conteggiati sulla consistenza associativa provinciale, l’ordine di rappresentatività deve essere distinto tra centrale e periferico. Pertanto, ha fatto sapere che ha diffidato l’Amministrazione a produrre una circolare carente sotto il profilo predetto che penalizza la Consap nell’ambito di Roma e provincia.
Per quel che concerne gli istituti di cui all’art. 19 comma 2 A.N.Q. è stato rilevato che in materia di straordinario programmato, l’Ufficio, diretto dal V.Q.A. Federico Zaccaria, ha utilizzato in media, nel semestre, il 43% del monte ore; mentre, per quanto riguarda lo straordinario emergente, la Consap, pur premettendo che tutti gli istituti (straordinario programmato, str. Emergente, reperibilità, cambi turno, riposi compensativi) sono stati attuati secondo quanto previsto dall’A.N.Q., per cui non si sono rilevate criticità, ha fatto notare che in alcuni periodi (vedasi dicembre 2015), c’è stato un cospicuo decremento dello straordinario programmato a fronte di un sensibile aumento dello straordinario emergente. Il Dirigente ha spiegato tale evenienza con il fatto che nel mese di dicembre, con l’avvio dell’anno giubilare, in concomitanza con l’emergenza legata agli attacchi terroristici in Francia, si è fatto ricorso a turni di lavoro diversi che hanno obbligato a un utilizzo maggiore dello straordinario emergente. Per quanto riguarda il tavolo relativo all’Art. 5 dell’A.N.Q., tenutosi venerdì 12 era presente per la federazione sindacale, Domenico Codispoti dell’A.D.P. Anche qui, questa O.S. si è ritenuta soddisfatta sull’attuazione degli istituti che si richiamano all’art. 5, allo stesso tempo ha chiesto al Dirigente Zaccaria lo stato di avanzamento della convenzione per la fornitura del secondo ordinario (da espletarsi solo nella giornata di Sabato in concomitanza con l’anticipo dell’inizio del servizio delle pattuglie R.P.C.), proposta al bar Garden di Settebagni. Il Dirigente ha spiegato che l’accordo è in via di conclusione, posto che si è in attesa di ricevere il certificato “DURC” dalla società proprietaria del bar e aggiungendo che ha già ricevuto parere favorevole dalla Prefettura di Roma, previa consegna del DURC. Si è inoltre, chiesto Dott. Zaccaria, di far installare un terminale bancomat presso lo stabile dell’R.P.C., visto  il numero considerevole degli utenti della caserma. Il Dirigente ha accolto con favore tale richiesta, impegnandosi a prendere conoscenza delle procedure necessarie all’installazione del bancomat.