Category Archives: Sicurezza

Studio Legale De Iure, prestigiosa convenzione per l’assistenza legale a tutti gli iscritti alla CONSAP, focus e approfondimenti sulla procedura disciplinare di settore alla Polizia di Stato, attiva anche una linea telefonica diretta ed esclusiva, redazione di ricorsi e pareri finalizzati alla tutela avverso le sanzioni disciplinari

Studio Legale De Iure, prestigiosa convenzione per l'assistenza legale a tutti gli iscritti alla CONSAP, focus  e approfondimenti sulla procedura disciplinare di settore alla Polizia di Stato

Studio Legale De Iure, prestigiosa convenzione per l’assistenza legale a tutti gli iscritti alla CONSAP, focus e approfondimenti sulla procedura disciplinare di settore alla Polizia di Stato. Nella foto: Avv. Vittorio PALAMENGHI Avv. Patrizio Maria MANTOVANI Avv. Pasquale PITTELLA Avv. Maria Teresa GUERRISI Avv. Evandro PESCI Avv. Valerio CRESCENZI

Attiva la convenzione tra il sindacato di Polizia CONSAP e lo Studio Legale “De Iure, costituito da professionisti specializzati in Consulenza ed Assistenza Legale per clienti, persone fisiche e giuridiche e Amministrazioni Pubbliche , presenti in Italia, Inghilterra, Austria e Malta nei diversi rami del diritto.
In particolare, operano come Ufficio Legale esterno di diverse imprese straniere ed italiane, gestendo i profili legali e societari delle stesse negli Stati di riferimento, operando direttamente ed in team con collaboratori e corrispondenti, coniugando competenza professionale con la personalizzazione e la specificità del servizio offerto.
I professionisti si impegnano, a mettere a disposizione una linea telefonica diretta ed esclusiva, per consentire ai consociati una immediata risposta alle questioni legali proposte.
Per l’attività professionale esercitata nell’interesse degli iscritti alla CONSAP e dei propri familiari, saranno applicate tariffe agevolate.
I professionisti manifestano la disponibilità ad incontrare presso la propria sede per focus ed approfondimenti su tematiche di interesse generale delegazioni di persone appartenenti alla CONSAP.
Lo Studio  Legale invierà sentenze giurisprudenziali che affrontano tematiche riguardanti l’evoluzione giurisprudenziale afferente alle Forze dell’Ordine per mantenere sempre aggiornato il personale di Polizia iscritto alla CONSAP.
Saranno anche concordate giornate di presenza degli Avvocati in sede CONSAP (a richiesta degli iscritti e con organizzazione di tempi e modi della Segreteria Provinciale).
L’attività professionale si esplica nella Consulenza e nell’Assistenza Legale, stragiudiziale e giudiziale, sia in ambito Amministrativo, Penale e Civile.
In particolare, in materia di Diritto Amministrativo, i professionisti sono specializzati:

  • nel settore della Procedura Disciplinare Interna delle Forze dell’Ordine; in particolare lo studio è specializzato nella redazione di ricorsi e pareri finalizzati alla tutela avverso le sanzioni disciplinari. Lo Studio al riguardo, organizzerà un incontro con i Vostri consociati presso la propria sede, sulla tematica attuale “dell’evoluzione normativa e giurisprudenziale della Disciplina Interna alla Polizia di Stato e mezzi di tutela”, al fine di rispondere prontamente alle diverse problematiche pendenti;
  • nella responsabilità civile delle P.A. e dei dipendenti pubblici,
  • nell’assistenza per il procedimento del riconoscimento di invalidità civili e ricorsi dinanzi al Giudice Competente;
  • nel settore dell’Edilizia ed Urbanistica, come la richiesta alla Pubblica Amministrazione di modifiche in muratura o cambio di destinazione d’uso e procedimenti per abusi edilizi.

 Nel settore del Diritto Penale garantiscono:

  • la difesa alle persone indagate/imputate;
  • la tutela del soggetto danneggiato dal reato.

Altresì i professionisti tuteleranno, tutti coloro che nell’esercizio delle loro funzioni, o durante l’attività da loro svolta, o a causa del loro servizio subiscano i delitti di:

  • violenza o minaccia a pubblico ufficiale 336 c.p.
  • resistenza pubblico ufficiale 337 c.p.
  • lesioni 582 c.p.
  • e tutti gli eventuali delitti commessi contro la Pubblica Amministrazione;
  • imperizia professionale medica.

Nel  Procedimento Civile, tutelano:

il diritto di famiglia inteso, sia nella fase patologica, come

  • la separazione dei coniugi;
  • il divorzio;
  • l’affidamento dei figli;

sia nell’ordinaria amministrazione e mutamento dei pregressi accordi di separazione, come:

  • le modifiche degli assegni di mantenimento;
  • i diritti dei minori di fronte al giudice tutelare;
  • il rispetto o modifiche del diritto di visita.

Altresì nel campo civile i professionisti presteranno la loro opera nelle seguenti discipline:

  • contrattualistica, ed eventuale tutela del consumatore;
  • diritto bancario con espresso riferimento alla regolamentazione del mercato mobiliare ed immobiliare;
  • ricerca di interessi anatocistici su mutui bancari assunti e conseguenti azioni giudiziarie;
  • lavoro ed infortunistica compresa quella stradale.

Lo  Studio si avvale di un’ampia schiera di professionisti dedicati alla fase stragiudiziale e  contenziosa, che hanno sviluppato e consolidato esperienza in settori multidisciplinari, in costante coordinamento con notai, commercialisti, periti e consulenti.
Lo Studio ha, in particolare, condotto la difesa di importanti società innanzi alla magistratura penale e tributaria. Ha, altresì, coordinato le strategie di difesa in Italia di società di alta rinomanza nel settore del recupero del credito.

Recapiti telefonici, e-mail e numero di fax dello Studio:

Telefono: 06.6530435388.9064139 Fax: 06.96708674 

E mail: de.iure.respondere@gmail.com

Via Carlo Mirabello 36 (zona Piazzale Clodio).

Avv. Vittorio PalamenghiAvv. Pasquale Pittella

 

Abuso e Maltrattamento all’Infanzia “come accogliere le rivelazioni del bambino”, corso organizzato dalla CONSAP Segreteria Nazionale

Abuso e Maltrattamento all'Infanzia "come accogliere le rilevazioni del bambino", corso organizzato dalla CONSAP Segreteria Nazionale

Abuso e Maltrattamento all’Infanzia “come accogliere le rilevazioni del bambino”, corso organizzato dalla CONSAP Segreteria Nazionale

L’Osservatorio Sanità della Consap ha organizzato per il 21 aprile 2016 presso l’Aula Magna della Divisione Personale della Questura di Roma, sita a Roma in via Statilia n. 30una interessantissima giornata di aggiornamento dal titolo:
Abuso e Maltrattamento all’Infanzia “come accogliere le rivelazioni del bambino”.
La dott.ssa Maria Pagano, nota  psicologa ed esperta della materia, ci guiderà nel mondo della  comunicazione verbale e non in uno contesto delicatissimo come quello dei minori vittime di abuso. In considerazione dell’importanza dell’argomento la Segreteria Provinciale CONSAP di Roma ha chiesto ufficialmente di accreditare l’evento come aggiornamento professionale ex art. 20 comm. 5 A.N.Q. Gli interessati possono  comunicare la propria adesione alla segreteria provinciale di Roma: segreteria@consaproma.com oppure direttamente all’Osservatorio Sanità Consap.

Clicca sulla locandina per leggere il programma

Abuso e Maltrattamento all'Infanzia "come accogliere le rilevazioni del bambino"

 

Polizia, solo attestazione di servizio per il porto d’armi, modificato il Decreto del Ministero della Sanità

Polizia, solo attestazione di servizio per il porto d'armi, modificato il Decreto del Ministero della Sanità

Polizia, solo attestazione di servizio per il porto d’armi, modificato il Decreto del Ministero della Sanità

Modificato il Decreto del Ministro della Sanità 28 aprile 1998 concernente “Requisiti psicofisici minimi per il rilascio ed il rinnovo dell’autorizzazione al porto di fucile per uso di caccia e al porto d’armi per uso difesa personali”.
La modifica consente a tutto il personale in servizio attivo di dimostrare l’ìdoneità psicofisica mediante un attestato di servizio rilasciato dall’Amministrazione di appartenenza, senza oneri per gli interessati che, in questo modo, non sono più tenuto al pagamento della certificazione medica. Il Decreto Ministeriale è stato firmato il 5 aprile ed è in corso la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

La firma del Ministro Lorenzin al Decreto
Decreto del Ministro della Sanità 28 aprile 1998 concernente "Requisiti psicofisici minimi per il rilascio ed il rinnovo dell'autorizzazione al porto di fucile per uso di caccia e al porto d'armi per uso difesa personali".

 

La CONSAP aveva già qualche tempo fa posto un quesito al Dipartimento della P.S.

Clicca sul link:
https://consaproma.wordpress.com/2015/04/27/certificato-di-idoneita-psico-fisica-per-chiunque-detiene-armi-comuni-regolarmente-denunciate-e-non-e-in-possesso-di-alcuna-licenza-di-porto-darmi-ex-art-35-comma-7-del-testo-un/

Il Giornale, l’ira dei poliziotti contro Alfano: “Doppio stipendio all’assistente”, denuncia CONSAP

Giorgio Innocenzi, Segretario Generale Nazionale della CONSAP

Giorgio Innocenzi, Segretario Generale Nazionale della CONSAP

(Il Giornale). Il sindacato Consap denuncia: «I nostri contratti bloccati da 6 anni. La portavoce prende 150mila euro, quanto cinque agenti. E il ministro brucia quasi 1,5 milioni per una poltrona al Viminale, due stipendi a fine mese. È la rabbia dei sindacati di polizia a far scoppiare il caso della portavoce di Angelino Alfano, Danila Subranni. Che allo stipendio da 120mila euro l’anno somma una seconda busta paga da 30mila euro come capo segreteria del ministro dell’Interno. Intascando in un anno «150mila euro, cioè quanto prendono in un anno 5 poliziotti», mette nero su bianco Giorgio Innocenzi, segretario nazionale del Consap. Che si chiede «perché, quando ci sono da fare sacrifici, tagli, rinunce, a dare il buon esempio sono sempre i più poveri e i più tartassati?».La denuncia dei sindacati viene amplificata anche dal leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, che pubblica la nota del Consap sul suo blog attaccando il ministro per il «doppio stipendio alla portavoce» e per lo «stipendio da fame per i poliziotti». Danila Subranni è una fedelissima del ministro dell’Interno. Ha lavorato per lui come portavoce tra 2011 e inizio 2014, quando Alfano era segretario del Pdl, e anche in via Arenula, quando Angelino era ministro della Giustizia, la Subranni era lì, come capo ufficio stampa e portavoce. Ancora prima, a metà anni duemila, s’era fatta le ossa lavorando per Forza Italia in Sicilia, come capo ufficio stampa e portavoce – sempre in doppio incarico – del coordinatore siciliano del partito, incarico in quegli anni ricoperto anche dal solito Alfano (che succedette a Micciché nel 2005). Il connubio tra il ministro e la portavoce – figlia del generale dei carabinieri Antonio Subranni, tra gli imputati nel processo palermitano per la presunta trattativa Stato-Mafia – risale dunque a oltre dieci anni fa.Quanto al doppio incasso con soldi pubblici, l’anomalia è confermata anche dai documenti del Viminale, che tra gli incarichi dello staff riserva alla Subranni due caselle distinte, la prima per l’incarico di portavoce del ministro, la seconda per quello di «capo segreteria del Ministro», entrambi con scadenza a «termine mandato governativo». Va detto che almeno il secondo stipendio, quello da capo segreteria, con i suoi «soli» 30mila euro è di importo inferiore a quello (86mila euro) del capo della segreteria particolare di Alfano, Roberto Rametta, anche lui collaboratore di lunga data di Angelino. Il siluro al ministro del sindacato di polizia, come spiega la stessa nota del Consap, segue di pochi giorni l’incontro tra le organizzazioni degli agenti e lo stesso Alfano, con i poliziotti che, insieme alle altre forze dell’ordine, lamentavano tra l’altro il blocco da sei anni dei contratti.In quel faccia a faccia (che si è «svolto in un clima sereno e disteso», scriveva in una nota il Viminale) secondo il Consap alle richieste di una «ristrutturazione» del corpo e di «maggiori investimenti sulla sicurezza» sarebbe stato risposto «che la situazione economica attuale rende difficile esborsi da parte dello Stato». Così il Consap, di fronte alla richiesta di prepararsi ad altri tempi di ristrettezze e sacrifici, ha spulciato i compensi dei collaboratori del ministro Alfano. Puntando il dito sul doppio stipendio della sua portavoce ma anche sul costo complessivo del suo «staff super specializzato», che ammonta a «quasi un milione e mezzo di euro all’anno per lo staff ristretto», e che tocca quota «tre milioni se consideriamo i collaboratori scelti direttamente dal ministro».

Angelino Alfano, Ministro dell'Interno

Questura di Roma, “Sold Out” per l’assemblea della CONSAP, interventi del Segretario Generale Innocenzi, del Presidente Pantano e saluto del Questore di Roma Nicolò D’Angelo. Nella capitale e provincia la CONSAP raggiunge quasi 2.500 iscritti

Assemblea CONSAP Questura ROMA, nella foto Giorgio Innocenzi, Gianluca Guerrisi, Mauro Pantano, Giuseppe Di Niro, Luigi Minerva, Simone Cesario e Terenzio D'Alena

Assemblea CONSAP Questura ROMA, nella foto Giorgio Innocenzi, Gianluca Guerrisi, Mauro Pantano, Giuseppe Di Niro, Luigi Minerva, Simone Cesario e Terenzio D’Alena

Sala Conferenze della Questura di Roma gremita in ogni ordine di posto e solo posti in piedi per l’assemblea della CONSAP, organizzata dalla Segreteria Provinciale di Roma con il supporto della Segreteria Nazionale. Tavolo degli interventi arricchito dalla presenza del Segretario Generale Nazionale Innocenzi, del Presidente Nazionale Pantano, del Vice Presidente Nazionale Di Niro, del Segretario Nazionale CONSAP Pensionati D’Alena, del Segretario Generale Aggiunto di Roma Guerrisi, del Segretario Provinciale Minerva e del Segretario Provinciale Cesario.
Grande soddisfazione per il raggiungimento della seconda posizione nella consistenza associativa nella provincia di Roma che vede la CONSAP sfiorare le 2.500 adesioni e avvicinarsi molto alla prima posizione. “Soddisfatti ma non appagati”, come ha detto e ribadito il Segretario Generale Innocenzi nella sua introduzione, risultato che stimola a fare ancora meglio e ci colloca nell’elite dei sindacati di polizia capitolini, con maggiore incisione e responsabilità.
Sono stati trattati i temi delle pensioni, del riordino delle carriere, del contratto di lavoro e affrontate le problematiche di carattere locale, aprendo il dibattito tra i dirigenti sindacali in forza ai commissariati romani.
Sono stati presentati i servizi e le convenzioni a favore degli iscritti alla CONSAP, servizi vantaggiosi con SiGiFin, ACE Tour, Caf UGL, Assicurazione Gratuita per i conducenti auto di servizio, U.Di.Con. Illustrati inoltre anche ulteriori servizi di recente stipula.
Molto apprezzato l’intervento di saluto del Signor Questore di Roma Nicolò D’Angelo che ha marcato l’importanza del ruolo del sindacato nella politica costruttiva e propositiva a favore della dignità lavorativa del personale di Polizia.

Questura di Roma, "Sold Out" per l'assemblea della CONSAP, interventi del Segretario Generale Innocenzi, del Presidente Pantano e saluto del Questore di Roma Nicolò D'AngeloQuestura di Roma, "Sold Out" per l'assemblea della CONSAP, interventi del Segretario Generale Innocenzi, del Presidente Pantano e saluto del Questore di Roma Nicolò D'AngeloQuestura di Roma, "Sold Out" per l'assemblea della CONSAP, interventi del Segretario Generale Innocenzi, del Presidente Pantano e saluto del Questore di Roma Nicolò D'AngeloQuestura di Roma, "Sold Out" per l'assemblea della CONSAP, interventi del Segretario Generale Innocenzi, del Presidente Pantano e saluto del Questore di Roma Nicolò D'AngeloQuestura di Roma, "Sold Out" per l'assemblea della CONSAP, interventi del Segretario Generale Innocenzi, del Presidente Pantano e saluto del Questore di Roma Nicolò D'AngeloQuestura di Roma, "Sold Out" per l'assemblea della CONSAP, interventi del Segretario Generale Innocenzi, del Presidente Pantano e saluto del Questore di Roma Nicolò D'Angelo

Polizia Stradale di Roma, la CONSAP incontra il Dirigente della Sezione dott.ssa Elisabetta Mancini

La dott.ssa Elisabetta Mancini, Dirigente della Sezione Polizia Stradale di ROMA

La dott.ssa Elisabetta Mancini, Dirigente della Sezione Polizia Stradale di ROMA

Nella giornata di giovedi’ 17 marzo u.s., la CONSAP, nelle persone di Massimo Vannoni (Segretario Provinciale di Roma) e Gianfranco Rosati (Coordinatore Segretari Locali CONSAP Polstrada), ha incontrato nei propri uffici il Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Roma, la dott.ssa Elisabetta Mancini.
Alla riunione ha partecipato anche il Comandante della Sottosezione di Settebagni Roberto Ferilli.
L’incontro, svoltosi in un clima di cordialità  e’ stato invocato da questa O.S., preoccupata per il peggioramento dell’attività lavorativa presso la Sezione di Roma e le sue UU.OO.DD, in seguito all’entrata in vigore del nuovo “Piano Compartimentale”.
La CONSAP con lettera inviata lo scorso 1° febbraio, aveva già “denunciato” una serie di criticità che avrebbero, inevitabilmente, creato nocumento ai colleghi e agli uffici chiamati ad applicare il nuovo piano.
In breve, si era segnalato che per mettere in campo il numero di pattuglie che il piano prevedeva, sarebbero occorsi molti più operatori di quelli a disposizione e che tutto ciò avrebbe avuto una ricaduta pericolosa sulla concessione di ferie e/o riposi e sulla tenuta psicofisica degli Agenti, ormai non più giovani ed acciaccati.
Dopo quasi due mesi, tutto quello che era stato anticipato ( non e’ che ci voleva la palla di vetro …)  ha avuto, purtroppo, riscontro.
Si e’ verificato l’ eccessivo uso dello straordinario emergente nonché dei cambi turno al solo scopo di garantire l’esatto numero di pattuglie in tutti i quadranti in ossequio al citato “Piano”, in evidente contrasto con la normativa; ed inoltre, una contrazione della concessione delle ferie ai colleghi, anche quelle del 2015, nonostante una Circolare del Dirigente ne chiedesse lo svolgimento nel periodo compreso fra marzo e giugno 2016!
La CONSAP ha proposto al Dirigente, l’adozione di soluzioni più elastiche nella composizione e nel numero degli equipaggi, in nome di una maggiore sostenibilità e fruibilità del servizio.
Siamo certi che ciò gioverebbe sia agli Agenti operanti, sia ai Comandi di Reparto oggi intenti a elaborare improbabili calcoli pur di attenersi allo scrupoloso “ Piano” , nonché ad ardite violazioni contrattuali.
Il Dirigente, recependo le istanze di questa O.S., si e’ impegnato a valutare soluzioni più eque e sostenibili.
La CONSAP ha colto l’occasione per invitare la dott.ssa Mancini presso la Sottosezione di Settebagni allo scopo di confrontarsi con i pattuglianti; invito prontamente recepito dal Dirigente che ha concordato l’incontro per  giovedì 7 aprile 2016 alle ore 12.

Questura di Roma, assemblea sindacale con la partecipazione del Segretario Generale CONSAP Innocenzi, previsto il saluto del Questore di Roma Nicolò D’Angelo

Questura di Roma, assemblea sindacale con la partecipazione del Segretario Generale CONSAP Innocenzi, previsto il saluto del Questore di Roma Nicolò D'Angelo

Questura di Roma, assemblea sindacale con la partecipazione del Segretario Generale CONSAP Innocenzi, previsto il saluto del Questore di Roma Nicolò D’Angelo

Domani, 22 marzo 2016, dalle ore 11,00 alle ore 13,00, la CONSAP terrà un’assemblea presso la “Sala COCOLApiano 5° della locale Questura di Roma sul seguente ordine del giorno:

–     legge delega riordino delle carriere;

–     rinnovo del contratto di lavoro;

–     ricognizione personale impiegato nei servizi amministrativi;

–     illustrazione servizio assistenza fiscale e consulenza  finanziaria  (SOGEFIN);

–     polizza gratuita autisti mezzi polizia;

–     problematiche locali;

–     varie ed eventuali.

Saranno presenti all’incontro il Segretario Generale Nazionale, Giorgio Innocenzi e il Presidente Nazionale, Mauro Pantano.

E’ previsto l’intervento di saluto del Questore di Roma, Nicolò D’Angelo.

Nicolò D'Angelo - Questore di ROMA

Distaccamento Polizia Stradale di Colleferro, gravi irregolarità e grossolane violazioni in materia di Accordo Nazionale Quadro, la CONSAP chiede il ripristino della legalità, correttezza e giustizia per tutti

Distaccamento Polizia Stradale di Colleferro, gravi irregolarità e grossolane violazioni in materia di Accordo Nazionale Quadro, la CONSAP chiede il ripristino della legalità, correttezza e giustizia per tutti

Distaccamento Polizia Stradale di Colleferro, gravi irregolarità e grossolane violazioni in materia di Accordo Nazionale Quadro, la CONSAP chiede il ripristino della legalità, correttezza e giustizia per tutti

Questa O.S. da tempo ha acceso i riflettori sulla gestione del Distaccamento Polizia Stradale di Colleferro. Dopo una serie di verifiche e riscontri, sono emerse situazioni che hanno fatto presagire una cattiva gestione dell’Ufficio con grossolane violazioni in materia di Accordo Nazionale Quadro.
Delle problematiche, evidenziate già dallo scorso mese di dicembre, si è provveduto a informare il Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Roma che ha promesso di effettuare tutti gli accertamenti e, nel caso, di intervenire per porre fine alle violazioni eventualmente riscontrate.
A distanza di tre mesi nulla è cambiato. Crediamo che il tempo concesso sia stato più che sufficiente, per cui questa O.S. ha deciso di prendere in mano la situazione, utilizzando tutti gli strumenti legali a disposizione, al fine di ottenere il ripristino della conformità presso il Distaccamento di Colleferro a tutela dei colleghi che vi prestano servizio.

Distaccamento Polizia Stradale di Colleferro, gravi irregolarità e grossolane violazioni in materia di Accordo Nazionale Quadro, la CONSAP chiede il ripristino della legalità, correttezza e giustizia per tutti

DAC, Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, partecipata assemblea sindacale CONSAP

DAC, Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, partecipata assemblea sindacale CONSAP

DAC, Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, partecipata assemblea sindacale CONSAP. Nella foto, Innocenzi, Pantano, Guerrisi, Del Bon e Nicoletti.

Si è svolta ieri, giovedì 17 Marzo 2016, una partecipatissima assemblea sindacale CONSAP presso il Polo Investigativo Tuscolano della DAC, Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato. Alla programmata riunione hanno aderito moltissimi colleghi interessati alle tematiche illustrate dai dirigenti sindacali intervenuti.
I lavori sono stati aperti dal Presidente Nazionale Pantano che ha trattato il tema delle pensioni, aggiornando i presenti sulle ultime novità e cosa cambia per il personale di Polizia, ha fatto seguito l’apprezzatissimo intervento del Segretario Generale Innocenzi che ha trattato il tema Riordino delle Carriere e situazione Contratto di Lavoro, sono poi seguiti gli interventi del Segretario Generale Aggiunto di Roma Guerrisi e dei Dirigenti Sindacali Locali sulle tematiche interne Nicoletti e Barillari (Scientifica), Capparozza (Sco) e Granatelli (Reparti Speciali).  Hanno partecipato anche il Vice Presidente Nazionale Di Niro e il Segretario Provinciale di Roma Cesario.
Sono stati illustrati i servizi in convenzione per gli iscritti al sindacato CONSAP con la Finanziaria SiGiFin e il Centro di Assistenza Fiscale dell’Unione Generale del Lavoro (UGL).

Dac Polo InvestigativoAssemblea CONSAP alla DacAssemblea della CONSAP alla DacAssemblea della CONSAP alla Dac

Dac, Direzione Centrale Anticrimine, Assemblea Sindacale alla presenza del Segretario Generale Innocenzi

Dac, Direzione Centrale Anticrimine, Assemblea Sindacale alla presenza del Segretario Generale Innocenzi

Dac, Direzione Centrale Anticrimine, Assemblea Sindacale alla presenza del Segretario Generale Innocenzi

Domani, 17 marzo 2016, dalle ore 11,00 alle ore 13,00, la CONSAP terrà un’assemblea sindacale presso la Direzione Centrale Anticrimine sul seguente ordine del giorno: 

  • Legge delega riordino delle carriere;
  • Rinnovo del contratto di lavoro;
  • Ricognizione personale impiegato nei servizi amministrativi;
  • Illustrazione servizio finanziaria  ( SiGiFin);
  • Polizza gratuita autisti mezzi polizia;
  • Problematiche locali;
  • Varie ed eventuali .

E’ prevista la partecipazione del Segretario Generale Innocenzi, del Presidente Nazionale Pantano e del Segretario Generale Aggiunto di Roma Guerrisi e dei dirigenti sindacali locali CONSAP presso il Polo Investigativo Tuscolano Dac.

Armi, “idoneità psicofisica per le Forze di Polizia, il parere dell’uomo della strada”, brevi osservazioni del dr. Angelo Vicari

Idoneità psicofisica forze poliziaIn materia di certificato medico di idoneità psicofisica per ottenere licenza di armi, abbiamo voluto sentire l’illustre parere del dr. Angelo Vicari, Dirigente della Polizia di Stato a.r. studioso del diritto di polizia e della disciplina delle armi e articolista per “Rivista di Polizia”, “Armi e Tiro” e per i siti web http://www.earmi.it e http://www.ricercawor.com.

 

Ho accolto con piacere l’invito di Codesta Organizzazione Sindacale ad esprimere un parere, in qualità di “poliziotto”, anche se in quiescenza, sulla necessità di presentare il certificato medico di idoneità psicofisica, per ottenere licenze in materia di armi, anche da parte degli appartenenti alle Forze di polizia, alla stregua dei comuni cittadini.
Comunque, mi permetto di rappresentare le osservazioni che seguono non come “poliziotto”, ma come “uomo della strada”, cioè come soggetto che sperimenta in prima persona l’applicazione pratica di leggi , regolamenti e circolari, la cui opinione, purtroppo, viene presa in considerazione solo in campagna elettorale!….
Infatti, come studioso di diritto di polizia, in particolare della disciplina delle armi, mi sono già espresso sulla necessità ed individuazione di modalità di accertamento tali da permettere che le armi vengano detenute e portate solo da chi, verosimilmente, non possa abusarne; chi abbia voglia di approfondire la tematica può consultare i miei articoli su “Rivista di Polizia”, “Armi e Tiro” e nei siti www.earmi.it e www.ricercawor.com.
Quando all’uomo della strada, forse ancora un po’ troppo suddito, chiediamo se consideri opportuno che un appartenente alle Forze di polizia debba presentare il certificato di idoneità psicofisica per detenere o portare armi come privato cittadino, sono sicuro che risponderà, senza ombra di dubbio, che non è necessario. Alla richiesta del perché, farà osservare che tali soggetti portano quotidianamente armi da guerra per difendere la collettività, quindi è una assurdità richiedere la dimostrazione della loro idoneità anche quando si spogliano dei panni di poliziotti e indossano quelli di privati cittadini.
Dunque, se il semplice “uomo della strada” percepisce questa incongruenza/ assurdità, non si riesce a comprendere per quale motivo il Ministero dell’Interno continui a perseverare su tale obbligo (anche se con promesse di ripensamento!…), con una interpretazione letterale e restrittiva del Decreto del Ministero della Sanità del 1998, dimenticando che viola certamente la legge chi si attiene alla lettera e ne viola lo spirito.
Questa perseveranza fa nascere il sospetto che lo stesso Ministero non sia convinto delle modalità attraverso le quali garantisce il controllo psicofisico dei suoi dipendenti, in particolare nella vita privata.
Poliziotti, quindi, dalla doppia personalità, affidabili in servizio e non affidabili fuori, per cui vi è la necessità, anche per loro, del certificato medico per detenere o portare armi come privati?….
Peraltro, altra incongruenza si riscontra ove consideriamo che il certificato in argomento può essere rilasciato dal Medico della Polizia di Stato, il cui compito principale  è proprio quello di tenere sotto controllo l’idoneità psicofisica del personale.
Di fronte a tali contraddittorietà/incongruenze, l’uomo della strada osserva che, se il Ministero teme di non riuscire a tenere sotto controllo l’idoneità psicofisica dei propri dipendenti, sentendo la necessità di trincerarsi dietro un foglio di carta, come può pretendere di tenere sotto controllo l’idoneità dei privati cittadini detentori di armi?…..
Forse, una risposta a questo interrogativo ci sarà a breve (si fa per dire!..).
Con il prossimo Decreto del Ministero della Salute, di concerto con quello dell’Interno, saranno rivisti i requisiti minimi di idoneità per la detenzione ed il porto di armi, per cui l’uomo della strada potrà, finalmente, dormire sonni tranquilli, pur sapendo che il suo vicino di casa detiene armi e non saluta quando lo incontra!
Certo è che per arrivare a stabilire tali requisiti non è facile e, quindi, ci vogliono studi approfonditi. Lo dimostra la storia dell’ancora vigente Decreto del 1998, previsto dalla legge 89 del 1987, uscito nel 1991 e modificato per ben cinque volte.
Anche per il nuovo, emanando decreto, gli sudi sono approfonditi, considerato che doveva essere emanato entro 180 giorni dal 1 luglio 2011 (data di entrata in vigore del D.L.vo 204/2010) e sono passati solo più di 4 anni !….
Comunque, tale inosservanza dei termini non deve essere considerata negativamente, perché per la Pubblica Amministrazione vale il detto popolare “chi và piano và sano e và lontano, siccome i termini per quest’ultima, a differenza del cittadino, non sono mai “perentori”, ma “ordinatori, anche se stabiliti dalla legge!…..
Quindi, l’uomo della strada stia tranquillo perché il ritardo del Ministero della Salute, con l’indispensabile aiuto di quello dell’Interno, non è dovuto assolutamente a negligenza o dimenticanza, ma alla complessità dello studio della problematica di come far dimostrare al cittadino di dare affidamento di non abusare del vecchio fucile ad avancarica del nonno.
Forse, dunque, è meglio non disturbare i Ministeri interessati alla redazione del nuovo decreto.  In tanto studio corriamo il rischio di confonderli le idee: potrebbero stabilire che occorre anche il certificato di idoneità dello “psichiatra” per l’appartenente alle Forze di polizia e solo quello del “medico di famiglia” per il comune cittadino !…..

Nel frattempo, l’uomo della strada attende, come al solito, fiducioso.

dr. Angelo Vicari

dr. Angelo Vicari, Dirigente della Polizia di Stato a.r.

 

Porto d’armi, certificato di idoneità per gli Agenti di P.S.? Il parere del dr. Edoardo Mori

porto armi psIl certificato medico per ottenere licenze di porto d’armi è stato introdotto con l’art. 1 della L. 6 marzo 1987, n. 89 il quale recita:

  1. Alla documentazione richiesta per ottenere la licenza di porto d’armi deve essere allegato apposito certificato medico di idoneità.
  2. Il Ministro della sanità fissa, entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, con proprio decreto, sentite le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, i criteri tecnici generali per l’accertamento dei requisiti psicofisici minimi per ottenere il certificato medico di idoneità per il porto delle armi.

Si noti come la norma sia scritta con i piedi visto che curiosamente prevede che il certificato sia “allegato” alla domanda; si potrebbe ritenere che se uno, un mese dopo aver conseguito la licenza di caccia, diviene cieco, può continuare a cacciare per 6 anni! E si potrebbe pensare che se uno il certificato lo presenta separatamente,  la licenza non può essere concessa!

Il Ministero della Sanità provvedeva ad emanare il D.M. Sanità 28 aprile 1998, ancora in vigore.

Il D.to L.vo 204/2010 riconfermava l’obbligo della certificazione circa l’idoneità psichica per l’acquisto e detenzione di armi (art.3 lett. d) e introduceva l’obbligo di far ricertificare l’idoneità ogni sei anni.

Il D.to L.vo stabiliva l’obbligo generale per tutti i detentori di armi di presentare ogni sei anni un certificato di idoneità psichica: sono esentati solo coloro che lo hanno conseguito, in tale intervallo di tempo, per il rilascio di una licenza di porto d’armi.

Con Circolare 30 aprile 2013 Ministero dell’Interno si affrontava il problema se  gli appartenenti alle Forse di Polizia, autorizzati a portare armi a termini dei rispettivi regolamenti, fossero tenuti a munirsi del certificato di cui sopra per le licenze di porto d’armi “private”. La circolare scriveva:

In relazione, poi, al dubbio sulla possibilità di acquisire l’attestato di servizio in luogo del certificato medico di idoneità psicofìsica, si rappresenta che il D.M. Sanità 28 aprile 1998, concernente i requisiti psico-fisici minimi richiesti per il rilascio /rinnovo delle licenze di porto d’armi (nel caso di specie, ex art. 42 T.U.L.P.S.), non esenta alcuna categoria di soggetti dall’obbligo di presentazione della prevista certificazione sanitaria di idoneità psico-fisica, ai fini del rilascio/rinnovo di tali autorizzazioni.

Pertanto, posto che non è prevista, al riguardo, alcuna deroga a favore degli appartenenti alle Forze dell’Ordine, anche se in servizio, occorre, peraltro, ricordare che, per il rilascio di certificazioni sanitarie per il conseguimento della licenza di porto d’armi (per difesa personale, per uso caccia o per il tiro a volo), all’art. 5 della Convenzione tra il Fondo assistenza per il Personale della Polizia di Stato e la Direzione Centrale di Sanità, firmata il 25 giugno 2012 e valida fino al 25 giugno 2017, sono indicate le prestazioni e le attività di assistenza sanitaria svolte dalla predetta Direzione Centrale, nonché, all’art. 4, i beneficiari, divisi per categorie, per i quali sono applicate distinte tariffe.

Infine la  circolare del Ministero dell’Interno del  29/04/2015   scriveva:

Al riguardo, nel richiamare i contenuti della circolare. datata 8 maggio 2013. ad oggetto “Licenze di porto d’armi per difesa personale agli appartenenti alle Forze di Polizia”, si ritiene, in conformità al disposto di cui all’art. 35 TULPS, che i medesimi debbano produrre, nel termine prestabilito, la certificazione medica di cui al D.Lgs in parola.

Tuttavia, si rappresenta che è stata predisposta da questo Dipartimento, d’intesa con le altre Forze di Polizia, una proposta di modifica al D.M. (Sanità) del 28 aprile 1998. concernente i “Requisiti psicofisici minimi per il rilascio ed il rinnovo dell’autorizzazione al porto di fucile uso di caccia ed al porto d’armi per uso difesa personale”. secondo la quale il possesso dei requisiti psicofisici di cui agli arti. 1 e 2 del predetto decreto da parte degli appartenenti alle FF.PP. sia da ritenersi presunto ed assorbito dall’apposita attestazione di servizio rilasciata dall’Amministrazione di appartenenza che certifica tale condizione di idoneità. Tale proposta è stata già condivisa dal competente Ufficio Legislativo del Ministero della Salute e sono in corso, a cura di quel Dicastero, le procedure previste per l’adozione della richiamata modifica

Appare evidente che il Ministero dell’Interno è caduto in un grosso equivoco giuridico, dimostrazione di quanto poco siano capaci di ragionare in diritto, perchè sono sempre partiti dal presupposto che possa essere il DM interministeriale che stabilisce i parametri medici di idoneità, a stabilire anche chi deve o non deve presentare  il certificato di idoneità psichica o psicofisica, a seconda dei casi.

Nulla di più errato; il DM non può certo creare obblighi a carico dei cittadini i quali non siano dovuti in base ad una norma di legge e non certo in base ad un provvedimenti amministrativo. È ovvio che il DM del 1998 non ne parli! Il fatto è che all’epoca vi erano funzionari più preparati! Quindi dal fatto che non ne parli non può essere tratta alcuna conclusione.

Se ci si limita quindi a doverosamente interpretare solo la legge e non le circolari si deve concludere:

  1. a) La legge, art. 15 L. 183/2011 dice in via generale che non si possono richiedere certificazioni su fatti già noti alla gli atti della PA.
  2. b) Perche mai la pubblica amministrazione deve chiedere ad un suo dipendente che porta la pistola di portare un certificato per dimostrare se è idoneo al porto della pistola?  O forse nella PS danno la pistola ai depressi, ciechi e mutilati senza alcun controllo?
  3. c) È cosa ovvia che si deve presumere che la PA, quando autorizza un suo dipendente a detenere e portare armi, lo faccia nel rispetto della normativa e dei principi generali in essa contenuta e che sia essa stessa ad accertare che il soggetto sia idoneo; cosa che di fatto avviene. Ed allora perché gli accertamenti già svolti dalla PA devono venir qualificati come insufficienti?
  4. d) Unico problema sorge per coloro che sono autorizzati a detenere e a portare armi senza  licenza in ragione della loro qualifica permanente (ad. es. magistrati) e, così ragiona la circolare, di conseguenza neppure gli si può richiedere il certificato di idoneità. Ma questa conclusione dimostra proprio la correttezza di quanto detto al punto c). Forse che se un magistrato dà fuori di testa, i suoi superiori possono nascondere la cosa, senza preoccuparsi se il poveretto detenga armi e se sia divenuto pericoloso? È certo che se si comportassero così diventerebbero corresponsabili, a titolo di colpa, per ogni evento dannoso commesso con le armi e che essi hanno il dovere di informare il prefetto affinché adotti un provvedimento di ritiro delle armi e del tesserino che autorizza al loro acquisto. Lo stessa fatto che le Corti di Appello rilascino questo tesserino, non previsto da nessuna norma, dimostra che qualcuno si è reso conto del problema.

In conclusione il DM sulla certificazione non deve e non può occuparsi di chi deve o non deve produrre il certificato.

Per gli agenti di PS che prestano servizio armato, la loro idoneità deve essere costantemente controllata dalla PA da cui dipendono, tenendo conto  dei parametri sanitari minimi indicati nell’emanando decreto ministeriale.

I superiori sono personalmente responsabili per non aver preso in considerazione situazioni di inidoneità sopravvenuta.

È del tutto opportuna una circolare che chiarisca questi doveri.

Solo così viene rispettato il principio generale secondo cui non si devono richiede ai cittadino accertamenti e certificati inutili, con inutili costi e perdita di tempo e il principio di massima economicità dell’attività  amministrativa.

 

dr. Edoardo Mori

dr. Edoardo Mori

Edoardo Mori: Ex Giudice di Cassazione, si occupa da sempre di armi. Esperto cacciatore, conoscitore di armi antiche e ancor più esperto della normativa in vigore è un importante punto informativo sempre aggiornato sulle novità legislative del nostro Paese. Articolista per le maggiori pubblicazioni di settore come Diana Armi, Armi e Tiro, Tac Armi.
Autore del sito web Enciclopedia delle Armi con 4 milioni di visitatori.
Ha  pubblicato il “IL CODICE DELLE ARMI E DEGLI ESPLOSIVI” edizione 2016

Codice delle Armi 2016 del dr. Edoardo Mori

CONSAP, verso il XV^ Consiglio Nazionale

Giorgio Innocenzi, Segretario Generale CONSAP

Giorgio Innocenzi, Segretario Generale CONSAP

Il 10 e 11 marzo prossimi si riuniranno al Grand Hotel Duca D’Este di Tivoli i Consiglieri Nazionali della Consap, provenienti da ogni parte d‘Italia, per discutere e deliberare su una serie di questioni di prioritaria importanza per tutti i colleghi e per la nostra organizzazione sindacale. Al centro del dibattito vi sarà la scottante questione della legge delega di riordino delle carriere, in scadenza il mese di agosto prossimo. I Consiglieri Nazionali saranno chiamati a pronunciarsi sulle linee guida presentate dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza sulle quali la Consap, pur esprimendo dubbi e perplessità, ha avviato un serrato confronto con la controparte. L’assise servirà inoltre per discutere del rinnovo contrattuale, delle iniziative d’assumere per rendere strutturale il contributo di 80 euro riconosciutoci dal Governo, delle condizioni lavorative dei poliziotti, dell’equipaggiamento e tutela legale, della ricognizione in atto sul personale impegnato nelle funzioni amministrative e di scorta, delle iniziative per rendere trasparenti le procedure concorsuali e dei servizi di assistenza legale e fiscale. Un appuntamento importante che arriva proprio nel momento in cui sono stati appena resi noti diffusi i dati del tesseramento al 31 dicembre 2015 che hanno visto la nostra organizzazione crescere più di tutte le altre organizzazioni rappresentative tanto da scavalcare a livello nazionale la uil polizia e il coisp. L’incontro servirà in ultimo per discutere e approvare i regolamenti congressuali che daranno il via alla stagione congressuale, prima a livello periferico e quindi nazionale.
Buon lavoro a tutti e sempre forza Consap!
Giorgio Innocenzi.

Appartenenti Forze di Polizia, licenza di porto d’arma per difesa personale, uso caccia o attività sportiva, prossima riunione al Ministero per l’esame modifica del Decreto per il rilascio ed il rinnovo autorizzazione e requisiti minimi psicofisici

Appartenenti Forze di Polizia, licenza di porto d'arma per difesa personale, uso caccia o attività sportiva, prossima riunione al Ministero per l'esame modifica del Decreto per il rilascio ed il rinnovo autorizzazione e requisiti minimi psicofisici

Appartenenti Forze di Polizia, licenza di porto d’arma per difesa personale, uso caccia o attività sportiva, prossima riunione al Ministero per l’esame modifica del Decreto per il rilascio ed il rinnovo autorizzazione e requisiti minimi psicofisici

E’ stata calendarizzata per il prossimo 17 marzo, su comunicazione dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Salute. una riunione indetta Segreteria della Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato e le Regioni e le Provincie Autonome, dove sarà esaminato lo schema del decreto di modifica del decreto del Ministero della Salute 28 Aprile 1998 recante “Requisiti psicofisici minimi per il rilascio ed il rinnovo dell’autorizzazione al porto di fucile per uso caccia e al porto d’armi per uso difesa personale” .

"Requisiti psicofisici minimi per il rilascio ed il rinnovo dell'autorizzazione al porto di fucile per uso caccia e al porto d'armi per uso difesa personale"

Polizia, Sistema Mercurio, finalmente arrivato anche a Roma !

Polizia, Sistema Mercurio, finalmente arrivato anche a Roma !

Polizia, Sistema Mercurio, finalmente arrivato anche a Roma !

Da circa un mese ormai tutte le autovetture con colori d’istituto adibite ai servizi di controllo del territorio del Reparto Prevenzione Crimine Lazio sono state allestite con il tanto atteso sistema “Mercurio”, che ha portato un’importante innovazione nell’attività di prevenzione e pronto intervento.
In questi giorni anche i Commissariati di Pubblica Sicurezza ed il Reparto Volanti faranno le prime esperienze di servizio con i nuovi sistemi di bordo.
C’è da dire infatti che il progetto “Mercurio”, finanziato con i fondi del Programma Operativo Nazionale (P.O.N.) Obiettivo Sicurezza, ha interessato inizialmente il controllo del territorio del sud Italia e segnatamente le regioni di Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.

Funzionamento:

Le tecnologie di cui il sistema è dotato sono potenzialmente in grado di incrementare in maniera esponenziale l’efficacia dell’azione di prevenzione dei dispositivi territoriali, elevando ulteriormente le condizioni di sicurezza in cui opera il personale.
La pattuglia svolgerà in autonomia gli accertamenti S.D.I. su persone e veicoli direttamente dalla vettura. Sono previste anche modalità di controllo automatizzato dei veicoli prossimi alla volante in perlustrazione. Soprattutto, vi è poi, la possibilità di inoltrare allarmi in Sala Operativa in maniera rapida, rimanere in ascolto radio anche nelle zone non coperte e, nei casi in cui il C.O.T., ossia la Sala Operativa dovesse perdere il contatto con la pattuglia, è possibile rilevare la posizione del veicolo e verificare cosa sta succedendo mediante ascolto e ripresa video liveSi comprende che i vantaggi che ne derivano dall’utilizzare questo sistema sono molteplici:
Riservatezza e speditezza delle comunicazioni riguardanti il pronto intervento ed, inoltre, i dati saranno opportunamente fruibili dal personale a fine turno per una rapida elaborazione delle relazioni di servizio che adesso potranno essere telematizzate attraverso l’applicazione “Agenda del Poliziotto”.
Il sistema Mercurio attraverso la tastiera e la stampante bluetooth della vettura potrà consentire l’elaborazione di atti di P.G. sul posto.

Ottimizzazione delle risorse del C.O.T. :

Il personale addetto alle Sale Operative non dovrà più eseguire interrogazioni al terminale e, soprattutto, la velocità del controllo non determinerà fastidiose attese per l’utente.

Controllo automatizzato dei veicoli :

La nuova opportunità di carattere operativo è rappresentata dal fatto che la lettura ed il controllo della targa avviene nel corso delle attività di perlustrazione.
L’attivazione di un allarme per veicolo rubato/sospetto, a differenza dei flussi di sorveglianza, consente alla pattuglia di procedere immediatamente al controllo della vettura che è stata inquadrata dalla telecamera di bordo nei secondi antecedenti.
Tale funzionalità non richiede impegno da parte del personale al quale non è richiesto di “brandeggiare” la telecamera di bordo. Gli operatori dovranno effettuare ordinaria attività di osservazione, prestando solo attenzione agli allarmi sonori determinati dal sistema di lettura targhe.
I dati di tale attività confluiranno nel S.C.N.T.T., soprattutto per l’utilizzo ai fini investigativi;

Sistema di comunicazione multimediale:

Una serie di funzionalità genericamente consistenti nell’invio da pattuglia a C.O.T . (e viceversa) di filmati ed immagini, costituiscono un terreno sul quale è possibile immaginare una significativa evoluzione dell’operatività.
L’invio di filmati live in Sala Operativa consente, ad esempio, durante un inseguimento di una vettura che non si ferma alla richiesta della pattuglia, di determinare immediatamente la posizione, la direzione, il tipo e il colore del veicolo inseguito, della pattuglia che sta intervenendo ed individuare la volante più vicina suggerendo l’incrocio da presidiare etc…
Il tutto con comunicazioni radio ridotte e rapide. Fotografie di persone sospettate o da ricercare possono essere inviate in tempo reale a tutte le pattuglie. Lo stesso dicasi per le persone scomparse. La ripresa della scena del crimine può giungere al C.O.T. ed essere condivisa con altri apparati e resa fruibile anche ad altri computer della rete della Questura.

Infine, il sistema Mercurio memorizzerà tutti i dati riguardanti le attività (filmati, foto, targhe lette….) su un’unica unità centralizzata. Le informazioni saranno fruibili – soprattutto ai fini investigativi – anche mediante postazioni esterne ai C.O.T., da parte di utenti specificatamente autorizzati. La ricerca avverrà con chiave temporale e cartografica.
L’utilizzo delle tecnologie del sistema Mercurio consente alla pattuglia anche di assolvere a tutte le attività di fine turno e di relazione senza dover prendere appunti o annotare nulla. Tutte le identificazioni S.D.I., gli allarmi provenienti dai sistemi di lettura targhe e la gestione del pronto intervento affidata alla pattuglia viene automaticamente raccolta in un contenitore che è ormai la nuova relazione di servizio dematerializzata.
La possibilità di digitare in banca dati senza dover utilizzare penna e blocco notes migliora l’attenzione dell’operatore verso l’esterno, un incremento delle condizioni di sicurezza in cui operano le pattuglie in strada.

Federico Roberti
Segretario Locale CONSAP c/o Reparto Prevenzione Crimine Lazio

Polizia, Sistema Mercurio, finalmente arrivato anche a Roma !Polizia, Sistema Mercurio, finalmente arrivato anche a Roma !

Polizia, assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici, la circolare che chiarisce utilizzo del congedo straordinario

Polizia, assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici, la circolare che chiarisce utilizzo del congedo straordinario

Polizia, assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici, la circolare che chiarisce utilizzo del congedo straordinario

Da tempo la Consap si batte avverso la discutibile direttiva ministeriale del 24 luglio scorso con la quale l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza aveva inteso disciplinare la delicata materia delle assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici. Com’è noto, infatti, da più parti erano state segnalate applicazioni distorte e disomogenee della direttiva ministeriale in parola. La circolare odierna,   fa finalmente un po’ di chiarezza riconoscendo la possibilità, ove non si fruisca di assenza per malattia, di utilizzare il congedo straordinario per gravi motivi. La circolare, inoltre, come espressamente sollecitato dalla Consap, stabilisce che la discrezionalità nella concessione del beneficio è limitata esclusivamente alla verifica della ricorrenza dei presupposti individuati dalla norma di riferimento.

 

LA CIRCOLARE

Polizia, assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici, la circolare che chiarisce utilizzo del congedo straordinario

Polizia, assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici, la circolare che chiarisce utilizzo del congedo straordinario

Stretta finale sul Riordino delle Carriere, consegnata nuova ipotesi di lavoro. Consap, dubbi e perplessità

Riordino CarriereHa avuto luogo presso il Viminale la programmata riunione relativa al riordino delle carriere nell’ambito della delega di Riforma della Pubblica Amministrazione.

Presenti per l’amministrazione il Vice Capo Piantedosi, il Direttore delle Risorse Umane Mazza, Ianniccari del Servizio Ruoli Tecnici, Bella dell’Ufficio Legislativo e Ricciardi delle relazioni sindacali.

In rappresenta della Consap il Segretario Generale Innocenzi ed il Presidente Nazionale Pantano.

Durante la riunione è stata consegnata alle rappresentanze sindacali una ipotesi di lavoro nell’ambito dei limiti della delega, nella quale sono sintetizzati i possibili interventi per la Polizia di Stato.

Il Vice Capo Piantedosi ha rappresentato che dopo il primo pacchetto attuativo della riforma Madia, relativo all’assorbimento del Corpo Forestale nei Carabinieri e la razionalizzazione delle forze di polizia sul territorio, è alla stretta finale la seconda fase riguardante il riordino delle carriere dei comparti sicurezza e difesa, d’attuare entro inizio estate con decorrenza 1 gennaio 2017.

Sul documento programmatico si è aperto un ampio dibattito in occasione del quale il Segretario Generale Innocenzi ha esternato dubbi e perplessità, richiedendo ulteriori documentazioni di approfondimento per meglio valutare gli impatti e le ridondanze della fase applicativa. In particolare Innocenzi ha criticato il meccanismo di avanzamento previsto per i  ruoli sovrintendenti, assistenti ed agenti, richiedendo altresì maggiori riconoscimenti per gli ispettori, fortemente penalizzati dalle gravi inerzie dell’amministrazione in particolare per la mancata realizzazione del ruolo speciale.

A breve saranno calendarizzate nuove riunioni, anche in sede tecnica, per addivenire entro la fine del mese di marzo alla definizione del progetto riorganizzativo da sottoporre alle valutazioni politiche.

Giorgio Innocenzi - Segretario Generale CONSAP

Marino, Commissariato di Pubblica Sicurezza, pochi mezzi e uomini, la CONSAP incontra il Dirigente dr. Valter Di Forti

Commissariato P.S. Marino Laziale

Commissariato P.S. Marino Laziale

Una delegazione della Segreteria Provinciale di Roma della CONSAP, guidata dal Segretario Generale Aggiunto G. Guerrisi e composta dal Segretario Provinciale S. Cesario e dal Segretario Locale A. Cardinali ha incontrato il Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Marino dr. Valter Di Forti.
Sono state discusse e affrontate diverse tematiche e criticità che interessano il personale in servizio al presidio di Polizia in un clima di cordialità e disponibilità, dove il Dirigente, il dr. Di Forti, ha dimostrato massima sensibilità, documentando di avere cura dei “propri uomini”, nonostante le molteplici difficoltà quotidiane dovute alle contingenze dei servizi, adoperando e valorizzando al massimo le risorse disponibili che non sono certamente adeguate e che rischiano di portare, a stretto giro, un vero e proprio collasso operativo.
Si è parlato delle gravosa situazione del parco autovetture in dotazione al Commissariato, composto da una Fiat Bravo ed una Fiat Panda con i colori d’istituto, due Fiat Grande Punto ed una Fiat Punto vecchio modello con targa civile per tutte le altre attività. L’autovettura utilizzata per il controllo del territorio h 24, la Fiat Bravo, segna oltre 200 mila Km e non arrivano auto nuove dal 2011.
Le risorse umane in organico non sono sufficienti, 34 Agenti/Assistenti, 5 Sostituti Commissari, 3 Sovrintendenti, 1 Ispettore e 12 civili che operano per una giurisdizione di competenza che si aggira in 24,19 Kmq per il solo Comune di Marino con circa 42 mila abitanti, Comune di Ciampino con 13,38 Kmq e circa 39 mila abitanti, comprendendo le zone di Santa Maria delle Mole, Frattocchie, parte della Via Nettunense e Via Dei Laghi. Le autoradio che possono intervenire in caso di necessità in ausilio sono quelle dei Commissariati di Frascati, Albano o Genzano distanti molti Km.
L’esiguo personale costringe la stesura dei servizi in maniera gravosa e poco adeguata, con 1 solo operatore la notte al Corpo di Guardia, impegnato in molteplici attività, da centralino, vigilanza stabile, vigilanza materiale in dotazione, sala radio e coordinamento autoradio esterna, senza contare l’assolvimento di compiti, anche con qualifiche del ruolo ordinario, di UEPI, Uff. Immigrazione, Uff. Notifiche, Uff. Informativa, ecc.
Tutto questo aggravato da un monte ore di straordinario di appena 500 ore mensili che risulta “troppo stretto” alle tante necessità di servizio e la problematica dei lavori ordinari e straordinari di manutenzione rinviati frequentemente dall’Ufficio Tecnico Logistico della Questura di Roma.
Le attrezzature informatiche (P.C.) non sono ancora state assegnate nella loro totalità, infatti, solo 8 dei 15 previsti sono stati assegnati al Commissariato.
Queste le tematiche rappresentate al Dirigente del Commissariato di P.S. Marino, emerse dal confronto con i colleghi e dalla constatazione dei fatti, che saranno esposte nei prossimi giorni anche ai vertici della Questura di Roma dalla nostra O.S. con apposito incontro e costruttivo confronto.

Pattuglia Polizia Commissariato P.S. Marino Laziale

Reparto Mobile Roma, impiego del personale in Ordine Pubblico, quando si vuole vincere facile…

Reparto Mobile Roma, impiego del personale in Ordine Pubblico, quando si vuole vincere facile...

Reparto Mobile Roma, impiego del personale in Ordine Pubblico, quando si vuole vincere facile…

Nello scorso fine settimana al 1° Reparto Mobile di Roma, come consuetudine ed in barba ai dettami dell’A.N.Q., la stragrande maggioranza dei colleghi che, sulla base di quanto previsto dalla loro turnazione avrebbero dovuto riposare, è stata invece impiegata in servizi di o.p. per le “imponenti” manifestazioni ed il “tutto esaurito” registrato allo Stadio Olimpico che hanno paralizzato la capitale sabato e domenica passati.

Non vi siete accorti di nulla? Pensate che abbiamo avuto delle visioni? Che alla tanto temuta manifestazione di sabato, in cui il solo Reparto di Roma ha visto impiegati 230 suoi operatori, c’erano a malapena 500 tranquillissimi manifestanti, che le curve dello stadio Olimpico di Roma fossero come al solito deserte ed il resto dei settori mezzo vuoti  con la presenza di poco più di 200 tifosi ospiti?

Alla nostra O.S., che già da tempo segnala nelle sedi competenti tali esagerati dispieghi di forza, è stato risposto dal Questore di essere troppo ottimisti perché non teniamo conto di quanto in realtà potrebbe accadere, contrariamente al suo Gabinetto che, peggio di Nostradamus, sono ormai mesi che immagina eventi apocalittici popolati da manifestanti bellicosi, ultras scatenati ed invasati pellegrini che avrebbero dovuto mettere a fuoco e fiamme la nostra città.

E non ci si venga poi a dire che l’emergenza terrorismo islamico, in cui si potrebbero dover fronteggiare potenziali terroristi armati di kalashnikov e cinture esplosive, debba essere arginata dai Reparti Mobili, che hanno come armamento individuale pistola beretta mod. 92 con singolo caricatore da 15 colpi ed  a bordo del automezzo di servizio un solo M12 con singolo caricatore da 32 colpi e 2 giubbotti antiproiettile per tutti.

La cautela a noi sta anche bene (anche se poi a forza di gridare al lupo, al lupo…) ma sta ugualmente a cuore il rispetto dell’A.N.Q. e del sacrosanto diritto al riposo settimanale per gli operatori di Polizia, cosa che purtroppo, soprattutto al 1° Reparto Mobile di Roma, ormai da tempo non avviene più.

Si è arrivati ad un esorbitante accumulo di recuperi riposo da fruire da parte dei colleghi come non si vedeva da anni, e tutto ciò, oltre ad andare a discapito della loro vita privata e delle loro famiglie, implica il raggiungimento di un livello di stress da lavoro molto alto e quindi sconsigliato per chi tutti i giorni deve lavorare a stretto contatto con gente che,  a volte, anche giustamente, risulta essere molto “incazzata”.

Quindi, se è proprio impossibile prevedere da parte dei nostri Uffici investigativi quando il rischio di turbative all’o.p. sia veramente concreto, e si preferisce vincere facile, comandando più “celerini” che manifestanti, ci permettiamo di consigliare alla nostra Questura ed al nostro Ufficio O.P. del Ministero, se non sono in previsione  aumenti di organico al 1° Reparto Mobile, di aggregare su Roma una consistente aliquota fissa di personale dagli altri Reparti Mobili d’Italia, utilizzando al tempo stesso in maniera più consistente le altre forze di Polizia (Carabinieri, Finanzieri, ecc.) perché la soluzione al problema della sistematica mancata fruizione dei riposi settimanali, che affligge in particolar modo il personale del 1° Reparto Mobile, non può essere ulteriormente rimandata, ne tantomeno giustificata con la scusante delle particolari esigenze che la gestione dell’ordine pubblico su Roma comporta.

Basta quindi ai tagli sistematici dei riposi settimanali ed ai servizi monoturno, per questa O.S. il tempo delle deroghe ai diritti dei lavoratori è terminato, non esistono solo doveri ma anche diritti.

Leggi il Comunicato

Reparto Mobile Roma, impiego del personale in Ordine Pubblico, quando si vuole vincere facile...

Reparto Mobile Roma, impiego del personale in Ordine Pubblico, quando si vuole vincere facile…

Reparto Scorte “Villa Tevere” Roma, guasto al sistema termico, intervento CONSAP

Reparto Scorte Roma

Reparto Scorte Roma

La CONSAP ha segnalato al Dirigente dell’Ufficio Tecnico Logistico della Questura di Roma la grave situazione, relativa al sistema termo ambientale, in cui versa parte della struttura di “Villa Tevere” dove operano i professionisti della tutela a personalità. Dalle risposte fornite alla CONSAP si è appreso che gli interventi organici e risolutori dovrebbero iniziare nel mese di febbraio p.v.  Nelle more degli interventi menzionati e in attesa dei tempi tecnici indicati per la manutenzione di carattere generale, la CONSAP ha sottolineato e ribadito l’urgente necessità di provvedere, nel frattempo, a garantire il giusto microclima a una considerevole aliquota di personale alloggiato (stimato intorno alle 50 unità), individuando soluzioni alternative e provvisorie, anche in previsione dei prossimi abbassamenti di temperatura. La vicenda, riguardante la salute ed il benessere dei colleghi, come di consuetudine sarà strettamente monitorata dalla Segreteria Locale e Provinciale di Roma della CONSAP.

Servizio Polizia Stradale, trasferimenti, C.N.A.I., indennità autostradale, Grande Raccordo Anulare, la CONSAP incontra il Direttore dr. Giuseppe Bisogno

dr. Giuseppe Bisogno Direttore Servizio Polizia Stradale

dr. Giuseppe Bisogno Direttore Servizio Polizia Stradale

Mercoledì 16 dicembre 2015 , la CONSAP, rappresentata dal Segretario Generale Aggiunto Gianluca Guerrisi, dal Segretario Provinciale Massimo Vannoni e da Gianfranco Rosati, Coordinatore Segretari Locali, ha incontrato, nuovamente, il Direttore del Servizio Polizia Stradale Dott. Giuseppe Bisogno, presso il suo Ufficio in Roma. L’incontro, è stato richiesto da questa O.S., per valutare lo stato delle richieste ed avere ulteriori chiarimenti circa alcune tematiche che questa O.S. aveva già rappresentato allo stesso Dirigente il 28 luglio scorso.

TRASFERIMENTI: La CONSAP ha domandato al Direttore se, dopo gli ultimi trasferimenti (contestati da questa O.S. nel numero, ritenuto del tutto insufficiente), ne sono previsti altri per la Polizia Stradale di Roma. – La risposta è stata che al momento sono previsti rinforzi per i Reparti della Polstrada del Nord Italia che versano in uno stato di grave carenza organica.
L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di elevare il numero della forza della Polizia Stradale da 11.500 a 12.500 uomini, complessivamente e di voler procedere, nel Lazio, a razionalizzare ed assestare l’organico dei vari reparti con la forza a disposizione.

C.N.A.I. – Centro Nazionale Accertamento infrazioni. La delegazione ha espresso la peculiarità e l’importanza del lavoro che sta svolgendo quest’Ufficio ed il Direttore Bisogno ha concordato che il C.N.A.I., istituito con Decreto del Capo della Polizia il 14.04.2011, da allora ha avuto un’evoluzione impressionante. Oggi questo reparto conta 34 uomini e donne, di cui molti aggregati e non effettivi per i quali, in particolare quelli che lo sono da più tempo, è stato chiesto il trasferimento definitivo. La CONSAP ritiene che sia necessario stabilizzare detto personale e rinforzare l’Ufficio nei numeri, in modo tale da consentire ai colleghi di lavorare meglio. Il Direttore ha accolto positivamente tali proposte affermando, altresì, che è allo studio la sperimentazione del sistema di rilevamento della velocità anche su alcune autostrade di Roma. In merito alla famigerata situazione del centralino, il Dr. Bisogno ha affermato che è una problematica prioritaria su cui si sta lavorando, grazie anche al coinvolgimento di Poste Italiane, ma la situazione è molto complessa e di difficile soluzione. A specifica domanda, il Direttore ha affermato che il C.N.A.I. non sarà deputato, almeno nell’immediatezza, ad occuparsi delle contestazioni delle violazioni degli artt.193 e 176/18° C.d. S. (mancanza della copertura assicurativa e della revisione periodica). Ha affermato altresì che è allo studio degli organi preposti una modifica normativa che possa consentire consentire la contestazione da remoto di tali violazioni e delle relative sanzioni accessorie, mediante l’utilizzo delle banche dati a disposizione.

INDENNITA’ AUTOSTRADALE. Poiché è ancora in fase di discussione la convenzione tra il Ministero dell’Interno ed AISCAT, la CONSAP ha chiesto ancora una volta di inserire il C.N.A.I. tra gli uffici che percepiscono tale indennità, di valutare la possibilità di un incremento delle somme percepite e di accelerare, riducendoli al minimo, i tempi dei pagamenti che ad oggi accusano un ritardo di 1 anno e 2 mesi, ottenendo così il pagamento in tempi certi! Il Direttore ha risposto che l’Amministrazione non può fare nulla in merito ai periodi di pagamento poiché, oggi, tutto dipende dal M.E.F. (Ministero Economia e Finanze) e dai tempi di riassegnazione delle somme da parte di codesto Ministero a quello dell’Interno. Occorrerebbe sollevare la questione direttamente alla Presidenza del Consiglio al fine di ottenere che le somme vengano versate direttamente in un capitolo specifico a disposizione del Ministero dell’Interno. Il Direttore ha dichiarato inoltre che, essendo decaduta la pregiudiziale sugli importi massimi percepibili a titolo di indennità, l’amministrazione sta lavorando per far aumentare il tetto massimo della stessa e che sarà valutata la possibilità di assegnare anche al C.N.A.I. l’indennità autostradale.

A/G.R.A. (Grande Raccordo Anulare) La CONSAP ha ribadito la necessità di riattivare IMMEDIATAMENTE l’illuminazione artificiale, concausa di numerosi incidenti anche gravi e il Dirigente ha affermato che si sta facendo il possibile, posto che dipende tutto dall’ANAS e dalla possibilità (concreta) che codesto Ente possa ricevere più fondi dal Governo. Il Direttore ha anche riferito che è stato ufficialmente chiesto all’A.N.A.S. di garantire la fornitura degli autoveicoli per la Polizia Stradale, da utilizzare nei servizi sulle autostrade gestite da codesto ente, cosi come accade con le altre società concessionarie. Questa O.S., sempre disponibile al confronto ed alla collaborazione, manterrà alta la soglia di attenzione continuando ad impegnarsi fattivamente affinché gli operatori possano svolgere serenamente il gravoso servizio in cui sono impiegati giornalmente.

Palazzo Chigi: Innocenzi, grave disagio operativo del personale a causa della mancanza di alloggi, la CONSAP scrive al Capo della Polizia

Ispettorato PS Palazzo Chigi

Ispettorato PS Palazzo Chigi

Il Segretario Generale Nazionale Giorgio Innocenzi ha segnalato ai vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza il grave stato di disagio operativo in cui è costretto ad operare il personale recentemente assegnato all’Ispettorato di P.S. “Palazzo Chigi” a causa della mancanza di alloggi di servizio.
Problematica che coinvolge, purtroppo, anche una certa aliquota di personale colà assegnato da anni.
Giova precisare che la situazione non riesce a trovare soluzione adeguata nonostante il personale abbia informato tempestivamente e per iscritto il proprio ufficio appartenenza senza avere, peraltro, alcuna assicurazione.
E’ di tutta evidenza che la precaria situazione alloggiativa rischi di compromettere il necessario recupero psico-fisico richiesto al personale.
Alla luce di quanto sopra la Consap ha chiesto con forza una tempestiva risoluzione della problematica segnalata attraverso idonee iniziative per consentire al personale di svolgere il proprio servizio nelle migliori condizioni nella sede di Governo, anche in valutazione del delicato momento di allerta terroristica internazionale.

Capo Polizia Pref. Pansa

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