Monthly Archives: settembre 2017

Questura di Roma, riorganizzazione Uffici Emergenza e Pronto Intervento, comunicazione congiunta OO.SS. al Questore dr. Guido Marino

Il Questore di Roma dr Guido Marino

Il Questore di Roma dr Guido Marino

AL SIGNOR QUESTORE QUESTURA DI ROMA

In riferimento alla nota prot. Mass.B2 prot. 006211 u.s., relativa alla riorganizzazione in oggetto
indicata, preso atto che per tale turnazione H24 verrebbe impiegato personale del ruolo Ispettori e
Sovrintendenti in servizio presso Divisioni e Uffici della Questura di Roma, poiché gli stessi sono in gran parte inquadrati in articolazioni orario non continuativo, 8/20 ovvero 13/19, emerge chiaramente una variazione di orario di servizio. Vista la delicatezza della materia che dal 2009 ha visto un confronto serrato tra Amministrazione e Organizzazioni Sindacali, le quali hanno dimostrato negli anni senso di responsabilità e rispetto delle procedure, duole prendere atto di una decisione unilaterale che di fatto incide negativamente sulla vita lavorativa del Personale interessato.
Alla luce di quanto esposto si ritiene necessario un immediato incontro sulla tematica in questione.

Distinti saluti.

 

COMUNICATO CONGIUNTO OO.SS.
riorganizzazione Uffici Emergenza e Pronto Intervento

CONVOCAZIONE QUESTURA DI ROMA
riorganizzazione Uffici Emergenza e Pronto Intervento

Reparto Mobile di Roma, servizio e locali mensa, gravi criticità in materia di sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro e disattenzione all’applicazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi, la CONSAP ha chiesto l’accesso ai sensi dell’art. 50 D.Lgs.Vo 81/08

Mense della Polizia di Stato

Mense della Polizia di Stato

A seguito di alcune documentate e gravi criticità in materia di sicurezza e igiene luoghi di lavoro, riguardanti il servizio e locali mensa del Reparto Mobile di Roma, la CONSAP ha chiesto l’accesso ai sensi dell’art. 50 D.Lgs.Vo 81/08 (accesso ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni).
Gli R.L.S. (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) designati dal sindacato, procederanno, quindi, nei giorni prossimi, alla verifica delle condizioni della locale mensa per poi relazionare agli uffici competenti del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, per verificare se le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle  siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.

Polizia, Caserma Ferdinando di Savoia, la CONSAP ottiene importanti lavori di manutenzione per la sicurezza dei lavoratori

Piazzale del Polo Ministero dell'Interno - Dipartimento della P.S. - Ferdinando di Savoia

Piazzale del Polo Ministero dell’Interno – Dipartimento della P.S. – Ferdinando di Savoia

Grazie ad una segnalazione della locale Segreteria CONSAP presso della Direzione Centrale di Sanità, atta ad evitare qualsivoglia luttuoso episodio potenzialmente verificabile in virtù del mal funzionamento di una porta di vetro sita di fronte l’ala C della Caserma Ferdinando di Savoia, sono stati effettuati mirati interventi di manutenzione. Difatti questa O.S. ha preteso ed ottenuto non solo la riparazione della porta suddetta ma anche la sostituzione di tutte le maniglie e delle molle a scatto della chiusura di tutte le porte a vetri presenti nel corridoio di accesso al cortile della Caserma.
La scrivente O.S. rimane a completa disposizione di TUTTO il personale per eventuali segnalazioni.

Campo Felice, Stazione di Sport Invernali, rinnovata la convenzione per la stagione 2017/2018, sconti e offerte per gli iscritti alla CONSAP

Accordo di convenzione tra Campo Felice e CONSAP Segreteria Provinciale di Roma

Accordo di convenzione tra Campo Felice e CONSAP Segreteria Provinciale di Roma

Anche per la stagione 2017/2018 , accordo di convenzione rinnovato tra CONSAP Segreteria Provinciale di Roma e  Campo Felice Stazione di Sport Invernali. Gli iscritti al sindacato (in regola con il tesseramento per l’anno 2018) e rispettivo nucleo familiare potranno usufruire degli sconti per l’acquisto di skipass giornalieri o stagionali per la stagione sciistica 2017/2018.
Riduzioni per:
Stagionali Skipass dei Parchi (solo presso le casse Campo Felice), prevendita con sconti diversi, I° prevendita (fino al 01/10/2017), II° prevendita (dal 02/10/2017 al 26/11/2017), III° prevendita (dal 27/11/2017 in poi);
Stagionali Skipass Campo Felice  I° prevendita (fino al 01/10/2017), II° prevendita (dal 02/10/2017 al 26/11/2017), III° prevendita (dal 27/11/2017 in poi);
Giornalieri Skipass Campo Felice  da apertura impianti fino al 22/12/2017 e dal 12/03/2018 a chiusura (altissima stagione fino al 07/01/2018, alta stagione dal 03/02/2018 al 11/03/2018), feriale (Lun-Ven), festivo. bassa stagione dal 08/01/2018 al 02/02/2018).
Per tutte le categorie di skipass è necessario acquistare una Key Card di euro 2,00 per semplificare passaggio ai tornelli e senza obliterazione che resta di proprietà del possessore e può essere utilizzata di anno in anno, previa ricarica presso biglietterie stazione.

Per tutte le info per costi e riduzioni rivolgersi in Segreteria Provinciale CONSAP  ROMA (sede Questura di Roma) al 06.46863116 o via mail a: segreteria@consaproma.com

 

Campo Felice, Stazione di Sport Invernali, rinnovata la convenzione per la stagione 2017/2018, sconti e offerte per gli iscritti alla CONSAPCampo Felice, Stazione di Sport Invernali, rinnovata la convenzione per la stagione 2017/2018, sconti e offerte per gli iscritti alla CONSAP

Polizia Stradale, Reparto Operativo Speciale Settebagni, la CONSAP incontra il Dirigente dr Alessandro Ciotti

Nella mattinata dell’8 settembre ultimo  scorso, la Consulta Nazionale Polizia Stradale della CONSAP ha incontrato il dirigente del R.O.S. Settebagni, V.Q. A. dr Alessandro Ciotti.

Queste le tematiche trattate:

1) alloggi di servizio, carenza e situazioni di uso abusivo;
2) pulizie spazi comuni e spogliatoi;
3) centralino Cnai;
4) situazione “discarica” attigua locali v.e.c.a.;
5) climatizzazione spogliatoio femminile;
Sul primo punto, abbiamo fatto presente al dr  Ciotti che, sebbene molto sia stato fatto, occorre continuare lo sforzo circa la reperibilità’ degli alloggi di servizio a Settebagni, posto che a fine anno, con il prevedibile arrivo di nuovi agenti, si riproporrà’ il problema degli alloggi.  infatti, questa O.S. ha motivo di ritenere che molti posti letto siano ancora occupati da chi non li utilizza, o da chi potrebbe, francamente, farne a meno visto che abita nei dintorni della caserma. su questo tema si e’ sollecitato più’ volte anche il Comandante della Sottosezione  dr Ferilli, per cui si e’ chiesto ai due responsabili un’azione più’ incisiva e prolifica.  il dr  Ciotti ha promesso che si attiverà’.
Sul secondo punto, il dirigente su nostra richiesta ha chiarito che provvederà’ a far pulire almeno 2 volte a settimana gli spogliatoi e a disporre un maggior intervento degli operatori delle pulizie nei luoghi comuni, posto che la presenza delle“donne delle pulizie” e’ stata aumentata da 3 a 5 volte a settimana.
Sul terzo punto: si e’ chiesto al dirigente di fare quanto e’ in suo potere per contribuire a risolvere la “barzelletta” del centralino cnai, posto che le responsabilità’ sull’utilizzo improprio del collega della sottosezione, e’ imputabile, a nostro avviso, al dirigente del Cnai e al servizio di polizia stradale che da più’ di due anni e a più’ riprese sono stati incalzati dalla CONSAP per trovare una soluzione a una questione diventata ormai ridicola e dannosa per la salute e per l’attivita’ di servizio dei colleghi.
Sul quarto punto: si e’ sollecitata la rimozione, già’ più’ volte “denunciata da questa O.S. delle attrezzature fatiscenti dietro gli uffici v.e.c.a della caserma, dal momento  che questa situazione insalubre e’ già stata segnalata durante le ispezioni effettuate ai sensi del dlgs 81/2008 per la sua pericolosità’ avverso la salute; tali spazi, si e’ chiarito, potrebbero, inoltre, essere utilizzati per parcheggiare veicoli e mezzi dell’amministrazione, vista la carenza di posti all’interno della caserma stessa.sul quinto punto:  chiesto a che punto era l’installazione del climatizzatore nello spogliatoio femminile, da noi avanzata due mesi fa. il dirigente ha risposto che il climatizzatore e’ stato ordinato e si e’ in attesa certa del suo arrivo e installazione.

Il Referente CONSAP
Gianfranco Rosati

Concorso a 1148 Agenti della Polizia di Stato, si profila il raddoppio dei posti per l’ingresso nel ruolo, auspicio della CONSAP per tempi brevi nel reperire i fondi nella prossima Legge Finanziaria

Concorso a 1148 Agenti della Polizia di Stato

Concorso a 1148 Agenti della Polizia di Stato

La notizia di questi giorni è che grazie alle forti pressioni dei sindacati di categoria potrebbero non essere solo 1148 i nuovi agenti, ma il Dipartimento ha garantito che si avvierà uno sforzo per reperire, nelle pieghe della Legge Finanziaria di prossima discussione, nuove risorse che consentiranno di raddoppiare la quota portandola ad oltre duemila posti.
Si delinea anche lo scorrimento in graduatoria aperto nei prossimi tre anni, notizia che sarà resa certa nelle prossime comunicazioni.
Per quanto riguarda le notizie delle prove svolte, stilata in anticipo le graduatoria relativa ai test con quiz a risposta multipla riservata ai concorrenti al concorso per 1148 posti di Allievo
Agente della Polizia di Stato aperto alla società civile; entro i prossimi mesi si darà il via alla seconda fase con i test psico-attitudinali per coloro che sono stati ammessi dopo i quiz.
Quindi si vanno delineando i percorsi che dopo anni di mancate assunzioni consentiranno a coloro che vogliono entrare in Polizia provenendo dalla società civile di coronare il loro sogno. Per coloro che riusciranno a superare la seconda fase, si spalancheranno le porte delle scuole di polizia per iniziare l’iter che li porterà a vestire la tanto agognata divisa di poliziotto.
La CONSAP auspica che l’Amministrazione sappia garantire questo aumento che non ripianerà le carenze di organico ma senz’altro garantirà importanti risorse giovani delle quali l’istituzione dì fondamentale necessità.
In forza di questo orientamento sarà importante che la decisione
dell’ampliamento possa arrivare in tempi brevi affinché si possa prevedere un congruo numero di ammessi da inviare ai test che si preannunciano estremamente selettivi.

Vice Ispettori 9° Corso, la CONSAP ricorre al TAR contro l’assurda decisione di collocare in “aspettativa speciale” i colleghi che frequenteranno il corso di formazione, raccolta adesioni e consegna documenti

Corso Vice Ispettore, trattamento di missione e trasferimento,la CONSAP ricorre al TAR

Corso Vice Ispettore, trattamento di missione e trasferimento,la CONSAP ricorre al TAR

La CONSAP, che per prima ha inoltrato una nota al Dipartimento della P.S. con cui chiedeva spiegazioni circa l’assurda decisione di collocare in “aspettativa speciale” i frequentatori del 9° corso di formazione per Vice Ispettori della Polizia di Stato, non avendo ricevuto ad oggi alcuna risposta in merito, ha dato mandato allo studio legale associato “Giorgio di Paolo” di Terni nella persona dell’Avvocato Maria di Paolo, di predisporre un ricorso al TAR per vedere riconosciuto ai colleghi interessati il diritto alla corresponsione del trattamento economico di missione nonché il riconoscimento dell’indennità di trasferimento a coloro che non faranno rientro nella sede di provenienza.

Il ricorso sarà completamente gratuito per tutti gli iscritti alla CONSAP mentre è previsto un contributo di 80 euro per chi non è iscritto.

Si invitano pertanto tutti i colleghi interessati a prendere contatti con le nostre segreterie provinciali per consegnare entro il 15 settembre 2017:

  1. Copia del documento di riconoscimento valido ed aggiornato

  2. Codice Fiscale

Il ricorso sarà notificato all’Amministrazione e successivamente depositato presso il TAR competente.

Vice Ispettori 9° Corso, la CONSAP ricorre al TAR contro l’assurda decisione di collocare in “aspettativa speciale” i colleghi che frequenteranno il corso di formazione

Il mondo alla rovescia, “la legge è colma di regole sulle cose che non si possono fare, con un pubblico pronto a dare addosso ai poliziotti…”, il pensiero del dr Edoardo Mori

Il mondo alla rovescia, la legge è colma di regole sulle cose che non si possono fare

Il mondo alla rovescia, la legge è colma di regole sulle cose che non si possono fare ( E. Mori)

A me ed a molti altri, nel leggere i quotidiani, viene in mente quell’opera intitolata “Il mondo alla rovescia”. Non so se l’espressione valga per tutto il mondo, ma sicuramente è valida per l’Italia. È difficile trovare un paese dove si vive alla giornata, ove non si applicano le regole per la sopravvivenza di uno Stato, ove si vedono tutti i problemi, ma non si pone rimedio ad alcuno di essi, perché si è incapaci di stabilire scale di valori e di priorità. Per troppi vale più la vita di un orso che quella di un uomo, troppi sono in ansia per la vita dei lupi e se fregano della vita delle pecore sbranate, guai se si suona il clacson, ma si può lasciar abbaiare il proprio cane tutta la notte (i decibel sono gli stessi!). Ma se leggo che una bionda bambina inglese di 5 anni è stata affidata ad una famiglia mussulmana, che pensa, parla e mangia da mussulmana, che mette il burka alle donne e in casa parla arabo, capisco che in nessuna parte del modo si sfugge alla regola generale di Schopenhauer secondo cui l’80% degli esseri umani sono degli idioti, indipendentemente da studio, professione, classe sociale ideologia e voti raccolti.

Tutti vedono il crescendo di una delinquenza feroce e spietata, e nulla si fa per stroncarla; i giudici, come nei minuetti del 700, fanno il loro balletto di carte e il rapinatore, il picchiatore, il violentatore, se ne escono a minacciare chi li ha denunciati. Eppure basterebbe stabilire che in ogni caso in cui vi è l’evidenza della prova si procede con giudizio direttissimo e il colpevole resta in carcere a scontare la pena fino all’ultimo giorno, senza sconti. Nel medioevo i delinquenti erano stati ridotti al minimo perché chi veniva arrestato in flagranza di reato era giudicato e giustiziato nel giorno stesso o, al massimo, il giorno dopo; e il sistema funzionava egregiamente! Disse Goethe più volte che per uno Stato è meglio un’ingiustizia che un disordine; in due secoli abbiamo capovolto il principio e le società si sfaldano perché l’ordine è un fatto concreto, la giustizia è una idea astratta irrealizzabile e opportunista.

Sono abbastanza vecchio per poter affermare che  in Italia, per un secolo, si sono fatte decine di “lotte” e che le abbiamo perse tutte: la lotta alla droga, alle mafie, alla corruzione, ai furbi, all’evasione, all’abusivismo, allo sfruttamento, ecc. Ha vinto la politica fatta di chiacchiere e di fumo negli occhi; nella Costituzione avrebbero potuto scrivere “La Repubblica italiana è basata sul fatto che è lecito fare il frocio con il culo degli altri”!

La nostra cultura si è avviata su di una strada molto strana: quella del garantismo ad ogni costo che garantisce tutti meno che il cittadino tranquillo: guai ad essere severi contro chi sporca i muri, chi danneggia i treni e le auto, chi gira ubriaco e drogato, chi schiamazza tutta la notte sotto le finestre altrui, guai a tenere in carcere chi ha fatto danni enormi alla società,ecc.  Quindi si è diffusa anche la strana idea che il cittadino tranquillo deve essere paziente perché tutti devono “esprimere la loro personalità”. Vedo decine di casi di cittadini che hanno provato a difendersi e si sono trovati denunziati, il che significa che anche fra poliziotti e carabinieri il 20% ha perso il controllo del sullodato 80%! Di fatto vige anche la regola che per sostenere le proprie idee si possono danneggiare gli altri, imbrattare i muri, bloccare il traffico, impedire ai cacciatori di cacciare, caricare la polizia. Ma si ignora la cosa ovvia che chiunque è convinto di possedere la verità è socialmente pericoloso!

L’anormale diventa non chi crea disordine urbano, ma chi ne farebbe volentieri a meno.

Ogni giorno si sente dire che i nostri problemi sono dovuti alle leggi sbagliate. È vero, ma una legge sbagliata si può correggere in un solo giorno con un bel decreto-legge. La colpa colossale è di  chi non sa o non vuole correggerle.

Tutti dicono che siamo rovinati dalla burocrazia; è vero, è una palla al piede per tutti; ma i politici sono tanto geniali da incaricare la stessa burocrazia di auto-regolamentarsi meglio; alcuni di questi regolamenti, previsti dalla legge, li aspettiamo da vent’anni.

Siamo un chiaro esempio del mondo alla rovescia in cui la legge è colma di regole sulle cose che non si possono fare, ma in cui la stessa legge se ne frega se vengono fatte; la legge penale è fatta per produrre condanne e in Italia produce solo pezzi di carta. E non è alla rovescia un sistema in cui il più grande numero di giudici e di avvocati del mondo fa più danni che utili?

Tutti sanno che l’Italia è coperta di debiti, che prima o dopo l’Europa ci presenterà il conto, che dovremmo adottare misure drastiche come la Grecia, prima fra tutte una forte imposta patrimoniale; e ogni giorno si vede che lo Stato si inventa delle nuove spese e che il debito continua a crescere miliardo sopra miliardo. Ma i debiti dello Stato li pagano tutti i cittadini; l’Italia ha scelto di farli pagare ai propri figli. Qualcuno sostiene che li pagheranno i rifugiati … con in soldi che daremo loro.

Quando poi soffia il vento elettorale, è una corsa a distribuire privilegi e soldi a man bassa; l’Italia può saltare, purché non saltino le fonti di approvvigionamento per i politici e per chi vive alle spalle degli altri. L’ultima mossa disperata delle cozze sullo scoglio del potere sarà di dare il voto ai sedicenni e agli immigrati, con o  senza jus soli.

Una qualsiasi società si legge sulla regola fondamentale “non si deve fregare niente agli altri” e da noi vediamo che la maggioranza campa fregando qualche cosa agli altri: soldi, libertà, sicurezza, ecc.

Non mi sorprende di più di tanto che sia scoppiato il problema delle occupazioni abusive. Il problema di per sé è lineare:

la legge vieta ogni occupazione di proprietà altrui, pubbliche o private;

le forze dell’ordine avrebbero il potere e dovere di intervenire immediatamente e far uscire l’occupante con educazione si comporta educatamente, o con la forza se l’occupante è violento.

la legge consente solo la resistenza passiva e ogni altro tipo di resistenza aggiunge ulteriori reati;

le forse di polizia hanno il dovere di identificare i responsabili e di arrestarli o denunziarli e di raccogliere le prove;

un edificio occupato diventa un centro di condotte illegali la cui accettazione comporta una offesa per gli onesti: se l’occupazione è commessa da molti, è certo che si crea un centro di delinquenza o di terrorismo;

accettare queste situazioni significa essere complici  dell’illegalità; in uno Stato di devono osservare solo le regole dello Stato; guai se si dà spazio alle regole di altri gruppi (mafia, rom, bande criminali, ecc.)

Pura utopia perché come detto noi siamo il mondo alla rovescia. Da anni vengono ufficializzati i centri sociali che hanno occupato vecchi edifici, nessuno si preoccupa dei campi rom improvvisati, senza acqua, luce, servizi igienici e con bande di gente senza introiti legittimi, nessuno si preoccupa di dove vanno a finire tutti gli immigrati non ufficialmente ospitati. Non c’è difficoltà a capire che nell’opinione di molti stranieri l’Italia è terra di conquista in cui si può rubare, spacciare, sfruttare la prostituzione, fare i propri comodi, senza rischiare conseguenze temibili.

Quindi chi non sa dove andare ad abitare si infila nel primo edificio che trova libero, lo occupa e poi si sente vittima di un’ingiustizia se si cerca di cacciarlo fuori.

È evidente che sono vi state scelte politiche e che la polizia, che deve ubbidire agli ordini non ha  colpe; ma perché la magistratura, che può disporre delle forza pubblica, non è mai intervenuta a fare ciò che precisamente le compete e ciò  intervenire in caso di reati per por termine alle situazioni illegali e punire i colpevoli? Applica le leggi o prima fa valutazioni politiche come avviene in ogni modo alla rovescia?

Forse degli errori vi sono stati sul piano operativo? Ma è proprio necessario fare uno sgombero violento mandando i poliziotti all’assalto? Credo che in molti casi sarebbe possibile usare il sistema medievale dell’assedio; acqua, luce e  gas tagliati, allagamento dei locali, filo spinato attorno all’edificio da  cui si può solo uscire, ma non entrare, ecc.

Se si cerca immediatamente lo scontro fisico è certo che si possono creare situazioni difficili  da controllare e che danno spazio a qualche esaltato il quale pensa davvero di andare a dar l’assalto al castello e non capisce che “il nemico lo ascolta”!  Mi riferisco a quel poliziotto che nell’eccitazione del momento, memore dello slogan “spezzeremo le reni alla Grecia”, si è messo a gridare “spezzate le braccia a chi lancia sassi” o cose simili; questa è una operazione usata dagli israeliani contro i palestinesi per insegnar loro a che cosa servono le braccia e ampiamente giustificata dal fatto che Davide con un sasso aveva fatto fuori Golia! Non so se fosse una frase giustificata dai fatti, non so se il poliziotto sia una valente testa di cuoio  o solo un cervello di cuoio, ma indubbiamente se agiva di più e gridava di meno era meglio. Come in una partita di calcio, la carica psicologica si dà  negli spogliatoi, non gridando cazzate sul campo.

Nel nostro mondo alla rovescia il disperdere o catturare un gruppo di violenti  che fa guerriglia non è più una operazione militare, da effettuare con tutti i mezzi richiesti dal caso,in modo quasi chirurgico ma è diventata una specie di rissa alla pari, senza arbitro e con un pubblico pronto a dare addosso ai poliziotti. Non ci si può davvero  meravigliare se poi ci sono i falli, le simulazioni di falli,  qualche gamba rotta e le espulsioni!

 

Il dr Edoardo Mori

Edoardo Mori: Ex Giudice di Cassazione, si occupa da sempre di armi. Esperto cacciatore, conoscitore di armi antiche e ancor più esperto della normativa in vigore è un importante punto informativo sempre aggiornato sulle novità legislative del nostro Paese. Articolista per le maggiori pubblicazioni di settore come Diana Armi, Armi e Tiro, Tac Armi.
Autore del sito web Enciclopedia delle Armi con 4 milioni di visitatori.
Ha  pubblicato il “IL CODICE DELLE ARMI E DEGLI ESPLOSIVI” edizione 2016

Polizia, ecco i nuovi distintivi di qualifica ruoli Agente-Assistente, Sovrintendente, Ispettore e Funzionario, presentati al Ministero dell’Interno, perplessità e critiche severe espresse dalla CONSAP

I nuovi distintivi di qualifica per il personale della Polizia di Stato presentati al Ministero dell'Interno

I nuovi distintivi di qualifica per il personale della Polizia di Stato presentati al Ministero dell’Interno

Ha avuto svolgimento, presso l’Ufficio di Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia la programmata riunione sul Riordino delle Carriere e nuovi Distintivi di Qualifica.
Presenti per l’Amministrazione il Vice Capo della Polizia Guidi, il Direttore Affari Generali Dispenza, il Direttore Servizio Dirigenti, Direttivi ed Ispettori Ianniccari, il Dirigente Ufficio Legislativo Bella, per l’Ufficio Relazioni Sindacali De Bartolomeis e numerosi altri funzionari del Dipartimento della P.S.
Per la CONSAP il Presidente Nazionale Mauro Pantano.
L’Amministrazione ha illustrato gli intendimenti riguardo i nuovi distintivi di qualifica da adottare a seguito delle riordino delle carriere.
La CONSAP ha esternato, nel suo intervento, una severa critica alla nuova panoramica dei distintivi di qualifica presentata dall’Amministrazione. In una società sempre più orientata all’immagine è necessario scegliere con attenzione i distintivi di qualifica che, oltre a rappresentare un riferimento per la collettività, hanno rilevanti effetti sulla motivazioni professionale per coloro che andranno ad indossarli.
L’Amministrazione, raccogliendo le istanze formulate, ha invitato a fornire contributi per apportare alla bozza presentata le utili modifiche.

 

Le ipotesi presentate nuovi distintivi:

I nuovi distintivi di qualifica per il personale della Polizia di Stato presentati al Ministero dell'Interno

 

I nuovi distintivi di qualifica per il personale della Polizia di Stato presentati al Ministero dell'Interno

I nuovi distintivi di qualifica per il personale della Polizia di Stato presentati al Ministero dell'Interno

Angelo Vicari, “ La gestione dell’ordine pubblico: un mestiere difficile!.. ovvero piu’ facile a dirlo che a farlo……..”

Reparto Mobile della Polizia di Stato in Ordine Pubblico

Reparto Mobile della Polizia di Stato in Ordine Pubblico

In una società che continua ad essere contagiata e condizionata dalla sola esigenza dell’apparire, diventa facile “capro espiatorio” chi si trova esposto, in prima linea, alle riprese di televisioni, più o meno professionali, nonché di telefonini di privati che si improvvisano reporter. Così chi meglio della Polizia può servire da “capro espiatorio” quando i risultati delle operazioni attirano, in negativo, l’attenzione dell’opinione pubblica, deludendo le aspettative di coloro che le hanno decise a tavolino? L’anello debole, terminale della catena di comando, è sempre il poliziotto che si trova a gestire situazioni, troppo spesso ingestibili, sotto i riflettori di cineprese e telefonini. In questa società dell’immagine, dove conta più l’apparire che l’essere, fa notizia il comportamento sul campo delle Forze di polizia e non le riunioni politiche e tecniche che hanno preceduto, deciso e gestito, dietro le quinte, tali interventi. Non sarebbe male, per dovere e completezza di cronaca, che, quando accadono fatti come quello di Roma (e ne accadono!…), non si focalizzassero gli obiettivi solo sul poliziotto che alza il braccio con un manganello, ma anche sulle riunioni politiche e tecniche che hanno contribuito a tale comportamento. Purtroppo le interviste di coloro che sono al primo posto nella catena di comando vengono concesse e trasmesse solo quando tutto è andato liscio!…. Dunque nulla di nuovo sotto il sole. Anzi, qualcosa di nuovo c’è: si è pensato che, prima di disporre interventi di polizia, che inevitabilmente generano le contestate conseguenze, sia opportuno trovare soluzioni alternative.
Se, anche con questa nuova procedura, si ripeteranno i fatti di Roma, finalmente, anche nella società dell’immagine, farà più notizia l’inefficienza di politici e burocrati che non la foto o il video di un poliziotto che alza il braccio con il manganello.

 

dr. Angelo Vicari Dirigente della Polizia di Stato a.r.
dr. Angelo Vicari
Dirigente della Polizia di Stato a.r.
Esperto di Armi e Legislazione sulle Armi