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Reparto Volanti di Roma, Caserma Maurizio Giglio, presenza di batteri nell’acqua, la CONSAP chiede l’accesso urgente ai luoghi di lavoro con la presenza del Medico Competente, R.S.P.P. e Datore di Lavoro

Roma, sede del Reparto Volanti, Caserma Maurizio Giglio

Roma, sede del Reparto Volanti, Caserma Maurizio Giglio

Presenza di batteri nell’acqua al Reparto Volanti di Roma, Caserma Maurizio Giglio, il Dirigente del Reparto vieta, con avviso urgente scritto e sottoscritto, l’utilizzo dell’acqua per fini potabili e uso docce, chiusa anche la locale mensa Ciro Capobianco ed il connesso servizio.
Anche l‘Ufficio di Gabinetto della Questura di Roma, con nota a firma del Questore Marino, inibisce, a scopo precauzionale l’uso dell’acqua ai poliziotti alloggiati ed in servizio, in attesa dell’esito delle contro analisi al prelievo dell’acqua fatto da una specifica ditta incaricata per sanificare  l’impianto.
Alla CONSAP,  più di qualcosa non convince,  si è proceduto, quindi, alla richiesta d’accesso ai luoghi di lavoro con la presenza del Medico Competente, R.S.P.P. (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) e Datore di Lavoro ai sensi dell’art.50 Dlg.Vo 81/2008 .
Bisognerà adesso capire di chi è la responsabilità, cosa non ha funzionato nel dispositivo di sicurezza interno alla salute del personale, cosa ha prodotto la presenza di batteri in termini sempre alla salute del personale, occorrerà predisporre la sorveglianza sanitaria non obbligatoria al personale (a chi chiederà riscontro alla sicurezza sul proprio stato di salute avendo utilizzato e ingerito acqua nelle varie forme nei giorni precedenti).
La grave problematica era stata già segnalata i primi giorni di luglio con notizia diffusa dalla nostra Federazione con Anip-Italia Sicura e non è stato consultato nessun R.L.S. (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) come da norma (nessuno si è preoccupato…).
Comunicheremo l’esito del nostro accesso ai luoghi di lavoro richiesto con urgenza (effettuato da nostri dirigenti sindacali formati in riferimento all’81/08) con l’acquisizione e nostra consultazione delle analisi della ditta incaricata.
Batteri in acquaSi parla tanto di sicurezza e controllo dello stato di salute del personale, si garantisce a parole il massimo della professionalità con professori del decreto sulla sicurezza, si chiede il massimo del contenimento economico al personale di Polizia perchè i fondi devono essere spesi e sono spesi per ammodernare le strutture che ospitano i professionisti della sicurezza (a parole…) e poi…si entra nella struttura dello storico Reparto Volanti di Roma per vedere degrado e abbandono…servizi igienici fuori uso, box doccia fuori uso e pericolosi…e altre deprimenti visioni di inefficienza..
Pretendiamo che i poliziotti lavorino sicuri! Lo stabilisce la legge!!

Reato di tortura, il parere degli avvocati dello Studio Legale DE IURE- PP&Counselors

Gli Avvocati Vittorio Palamenghi e Pasquale Pittella dello STUDIO LEGALE DE IURE- PP&Counselors

Gli Avvocati Vittorio Palamenghi e Pasquale Pittella dello STUDIO LEGALE DE IURE- PP&Counselors

Lo Studio Legale DE IURE – PP&Counselors,
nn merito alla nuova norma sulla tortura approvata in via definitiva in data 5 Luglio 2017 dal Parlamento Italiano con voto di 189 voti favorevoli, 104 astenuti e 35 contrari, da una preliminare lettura della norma in questione tiene ad esprimere il proprio disappunto rispetto alla stessa nei termini che sommariamente possono essere così compendiati.

Quello che tristemente risulta evidente, fuori dalla semplice critica politica espressa in un Parlamento delegittimato, è l’assoluta incapacità dell’attuale Legislatore di formulare norme capaci anche solo di resistere al successivo controllo della Corte Costituzionale.

La fattispecie di reato introdotta dall’art. 613 bis e ter codice penale, già da una preliminare lettura, non è idonea ad addivenire alle richieste avanzate dalla Corte Europea dei Diritti Dell’Uomo (CEDU), sez. IV, con la Sentenza emessa il 7 Aprile 2015 (c. Cestaro c/Italia in ambito dei fatti del G8).

In particolare, la CEDU ha concluso invitando l’Italia << a munirsi di strumenti giuridici idonei a sanzionare in maniera adeguata i responsabili degli atti di tortura >>.

La stessa formulazione del nuovo art. 613-bis c.p. risulta illogica soprattutto alla luce della disposizione che punisce con la reclusione da 4 a 10 anni chiunque <<“con violenze o minacce gravi, ovvero agendo con crudeltà, cagiona acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico a una persona privata della libertà personale o affidata alla sua custodia, potestà, vigilanza, controllo, cura o assistenza, ovvero che si trovi in condizioni di minorata difesa…, se il fatto è commesso mediante più condotte ovvero se comporta un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona”>>.

Le ragioni di una simile conclusione sono evidenti.

Preliminarmente, innalzare lo “stress psichico verificabile a una persona privata, sebbene anche solo temporaneamente, della propria libertà personale, quale elemento costitutivo del reato di tortura, risulta essere alquanto apodittico e privo di qualsiasi supporto giuridico.

Del resto, per comprendere lo stress patito da persona sottoposta, anche solo a fermo di polizia, per non dire di misura cautelare, i parlamentari avrebbero potuto fare poca fatica; questi, infatti, volgendosi verso gli scanni limitrofi avrebbero ben potuto domandare ai loro compagni di partito, prima dell’autorizzazione a procedere, se fossero stati stressati.

È chiaro dunque che da questa semplice iperbole è facilmente individuabile il primo vulnus sulla base del quale l’impalcatura giuridica del nuovo reato possa ben essere oggetto di critica.

La diretta conseguenza, quindi, è l’esposizione/distorsione del reato in parola contro gli operanti appartenenti a tutte le Forze di Polizia non solo per mitigare le proprie posizioni, ma, vie più, anche per vendicarsi nei confronti degli stessi operanti intervenuti per tutelare i beni giuridici difesi dalla nostra Costituzione.

Simile distorsione renderà, dunque, ancora più difficoltosa la difesa dei professionisti appartenenti alle diverse Forze di Polizia, tanto più per l’elemento soggettivo richiesto.

A queste preliminari, ma già esaustive difficoltà oggettive frapposte all’ordinaria attività degli agenti, si aggiunge anche quanto previsto e punito dal nuovo art. 613 ter c.p., in materia d’istigazione da parte del pubblico ufficiale a commettere la tortura.

La lettera della norma, per l’appunto, amplia la punibilità anche nei confronti del pubblico ufficiale, non solo qualora non si realizzi il reato, bensì anche quando l’istigazione non sia stata accolta da altro appartenente alla P.G.

Unico risultato quindi della norma non è più quello di punire i responsabili di un reato, bensì di fornire a questi ultimi un valido escamotage per sottrarsi o, peggio, punire a loro volta, tutti quegli uomini e donne che puntualmente provvedono a tutelare l’ordine nelle diverse difficili realtà.

STUDIO LEGALE DE IURE- PP&Counselors

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STUDIO LEGALE DE IURE- PP&Counselors

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Concorso per 1148 Agenti della Polizia di Stato, ultime, il 26 maggio sarà pubblicato il bando, esami presso la sede della Fiera di Roma

Concorso a 1148 Agenti della Polizia di Stato

Concorso a 1148 Agenti della Polizia di Stato

Il Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli, ha annunciato oggi pomeriggio, durante le fasi di una riunione sindacale presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che il concorso per 1148 Agenti della Polizia di Stato sarà pubblicato il prossimo 26 maggio e le prove d’esame si svolgeranno alla Fiera di Roma per 30 giorni lavorativi a decorrere dal 24 luglio p.v.

Ricordiamo che (queste notizie sottostanti fonte archivio web money.it):
Nel dettaglio, dei 1.148 posti da allievi agenti ben 893 saranno riservati ai civili, mentre i restanti 255 saranno di esclusiva per coloro che hanno un trascorso militare.

I requisiti per partecipare al concorso:

  • possesso della cittadinanza italiana e godimento dei diritto politici;
  • età non inferiore ai 18 anni e non superiore ai 30;
  • idoneità culturale, fisica, psichica ed attitudinale al servizio di polizia;
  • titolo di studio di scuola media dell’obbligo;
  • non essere stati espulsi dalle Forze Armate;
  • non aver riportato condanne per delitti colposi.

In questo concorso i parametri fisici dei candidati verranno valutati in base alle nuove disposizioni del Consiglio dei Ministri, quindi non ci sarà alcuna limitazione per l’altezza. Infatti, lo scorso luglio il Consiglio dei Ministri ha deciso di:
“Non precludere l’accesso alle Forze Armate, alle Forze di Polizia, e al Corpo dei Vigili del Fuoco in ragione della mancanza del requisito dell’altezza minima prevista dalle attuali disposizioni, ma di consentire la valutazione dei soggetti in base a differenti parametri dai quali possa comunque desumersi la più generale, ma imprescindibile idoneità fisica del candidato allo svolgimento del servizio militare o d’istituto”.

La prova d’esame consisterà in un questionario volto a verificare l’adeguata preparazione del candidato su alcune discipline. In particolare, sarà prevista:

  • la compilazione di un questionario con domande a risposte sintetiche o multiple su argomenti di cultura generale e sulle materie previste nei programmi delle scuole medie dell’obbligo;
  • quesiti per accertare un sufficiente livello di conoscenza della lingua straniera indicata dal candidato al momento della compilazione del bando;
  • quesiti per accertare una conoscenza delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche.

Questa prova verrà superata solamente da coloro che riporteranno un punteggio non inferiore ai sei decimi. A questo punto i candidati verranno sottoposti agli accertamenti dei requisiti psichici e attitudinali secondo l’ordine della graduatoria.

Chi al termine della prova scritta si posizionerà nelle prime 10.000 posizioni della graduatoria dovrà presentarsi per 4 giorni presso la caserma di Polizia di Roma Spinaceto per sottoporsi alle visite mediche e alle prove fisiche.

I quattro giorni saranno così strutturati:

  • 1° giorno: consegna certificati medici, analisi e titoli di studio. I candidati poi dovranno sostenere le prove fisiche (1.000 metri di corsa, salto in alto, trazioni alla sbarra). Il pomeriggio sarà dedicato ai test attitudinali e al Minnesota test (500 domande vero o falso);
  • 2°giorno: visite mediche;
  • 3°giorno: colloquio con lo psicologo il quale chiederà delucidazioni su alcune risposte del test attitudinale;
  • 4°giorno: colloquio con il perito selettore, test dello specchio ed eventuale colloquio con la commissione. Al termine del 4° giorno i candidati riceveranno l’esito di idoneità o inidoneità.

Gradualmente, quindi, i vincitori del concorso verranno nominati allievi agenti della Polizia di Stato, e dovranno iniziare un corso di formazione della durata di 6 mesi. Coloro che termineranno con successo i 6 mesi di corso cominceranno un periodo di 6 mesi in cui sono Agenti in Prova.

Alla fine della prova, verranno nominati Agenti effettivi e assegnati ad un Reparto (o ufficio) situato in una regione diversa da quella di residenza.

 

Armi, imposta di bollo sulla variazione delle licenze di collezione di armi comuni, la CONSAP scrive al Dipartimento della P.S.

Armi, imposta di bollo sulla variazione delle licenze di collezione di armi comuni, la CONSAP scrive al Dipartimento della P.S.

Armi, imposta di bollo sulla variazione delle licenze di collezione di armi comuni, la CONSAP scrive al Dipartimento della P.S.

Con una missiva inviata al Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ufficio per l’Amministrazione Generale, Ufficio per la Polizia Amministrativa e Sociale – Area Armi ed Esplosivi, la CONSAP ha chiesto di conoscere se, dopo ben 10 anni, ci sono state variazioni alla circolare del 13 febbraio 2016 nr. 557/PAS.755-1017(3) che impartisce direttive circa l’applicazione della tariffa dell’imposta di bollo nella misura di euro 14,62, stabilendo (come recita la circolare stessa nella parte finale) nel caso di variazioni “in detrazione”, ossia per la cancellazione delle armi dalla raccolta, il momento valutativo appare attenuato…questo Dipartimento ha interessato la competente Agenzia delle Entrate per verificare se l’imposta sia dovuta anche in tale circostanza, per cui si fa riserva di successive istruzioni. 
Proprio il finale “per cui si fa riserva di successive istruzioni” fa innestare la ragionata ricerca di questa Organizzazione Sindacale a voler conoscere se dopo 10 anni ci sono sviluppi, bel valutando, ad obiettivo esame, che sussistono violazioni al principio costituzionale (ex art. 97), nonchè (ex multis) del Decreto del Ministero delle Finanze del 20 gennaio 1992 che ridisciplina l‘IMPOSTA DI BOLLO.
Inoltre, a rigor di logica e di norma, si tratta di ATTO DOVUTO che, come è noto, non assoggettabile ad alcuna imposta, trattandosi di comunicazione obbligatoria ( ex art. 58 del Regolamento di Esecuzione al Testo Unico delle Leggi di P.S. – R.D. 6 maggio 1940, n. 635).
Si resta in attesa di conoscere la risposta del Dipartimento della P.S. alla nostra missiva, per poi attivare le procedure previste e riconosciute dalle normative vigenti, per interessare i competenti settori del Dipartimento Funzione Pubblica – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Agenzie delle Entrate.

Nuove tabelle di Vestiario del personale della Polizia di Stato

Nuove tabelle di Vestiario del personale della Polizia di Stato

Nuove tabelle di Vestiario del personale della Polizia di Stato

La Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato ha provveduto alla stesura del Decreto del 31 dicembre 2015 recante le Tabelle per individuazione e la definizione delle divise della Polizia di Stato.
Nella descrizione delle Tabelle, sono previsti tutti i nuovi capi di recente acquisizione della divisa operativa di base e inserite alcune innovazioni per la divisa ordinaria in tessuto quattro stagioni, il cinturone di colore blue, la nuova divisa operativa per la Polizia Stradale, nuove divise per artificieri, cinofili e tiratori scelti. La completa attuazione sarà graduale.

LE NUOVE TABELLE DI VESTIARIO PER IL PERSONALE
POLIZIA DI STATO

Nuove tabelle di Vestiario del personale della Polizia di Stato

Nuove tabelle di Vestiario del personale della Polizia di Stato

Marino, Commissariato di Pubblica Sicurezza, pochi mezzi e uomini, la CONSAP incontra il Dirigente dr. Valter Di Forti

Commissariato P.S. Marino Laziale

Commissariato P.S. Marino Laziale

Una delegazione della Segreteria Provinciale di Roma della CONSAP, guidata dal Segretario Generale Aggiunto G. Guerrisi e composta dal Segretario Provinciale S. Cesario e dal Segretario Locale A. Cardinali ha incontrato il Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Marino dr. Valter Di Forti.
Sono state discusse e affrontate diverse tematiche e criticità che interessano il personale in servizio al presidio di Polizia in un clima di cordialità e disponibilità, dove il Dirigente, il dr. Di Forti, ha dimostrato massima sensibilità, documentando di avere cura dei “propri uomini”, nonostante le molteplici difficoltà quotidiane dovute alle contingenze dei servizi, adoperando e valorizzando al massimo le risorse disponibili che non sono certamente adeguate e che rischiano di portare, a stretto giro, un vero e proprio collasso operativo.
Si è parlato delle gravosa situazione del parco autovetture in dotazione al Commissariato, composto da una Fiat Bravo ed una Fiat Panda con i colori d’istituto, due Fiat Grande Punto ed una Fiat Punto vecchio modello con targa civile per tutte le altre attività. L’autovettura utilizzata per il controllo del territorio h 24, la Fiat Bravo, segna oltre 200 mila Km e non arrivano auto nuove dal 2011.
Le risorse umane in organico non sono sufficienti, 34 Agenti/Assistenti, 5 Sostituti Commissari, 3 Sovrintendenti, 1 Ispettore e 12 civili che operano per una giurisdizione di competenza che si aggira in 24,19 Kmq per il solo Comune di Marino con circa 42 mila abitanti, Comune di Ciampino con 13,38 Kmq e circa 39 mila abitanti, comprendendo le zone di Santa Maria delle Mole, Frattocchie, parte della Via Nettunense e Via Dei Laghi. Le autoradio che possono intervenire in caso di necessità in ausilio sono quelle dei Commissariati di Frascati, Albano o Genzano distanti molti Km.
L’esiguo personale costringe la stesura dei servizi in maniera gravosa e poco adeguata, con 1 solo operatore la notte al Corpo di Guardia, impegnato in molteplici attività, da centralino, vigilanza stabile, vigilanza materiale in dotazione, sala radio e coordinamento autoradio esterna, senza contare l’assolvimento di compiti, anche con qualifiche del ruolo ordinario, di UEPI, Uff. Immigrazione, Uff. Notifiche, Uff. Informativa, ecc.
Tutto questo aggravato da un monte ore di straordinario di appena 500 ore mensili che risulta “troppo stretto” alle tante necessità di servizio e la problematica dei lavori ordinari e straordinari di manutenzione rinviati frequentemente dall’Ufficio Tecnico Logistico della Questura di Roma.
Le attrezzature informatiche (P.C.) non sono ancora state assegnate nella loro totalità, infatti, solo 8 dei 15 previsti sono stati assegnati al Commissariato.
Queste le tematiche rappresentate al Dirigente del Commissariato di P.S. Marino, emerse dal confronto con i colleghi e dalla constatazione dei fatti, che saranno esposte nei prossimi giorni anche ai vertici della Questura di Roma dalla nostra O.S. con apposito incontro e costruttivo confronto.

Pattuglia Polizia Commissariato P.S. Marino Laziale

Questura di Roma, Gabinetto Interregionale Polizia Scientifica Lazio – Umbria – Abruzzo, condotte contrarie alla normativa in materia di tutela del personale titolare della legge 104 per assistenza ai congiunti, la CONSAP scrive al Capo della Polizia

Dott.ssa Francesca Monaldi, Dirigente del Gabinetto Interregionale Polizia Scientifica Lazio - Umbria - Abruzzo presso Questura di Roma

Dott.ssa Francesca Monaldi, Dirigente del Gabinetto Interregionale Polizia Scientifica Lazio – Umbria – Abruzzo presso Questura di Roma

Si segnala, per l’adozione dei provvedimenti opportuni, il grave e ripetuto comportamento contrario alla normativa vigente in materia di tutela del personale titolare della legge 104 per assistenza ai congiunti l’operato del dirigente pro-tempore del locale Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica Lazio – Umbria – Abruzzo  nei confronti del personale aggregato dal Servizio Polizia Scientifica.
In considerazione di quanto sopra, la CONSAP, ha sollecitamente richiesto l’intervento del Signor Capo della Polizia e degli Uffici competenti ministeriali per impedire il ripetersi di tali condotte e per garantire il rispetto della normativa vigente in materia di tutela del personale titolare della legge 104, significando che in caso negativo questa O.S. non potrà esimersi dal procedere per le vie legali.

Polizia Scientifica

Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, no della CONSAP ai prelievi per i servizi esterni in Vaticano

Polizia, ordine pubblico in Vaticano

Polizia, ordine pubblico in Vaticano

La Segreteria Locale della Consap presso la Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, in merito all’impiego del personale per i servizi esterni ha chiesto chiarimenti circa il prelievo da tale forza poiché da un precedente incontro avuto con il responsabile dell’Ufficio Gabinetto si era parlato, con intesa verbale, di essere esentati dalle richieste di personale  per le udienze del Papa  poiché tale personale risulta già molte volte utilizzato per le necessarie attività di Polizia ( Stadio e Manifestazioni varie ) che vengono richieste per la maggior parte dell’anno in corso. La Consap ha chiesto di voler rispettare quanto stabilito.  Da considerare la piena disponibilità del Capo di Divisione  Dr. Gazzellone che incontrerà il responsabile ufficio Gabinetto per cercare di arrivare a una piena e definitiva risoluzione del problema.

Compartimento Polizia Ferroviaria LAZIO, la CONSAP incontra il Dirigente dr. Domenico Ponziani

Dr. Domenico Ponziani - Dirigente del Compartimento della Polizia Ferroviaria del Lazio

Una delegazione della CONSAP, guidata dal Segretario Generale Provinciale Aggiunto di Roma Gianluca Guerrisi ha incontrato il Dirigente del Compartimento Polizia Ferroviaria LAZIO dr. Domenico Ponziani.
Affrontate e discusse le seguenti tematiche che affliggono il personale in forza al Compartimento:
Computer stanza ricezione denunce:
surriscaldano, sono lenti, sporchi, le tastiere sono usurate, non si leggono i tasti, la notte per inserire il mattinale ci vogliono 2 ore;
Connessione Internet:  per consultare il motore di ricerca GOOGLE per eventuali accertamenti per case famiglia ecc.;
Cartella condivisa con la S.O. :  per inviare la griglia servizi e altro, evitando di fare ogni turno numerosi fax, ogni qualvolta ci sia una variazione;
Arredamento: (sedie che non hanno più imbottitura, per il pubblico fatiscenti) sono poco presentabili al pubblico;
Configurare la stampante grande nel corridoio:  in modo che nel caso in cui non sia funzionante quella nelle postazione di lavoro abituale, cosa frequente, si possa passare il cavo rete all’altra per continuare nella stampa delle denunce ed altro;
Punto di connessione WIFI: aperta interno alla stazione, per gli utenti e per il personale, per accertamenti ecc. (tipo della Regione);
Box Polfer Galleria dotare la porta con accesso badge: come le altre porte per evitare il problema della chiave che si rompe o non si trova mai;
Dotare il box di un armadio:  dove poter mettere nr.4 Caschi O.P., nr.4 Manganelli, nr.4 G.A.P. per emergenze, visto che il defibrillatore c’è, garantiamo anche l’incolumità del personale;
Metaldetector  portatili mal funzionanti: attivare con urgenza manutenzione e riparazione dove occorre;
Buoni pasto per il personale impegnato nelle scorte a lunga percorrenza: fare in modo che non ci siano difficoltà per gli operatori nel reperire un posto dove mangiare; adeguarli a quelli del personale Trenitalia,  esporre elenco dei locali convenzionati, orari e giorno di riposo, in modo che il personale non rimanga senza mangiare (come di solito a Venezia Mestre la Domenica);
Quando non si usufruisce del buono pasto  è riconsegnato in Ufficio e come da Circolare dovrebbe essere sostituito con altro pari importo da spendere in Stazione, cosa che al momento non è mai successa;
Segway : in carica sotto negli spogliatoi, obsoleti, si bloccano di colpo quando si scarica la batteria e il personale cade in avanti in modo rovinoso. Gli stessi sono stati portati via. Si potrebbe prendere esempio da quelli operanti nei centri commerciali, utilizzati dalle guardie giurate, di nuova generazione, che potrebbero essere dotati di chiave di prossimità, in modo da essere lasciati incustoditi ed allarmati, in situazioni di emergenza, senza che alcuni possa impadronirsene. Gli stessi, si riterrebbero più adeguati al servizio in stazione, che si estende su più piani; costringendo il personale , chiamato insistentemente dalla locale S.O., a spostarsi dal binario 1 al 24,dal 24 all’ingresso Metro e da questo alla zona commerciale, per la presenza dei Rom;
Divise: stato e disponibilità, rendere operativo il personale interno stazione, non si può andare in linea con scarpe da passeggio e berretto rigido.  Nemmeno andare a fare sopralluoghi in linea binario con lampade che pesano 3 chili e poco pratiche, aggiornare con nuova generazione a led leggere e luminose, durata maggiore della batteria, radio con batterie che durano pochissimo in quanto vecchie;
Spogliatoi: posti al Piano -3, dove al Piano -2 è posizionato il personale pulitori della stazione e treni; per scendere vi è un solo montacarichi, il più delle volte fermo per manutenzione o rotto, dove ogni giorno passa di tutto, carrelli di materiale generico, alimentare, immondizia, e dove a volte qualcuno lascia anche i suoi bisogni.  Altro ingresso dal Binario 1, porta con Badge elettronico, la quale si apre da sola, si scende per una scala senza alcun sistema di areazione, per circa 24 rampe di scale, quasi sempre in cattivo stato di pulizia. E’ capitato a volte di trovare anche persone senza fissa dimora, abituali della stazione, i quali entrati si mettono a dormire nei sotto interratiIl personale, quando è disponibile, ha a disposizione un armadietto stretto e fatiscente, dove chi ha una taglia di scarpe 45, a malapena riesce a poggiarle. All’interno degli armadietti vista la loro capienza non si riesce a mettere riposta la divisa, completa di almeno un cambio per ogni evenienza. I bagni sono fatiscenti, non ci si può fare una doccia e nemmeno lavarsi la faccia nel lavandino, visto che ha le dimensioni poco più grandi di un piatto fondo per mangiare.

Il dr. Domenico Ponziani si è reso disponibile a trattare punto per punto le problematiche rappresentate dalla CONSAP per una pronta risoluzione delle stesse, annunciando che sono di prossime realizzazione gli ampliamenti dei locali, che sono arrivati n. 20 PC con garanzia (per manutenzione qualora occorra) e distribuiti nei vari punti  Polfer necessitanti del Lazio.
Incontro poi si è concluso con il dr. Francesco Di Cresce funzionario responsabile dell’Ufficio Affari Generali, settore Tecnico- Logistico e Sicurezza Luoghi di Lavoro Polfer Lazio, per la trattazione degli aspetti più pratici delle tematiche affrontate.

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Ordine Pubblico nella città di Roma: la CONSAP scrive al Questore di Roma dr. Nicolò D’Angelo

Nicolò D'angeloRichiesta formale di chiarimenti a firma della Segreteria Provinciale di Roma della CONSAP, inviata al Questore di Roma dr. Nicolò D’Angelo. Nelle due note si chiede di conoscere quali siano state le modalità di scelta operativa e cosa ha difettato nel sistema di comunicazione che ha portato gli agenti operanti a rischiare grosso “la pelle” davanti a manifestanti tutt’altro che di buone intenzioni, nelle circostanze di Tor Sapienza e Roma Tre.
Come al solito, solo la grande professionalità del personale in servizio ha evitato problemi gravi e ancora più seri.

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